Credere in se stessi, avere quella sicurezza che troviamo negli altri e che guardiamo con un pizzico di invidia, è una vera e propria missione di vita. Ci ripetiamo che abbiamo tutte le carte in regola per essere considerate persone di valore, che dobbiamo essere orgogliose di tutto ciò che abbiamo fatto, e a volte ci crediamo anche. Ma basta la prima critica mossa nei nostri confronti per distruggere quel pensiero che abbiamo costruito con fatica.
E questo è vero soprattutto quando le critiche vengono mosse dalle persone che conosciamo, le stesse che magari promettono di sostenerci salvo poi demolire tutto ciò che facciamo. È facile ripetersi di non dare retta alle malelingue, di continuare per la nostra strada a testa alta, di crederci davvero, ma non possiamo negare quanto quelle parole ci facciano male.
Ignorarle sembra essere la soluzioni migliore, il consiglio che tutti dispensano con saggezza, ma la verità è che non sempre ci riusciamo, soprattutto quando quei commenti non hanno nulla di costruttivo. Quello che possiamo fare, però, è guardare le cose da un altro punto di vista. Smettere di considerarci come essere erranti e capire le motivazioni che si nascondono dietro a quell’atteggiamento perennemente critico di alcune persone.
Perché alcune persone criticano sempre
C’è chi ha fatto del “vivi e lascia vivere” una vera filosofia di vita e chi invece non riesce proprio a smettere di guardare quello che fanno gli altri. Sono le persone che criticano sempre, che demoliscono senza pietà ogni cosa anche quando non ci sono delle motivazioni reali per farlo.
La cosa più evidente da fare, quando ci rendiamo conto di avere a che fare con questi individui, è quella di prendere le distanze, perché poi lo sappiamo che la negatività influisce inevitabilmente sul nostro umore e sulle nostre giornate. Ma non sempre riusciamo a farlo, non sempre riusciamo a tenere le malelingue lontano dalla nostra vita.
Quello che possiamo fare, invece, è accettare il fatto che esistono persone che sono sempre pronte a giudicare e che nella maggior parte dei casi non lo fanno neanche con cattiveria. Spesso, infatti, le critiche sono mosse da una fragilità emotiva nascosta proprio dietro a questo scudo fatto di accuse e critiche continue.
La conferma sta proprio in questi atteggiamenti che celano una perenne insoddisfazione. Lo confermano gli esperti e anche la scienza: le persone che criticano sempre usano la cattiveria, l’arroganza e la prepotenza per difendersi, per reagire, per trovare autostima e valore, demolendo gli altri.
Uno studio condotto dalle Università della California e di Tilburg, per citarne uno, ha rivelato che le persone più critiche, in realtà, sono spesso invidiose, hanno una scarsa autostima e si muovono in funzione del giudizio degli altri. Questo certo non li giustifica, ma può essere utile a noi per comprendere che indipendentemente dalle critiche subite, non è vero che siamo noi quelle sbagliate.
Come reagire alle critiche
Le critiche costruttive possono davvero essere utili a capire cosa migliorare, e questo è vero soprattutto quando queste provengono dalle persone con le quali abbiamo costruito un rapporto di affetto, stima e rispetto reciproci. Quelle distruttive, invece, dovremmo lasciarcele scivolare addosso.
Prima di tutto perché non si può piacere a tutti, ed è proprio questo che ci rende in qualche modo uniche. E poi perché, come abbiamo visto, spesso le critiche sono mosse da invidia o da ignoranza, dalla mancata comprensione, ma anche dalla scarsa autostima o dall’insicurezza.
Ecco perché, davanti alle critiche, dobbiamo guardare oltre, camminare a testa alta senza fermarci, e soprattutto continuare a credere nel nostro valore.