Cani e gatti, l’Ue cambia le regole: più tutele, tracciabilità e stop al commercio illegale

L’Ue introduce nuove regole per l’acquisto e il benessere di cani e gatti: microchip obbligatorio, tracciabilità e standard comuni contro il traffico illegale di animali

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Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videoreporter

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L’Ue ha compiuto un passo storico verso la tutela degli animali da compagnia con l’approvazione di una normativa comune che stabilisce standard minimi obbligatori per la vendita, il benessere, la tracciabilità e l’acquisto di cani e gatti all’interno del mercato unico europeo.

Questa innovazione – oggetto di un accordo provvisorio tra Parlamento e Consiglio europei – punta a contrastare pratiche irregolari e a garantire maggiori diritti agli animali. Inoltre vuole aumentare la protezione dei consumatori e fermare il commercio illegale di cuccioli.

Le nuove regole si fanno largo in un contesto nel quale la legislazione comunitaria precedente non prevedeva criteri uniformi in materia. La mancanza di coesione tra gli Stati membri ha contribuito alla proliferazione di allevamenti poco trasparenti e a un mercato non in linea con il concetto di rispetto degli animali, con rischi per la salute di tutti gli attori in gioco.

Unione europea, identificazione e tracciabilità obbligatorie

Uno degli aspetti centrali delle nuove regole che disciplinano l’acquisto di cani e gatti è l’obbligo di microchip e di registrazione all’anagrafe di competenza. Tutti gli animali, inclusi quelli già in possesso dei privati, dovranno essere microchippati e registrati in un database nazionale, con un sistema che dialoga tra i Paesi dell’Ue. L’obiettivo è garantire la tracciabilità dall’origine fino all’adozione o l’acquisto, rendendo più difficile il commercio illegale e agevolando i controlli da parte delle autorità competenti.

La norma prevede anche che gli animali importati da Paesi terzi, per fini commerciali o meno, seguano le stesse regole di tracciabilità. In questo modo si evita che eventuali cavilli burocratici possano rendere inefficaci le regole comunitarie.

Le nuove regole su commercio e benessere

Il Parlamento europeo ha approvato nuove regole sul’acquisto di cani e gatti, ma non solo. Queste, infatti, impongono standard minimi di benessere e limiti per i rivenditori. Queste includono:

  • divieto di pratiche di allevamento dannose;
  • obbligo di condizioni di alloggio, nutrizione e cure veterinarie adeguate;
  • divieto di esibire o utilizzare animali con mutilazioni o conformazioni rischiose in competizioni o mostre.

Inoltre, ci sono regole specifiche per le strutture come allevamenti e rifugi. Fra queste sono previste visite veterinarie periodiche e formazione per chi si occupa degli animali. Tali disposizioni sono state considerate necessarie per contrastare non solo il commercio illegale, ma anche per ridurre sofferenze e problemi di salute legati a pratiche di allevamento non etiche. I legislatori europei hanno evidenziato che un mercato responsabile deve assicurare trasparenza sulle condizioni di produzione degli animali e sulle pratiche adottate dai venditori.

Cani e gatti in Ue: commercio e benessere

Acquisto di cani e gatti, violazioni e mercato

Oltre a stabilire regole di benessere e tracciabilità, il testo normativo affronta il problema del commercio online e delle piattaforme digitali, spesso utilizzate per vendite non regolamentate. Anche in questo caso, l’obiettivo è assicurare che gli annunci di vendita includano informazioni chiare sull’origine dell’animale e sul rispetto delle norme Ue sulla salute e sul benessere.

Secondo dati ufficiali della Commissione europea, il mercato dei cani e dei gatti in totale vale oltre 1,3 miliardi di euro all’anno, con una domanda crescente e una parte significativa di acquisti effettuati online. Si tratta di informazioni che rendono le norme comunitarie ancora più necessarie per tutelare gli acquirenti e gli animali stessi.

Il testo dell’accordo provvisorio deve ancora essere formalmente approvato dal Parlamento e dal Consiglio. Successivamente, entrerà in vigore con un periodo di transizione per consentire agli Stati membri e agli operatori di uniformarsi alle nuove regole. In alcune aree il periodo di adeguamento può arrivare fino a diversi anni per i proprietari privati, riflettendo la complessità del cambiamento richiesto. Una volta entrato in vigore, il regolamento rappresenterà il primo quadro normativo comune di questo tipo in Europa.

Fonti bibliografiche

Il Consiglio e il Parlamento raggiungono un accordo provvisorio per migliorare il benessere e la tracciabilità di cani e gatti in tutta Europaconsilium.europa.eu;

Protecting the welfare of dogs and catsfood.ec.europa.eu;

Le iniziative dell’UE per migliorare il benessere e la tracciabilità di cani e gattieuroparl.europa.eu.