Com’è il mondo visto dal punto di vista dei cani

I cani vedono, percepiscono e vivono il mondo in modo diverso dagli umani. Benessere e vita felice insieme passano anche dal mettersi nelle loro zampe.

Foto di Lauretana Satta

Un aspetto della vita con i cani che è fondamentale considerare è il diverso modo in cui percepiscono e vivono il mondo. Cercare di capire il loro punto di vista ci aiuterà a costruire un legame più profondo e felice per entrambi: ecco qualche curiosità e alcuni consigli per capire come la creatura percepisce noi e il mondo che ci circonda.

La vita dei cani con gli umani

Dai cani ci si aspetta che facciano tutto quello che vogliamo, anche se non lo hanno mai fatto prima; che corrano subito quando li chiamiamo; che vivano come e dove vogliamo; che si comportino come vogliamo; che escano come, quanto e dove decidiamo noi; che mangino quando e cosa vogliamo noi; che frequentino chi decidiamo noi; che affrontino e gestiscano situazioni in cui (anche inconsapevolmente) li inseriamo noi; che stiano soli anche per ore e ore; in generale che facciano quello che vogliamo noi e lo facciano con il famoso sorriso sulle labbra. Nel momento in cui il cane esprime un discontento, diventa un problema.

In altre parole, pretendiamo tanto dai cani. Un po’ è inevitabile – è indubbio che ci sono alcuni aspetti della vita dei cani che è necessario controllare – ma tanto è dovuto al nostro antropocentrismo – ci sentiamo i padroni del mondo e ci comportiamo di conseguenza; nessuno sfugge alla nostra volontà di dominio, men che mai i cani che sono tanto vicini a noi e in una, per noi, comoda posizione subordinata.

Tanto spazio per le incomprensioni

Tra cani e umani c’è molto spazio per le incomprensioni, che infatti ci sono, ampiamente. A volte ce ne rendiamo conto perché i cani sono ‘problematici’, a volte nemmeno ce ne accorgiamo perché i quadrupedi sono tanto tolleranti o vinti da non esprimere il loro disagio o sono poco clamorosi nell’esprimerlo.

Un famoso detto ricorda che prima di giudicare un altro bisogna camminare un miglio nelle sue scarpe – ossia capire le sue esperienze, il suo modo di pensare, le sfide che ha… Camminare nelle scarpe dei cani è impossibile ovviamente, ma si può cercare di comprenderli e un primo passo è cercare di vedere il mondo dal loro punto di vista. Nel momento in cui lo si fa, si apre un mondo.

Per cercare di vedere il mondo dal punto di vista dei cani ci sono diversi aspetti da considerare: vediamoli insieme.

Dove sono fisicamente

Come ci sentiremmo noi in mezzo ad un mare di gambe di giganti sconosciuti? Non sereni. E’ un po’ la condizione dei cani che vivono il mondo dal basso, bassissimo: anche il più alto di loro è molto più basso di un umano adulto e una delle conseguenze del loro posizionamento fisico può essere disagio, se non addirittura paura, quando sono portati in posti o strade affollate dove si trova circondato e sovrastato da persone sconosciute. La posizione bassa da anche una sensazione di assoggettamento psicologico, non è un caso che esista quella che viene chiamata la sindrome di Napoleone e abbia un equivalente nei cani.

La posizione rispetto agli umani

I cani, intesi come pets, sono totalmente dipendenti dagli umani – senza di loro non possono nemmeno bere se hanno sete, giusto per fare un esempio  –  e vivono in un mondo fatto dagli umani per gli umani e in cui sono giudicati secondo regole umane. Diciamo che per essere sereni hanno bisogno che i loro proprietari facciano la loro parte – che facciano loro conoscere quel mondo in cui sono inseriti; che facciano conoscere loro le regole di quel mondo, che li facciano sentire capiti, sicuri e protetti, che ne conoscano e rispettino le esigenze.

La genetica

I cani hanno predisposizione genetica e motivazione di razza che influiscono sul modo in cui percepiscono le situazioni e il modo di affrontarle. Una situazione molto comune chiarisce bene la questione: gli ospiti. Per il cane da guardia gli ospiti sono qualcuno che viola il suo territorio, una minaccia, ed è naturalmente predisposto a viverli e gestirli come tale. La difficoltà che può avere con gli ospiti e, ad esempio, impedisce loro di entrare in casa fa quello per cui è nato. Se è considerato un problema – ad esempio perchè i proprietari amano avere spesso amici a casa – il problema non è il cane; sono i suoi proprietari che quando lo hanno preso non hanno considerato come è predisposto ad interpretare le situazioni.

I sensi

I cani hanno gli stessi sensi degli umani – vista, olfatto, udito, tatto e gusto – ma sono sviluppati e usati diversamente. Va da se che questa diversità influisce in modo importante sul modo in cui vedono, percepiscono e vivono il mondo.

