Impara a pensare in modo razionale, ti sentirai meglio

Il modo di pensare influisce moltissimo sulle nostre emozioni. Spieghiamo come funziona il "pensiero razionale" e perché ci fa stare meglio

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Andrea Carubia

Psicologo e sessuologo

Psicologo Psicoterapeuta specializzato in Sessuologia Clinica, si occupa di promozione del benessere psicologico e sessuale dell'individuo e della coppia, con lo scopo di migliorare il rapporto con sé stessi e gli altri.

Esiste una stretta correlazione tra il nostro modo di pensare e come ci sentiamo? Alcuni studi psicologici lo confermano: ad esempio pensare in modo “realistico” ci può portare ad alleviare i classici sintomi di ansia e depressione.

L’idea che determinati pensieri conducono a determinate emozioni risale agli studi di psicologi quali Albert Ellis o Aaron T. Beck che conducevano le loro terapie con tecniche basate su questo principio.

Ma come si può imparare a pensare più razionalmente per potersi sentire meglio? Se ci riflettiamo con calma, vediamo che il nostro modo di pensare influisce moltissimo sulle nostre emozioni. Ecco un esempio.

Come si sente una persona che vince una grande somma di denaro alla lotteria? Inizialmente benissimo. E poi?

Probabilmente immaginiamo che in quella situazione la persona penserebbe: “evviva, ora potrò vivere il resto della vita nella comodità”.

Ma se invece pensasse “ora tutti si interesseranno a me solamente per il mio denaro!”: In questo caso la persona si sentirà malissimo.

La prima considerazione è legata alla realtà mentre la seconda, legata alla sfera emotiva più irrazionale.

E quindi come dovremmo comportarci?

Secondo Ellis, la chiave starebbe nell’individuare quei pensieri (distorti o legati a modelli idealizzati) che spesso ci conducono a emozioni negative e cercare di allontanarli.

Ricorda perciò che non è una situazione che crea sentimenti negativi (ansia, paura, disagio), ma i pensieri che facciamo all’interno di uno specifico contesto.

È così difficile riuscire a pensare in modo razionale?

La verità è molto complicato per la maggior parte della gente.

Certi modi di pensare negativamente sono molto resistenti al cambiamento e sono molto radicati, quindi è molto difficili eliminarli in modo definitivo.

Inoltre bloccare questi pensieri in modo automatico può essere quasi impossibile, quindi può essere utile affidarsi a uno psicologo psicoterapeuta che possa aiutarti a riconoscerli e combatterli con specifiche strategie apprese durante il percorso terapeutico.

Come può aiutarti uno psicologo in questi casi?

La funzione dello psicologo durante la terapia consisterà nel mostrare al paziente che sta agendo secondo degli schemi cognitivi disfunzionali e nell’aiutarlo modificarli, attraverso tecniche ed esercizi pratici efficaci sulla base di diversi studi psicologici.