Corriamo in circolo affannosamente per raggiungere la felicità e per realizzare i nostri sogni, senza fermarci mai. A volte facciamo delle tappe, e lì ci crogioliamo, altre volte invece ci rinunciamo. Perché siamo stanche e non abbiamo più la forza, perché abbiamo perso la motivazione, perché non sappiamo più dove stiamo andando. Ed è in questi momenti che è necessario fermarsi e ascoltarsi.
Ma cosa vuol dire ascoltarsi per davvero? E soprattutto come possiamo farlo quando fuori c'è così tanto rumore? Quando il caos e il disordine dei giorni ci portano inevitabilmente fuori la rotta, mentre la mente cerca di restare aggrappata a quei sogni che ci appartengono, ma che con il tempo si fanno sempre più sbiaditi e confusi?
Fermati e respira
Viviamo in una società che ci insegna a correre e a farlo sempre più velocemente. Perché lo abbiamo imparato a nostre spese che chi si ferma resta indietro. Eppure, così facendo, rischiamo di perdere tanto, troppo. Le piccole cose, per esempio, quelle dove si nasconde la felicità. Ma rischiamo di perdere anche la cosa più importante che abbiamo: noi stesse.
Così ecco il mio invito, che è anche un monito: dobbiamo fermarci. Dobbiamo farlo anche se apparentemente la nostra quotidianità frenetica non ci dà questa opportunità. Dobbiamo farlo per capire che direzione prendere, ma soprattutto per comprendere i nostri bisogni più veri. Perché a volte i sogni e i desideri cambiano, si evolvono e maturano col tempo, ma noi siamo così ancorate al ricordo di qualcosa che non c'è mai stato, che continuiamo a inseguirli. E questo è vero in ogni aspetto della nostra vita: sentimentale, professionale e personale.
Il rischio, neanche a dirlo, è quello di continuare a correre in tondo, senza una meta, smarrite. Ritrovarci affaticate perché i pensieri si sovrappongono e le emozioni si fanno furibonde quando ci guardiamo intorno. Perché c'è sempre qualcuno che esulta con l'ennesimo successo, qualcuno che ce l'ha fatta, qualcuno che come noi non si è perso. E allora di nuovo tutto appare confuso.
È in questi momenti che dobbiamo farlo, dobbiamo ritagliarci del tempo esclusivamente con noi stesse per ascoltarci senza remore, per scandagliare i bisogni, capire le esigenze e sussurrare i desideri. Cosa vogliamo davvero dalla vita? Cosa ci aspettiamo dal lavoro, dalle relazioni personali e dalle nostre passioni?
Una stanza tutta per te
Diamo spazio a tutto quello che proviamo. Creiamo una stanza mentale in cui mettere tutte le emozioni, quelle negative e quelle positive. Diamo spazio a loro, senza paura, e affrontiamole una per una. Certo non è facile, ma è necessario per ristabilire le priorità, per comprendere dove e come incanalare tutte le nostre energie.
Confrontiamo tutto quello che proviamo dentro, con quello che facciamo fuori, una sorta di paragone tra il variegato universo che abbiamo rinchiuso in quella stanza ideale con la nostra vita. Vogliamo ancora le cose che diciamo di volere? Sono reali quei sentimenti o sono solo il frutto di una nostalgica interpretazione?
Facciamo questo allenamento ogni giorno, tutti i giorni, per imparare ad ascoltarci davvero, nonostante il rumore che c'è lì fuori. Per iniziare ad agire secondo le nostre regole interiori, e non come qualcuno si aspetta o come noi stesse ci eravamo imposte.
Fermiamoci e riscopriamoci. Perché ascoltare se stessi è un'arte che dobbiamo fare nostra. Troviamo il perfetto equilibrio tra testa, cuore e pancia e diamoci infinite nuove possibilità.