L’olfatto è il senso principale dei cani

Il senso principale dei cani è l’olfatto, un vero prodigio sensoriale che permette loro di percepire anche i cambi ormonali e lo stato emotivo degli individui. Si dice che i cani vedono con il naso e conoscono il mondo con l’olfatto. A differenza degli umani che con la vista si fermano al presente, annusando i cani sentono il passato, il presente e il futuro. L’aria, gli angoli delle strade, i prati, i pali, le ruote delle automobili, tutto è una bacheca ricca di informazioni che l’olfatto rileva e il cervello interpreta ed elabora. Visto questo, il loro fermarsi per annusare quello che sembra ogni foglia, cespuglio, centimetro quadrato di strada si rivela nel suo significato e diventa chiaro perchè è tanto importante lasciare loro il tempo e il modo di farlo adeguatamente. Con questo si capisce anche la ragione di tanti loro comportamenti per noi incomprensibili – possono essere innescati da odori che hanno sentito (di cui noi ovviamente non ci rendiamo conto).

L’udito è il secondo senso dei cani

Il secondo senso dei cani è l’udito, si ipotizza che sentano suoni fino ad una frequenza di 40.000-60.000 herz (noi umani ci fermiamo a circa 20.000). Per i cani, anche i muri e i pavimenti sono rumorosi. Immaginiamo cosa vuol dire vivere costanemtne bombardati da suoni di ogni genere – anche riposare bene diventa difficile in queste condizioni.

Un senso relativamente debole: la vista

Per noi umani il senso principale è la vista; non è lo stesso per i cani. Come abbiamo visto prima, la loro ‘vista’ è l’olfatto. I cani vedono qualche colore – non vedono quindi in bianco e nero come si pensa comunemente – in modo più sbiadito rispetto agli umani e come vedono i colori è influenzato dalle condizioni della luce. Vedono anche meglio gli oggetti in movimento rispetto a quelli fermi e rispetto a noi si muovono meglio in penombra. I cani hanno conformazioni morfologiche molto diverse e le diverse posizioni degli occhi delle diverse razze (o mix di) influenzano anche il modo in cui vedono.

Il ruolo dei baffi

Sul muso, in posizioni diverse a seconda del cane, i quadrupedi (anche le femmine :) ) sfoggiano una ricca collezione di baffi. La loro presenza non ha una funzione estetica come è per gli umani: le vibrisse sono ipersensibili e servono per orientarsi nello spazio. Funzionano come una specie di radar, le variazioni anche sottilissime nei flussi di aria informano il cane sullo spazio in cui si trovano e la distanza, la dimensione e anche la forma degli oggetti. Si dice che la funzione delle vibrisse è legata al sistema visivo.

La comunicazione

La comunicazione dei cani è estremamente complessa, fatta di suoni, gesti, sguardi, espressioni, postura, posizione degli occhi, posizione della coda, movimento della coda, odori, etc. I loro comportamenti dipendono anche dai segnali che percepiscono e dalle comunicazioni che ricevono, di moltissimi dei quali gli umani sono del tutto inconsapevoli (ad es: il cane che ringhia mentre annusa un angolo può aver sentito l’odore del suo nemico ed esserne disturbato, stato d’animo che esprime ringhiando).

Il guinzaglio

L’umano: ‘Dai andiamo a salutare questo simpatico cane

Il cane ‘Ora come faccio a dirgli che non ho nessuna voglia di avere a che fare con quello che mi sta fissando? In passato quando ho fatto una scenata mi hanno portato via, la faccio

‘Grrrroooooowwwllll’

L’umano, trascina via il cane sgridandolo ‘Sei impazzito??? Che modi di fare sono?!!

Il cane pensa ‘Se non altro mi sono allontanato da quello; la scenata funziona

Un elemento che influisce e influenza in modo significativo il modo in cui i cani vivono il mondo è il guinzaglio. Come mostra la situazione vista prima (che è molto comune ma solo una delle tante in cui si possono trovare), il cane al guinzaglio non può scegliere dove andare e chi incontrare ed ha un range limitato di possibilità di azione (ad esempio non può scappare se ha paura).

Concludendo

I cani percepiscono e vivono il mondo in modo diverso dal nostro – dipende tra l’altro dai sensi, dal fisico, dalla posizione rispetto agli umani, dalla comunicazione e dalla genetica.  (Ri)conoscere e rispettare questa diversità è fondamentale per il benessere degli animali, serve per dare loro ciò di cui hanno veramente bisogno e per gestirli correttamente, ed è una componente essenziale della relazione umano-canina, che nell’apprezzamento della diversità ha uno dei suoi pilastri.