Cibi natalizi: cosa possono e (soprattutto) NON possono mangiare cani e gatti

Alcuni cibi natalizi per cani e gatti possono essere un pericolo e altri no: cosa è consentito e cosa è dannoso

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Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videoreporter

Giornalista pubblicista, videoreporter, copywriter e content editor. Si occupa di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società.

Pubblicato: 17 Dicembre 2024 22:01

Le feste sono una fonte di allegria, divertimento e aggregazione. Vale sia per gli umani che per gli animali domestici. A patto, però, che si sappia quali cibi natalizi possono mangiare cani e gatti e quali invece è decisamente meglio evitare. 

È un aspetto fondamentale da considerare, date le pietanze elaborate che si preparano per celebrare uno dei momenti dell’anno più attesi. Ciò che alle persone risulta essere gustoso, per gli animali domestici potrebbero rivelarsi veri e propri veleni. Ecco allora che, per non trasformare un’occasione di gioia in una di preoccupazione, ci sono degli accorgimenti da prendere.

Cosa possono mangiare i cani a Natale

Fra gli alimenti che potrebbero trovarsi sulle tavole imbandite dagli esseri umani, ce ne sono alcuni che sono compatibili con la dieta del cane. L’importante è che, oltre alla materia prima, anche la modalità di preparazione non sia troppo pesante per lo stomaco sensibile di questo animale. Fritture, pietanze speziate e salate, alimenti con ossa piccole e friabili, dolci e alcune tipologie di frutta sono assolutamente banditi, ma alcuni cibi tipicamente natalizi pure se finiscono accidentalmente fra i denti del cane non è grave, anzi: può essere un modo per condividere un momento di convivialità con colui che si considera parte integrante della famiglia. Fra questi ci sono:

  • Platessa e merluzzo cotti al forno;
  • Manzo bollito e arrostito;
  • Pollo e tacchino senza pelle e ossa;
  • Uova sode;
  • Zucca bollita o al forno;
  • Carote crude o al vapore;
  • Patate bollite.

Lo sguardo languido con il quale cerca di elemosinare cibo dalla tavola è un must 365 giorni l’anno, ma tutto si amplifica quando ci sono decine di parenti che non sempre riescono a tenere il punto. Se succede con uno o più di questi cibi, le conseguenze non saranno preoccupanti. 

Cibi natalizi tossici per i cani

Lo stesso non si può dire per altri alimenti che non devono assolutamente essere alla portata delle zampe e della bocca del cane, nemmeno in cucina in fase di preparazione. Si tratta di cibi e cotture potenzialmente velenosi e che non devono esserci in un Natale in sicurezza per i cani: 

  • Tiramisù (e tutto quello che contiene caffè);
  • Cioccolato;
  • Pandoro e panettone;
  • Liquori e tutti gli alcolici;
  • Avocado;
  • Uva e uvetta;
  • Frutta secca; 
  • Formaggi con lattosio;
  • Cipolla e aglio;
  • Salumi grassi;
  • Ossa.

Che si scelga una dieta casalinga per il cane o si opti per un’alimentazione industriale, è importante avere in mente quali sono i cibi tossici. Nel primo caso, è il proprietario a dover scegliere le materie prime e le dosi. Insieme al veterinario, dovrà stabilire una dieta che tenga conto del fabbisogno giornaliero. Questo cambia in base all’età, allo stato di salute e allo stile di vita che si conduce. Nel secondo, è importante saper leggere l’etichetta per scegliere formule confezionate di ottima qualità.

Tavola natalizia da evitare da cani e gatti

Come impedire al cane di mangiare cibi natalizi

Che i cibi natalizi siano dannosi e non debbano essere alla portata del cane è la regola numero uno. Tuttavia è importante cercare di portare dalla propria parte il cane attraverso un addestramento mirato che lo abitui sin da piccolo a mangiare dalla propria ciotola e da nessun’altra parte. 

Inoltre un trucchetto per rabbonirlo è quello di farlo mangiare prima della cena o del pranzo di Natale. Un esemplare con lo stomaco pieno sarà comunque goloso, ma meno insistente. Se non basta, può essere efficace tenerlo a debita distanza dalla tavola senza mortificarlo o farlo sentire di troppo. Come? Per esempio, donandogli un regalo di Natale che sicuramente apprezzerà: un giocattolo con il quale passare il tempo. 

Cosa possono mangiare i gatti a Natale

Lo stesso principio che vale per i cani è valido per i gatti. Anche per questi animali domestici ci sono cibi natalizi consentiti, altri meno e altri addirittura vietati. Fra i primi, che quindi possono essere rubati con un salto felino sul tavolo, ci sono:

  • Nasello, Sogliola e merluzzo al forno o bolliti;
  • Coniglio e pollo al vapore;
  • Zucca e broccoli bolliti o cotti al forno;
  • Piselli e zucchine senza spezie.

Il principio della frittura e delle spezie accennato per i cani vale anche per i gatti. Anche loro hanno uno stomaco particolarmente sensibile e rischiano di star male se mangiano qualcosa di particolarmente condito e pesante. Per fortuna, però, di norma, i felini sono meno golosi dei cani o, perlomeno, hanno gusti differenti rispetto a quelli degli esseri umani. Sono quindi più selettivi. 

Cibi natalizi tossici per i gatti

Cani e gatti sono molto diversi fra loro, ma hanno anche tante cose in comune. Fra queste ci sono i cibi natalizi da evitare perché potrebbero causare un avvelenamento. Ecco quello che è particolarmente tossico:

  • Alcol;
  • Creme spalmabili e formaggi freschi;
  • Tutto quello che contiene lattosio;
  • Tè e caffè;
  • Aglio e cipolla;
  • Arachidi e frutta secca;
  • Uva e uvetta;
  • Pandoro e panettone;
  • Cioccolato.

Anche in questo caso, quindi, è da evitare il tiramisù e ogni tipo di dolce. Lo xilitolo, contenuto nello zucchero, è altamente velenoso. Anche l’allicina, che si trova in alimenti come lo scalogno, è dannosa: può provocare un’importante insufficienza renale. Il cioccolato contiene la teobromina; il tè e il caffè, invece, sono velenosi a causa delle metilxantine. Questo dimostra che non tutto quello che è innocuo per gli esseri umani lo è per i cani o i gatti.

Come impedire al gatto di mangiare cibi natalizi

I cibi natalizi possono essere dannosi sia per i cani che per i gatti, ma indubbiamente i felini sono meno obbedienti e hanno bisogno di un approccio più strategico. Intanto è importante tenere a mente che non vanno sgridati né rimproverati. Non soltanto non capirebbero la punizione, ma si stresserebbero e si sentirebbero maltrattati. 

Il gatto, più del cane, è imprevedibile ed estremamente agile. Ecco allora che le linee di demarcazione e gli ostacoli vanno studiati in maniera più puntuale. Se per il cane basta un cancelletto o un comando, per il felino potrebbero non bastare addirittura le porte.

Vale comunque il principio che, se abituato sin da cucciolo, potrebbe essere meno incline al furto di cibo da tavolo. Infine, è importante creare una zona a misura di felino, con tiragraffi e giochi che lo stimolino sia mentalmente che fisicamente e che lo distraggano da pietanze tanto succulente quanto dannose.