Il tuo cane ha l’alito cattivo? Ecco come pulire al meglio i denti e sbarazzarsi del tartaro

La cura dei denti nei cani è fondamentale per il loro benessere: ecco cosa fare per prevenire problemi dentali e combattere l'alito cattivo.

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

In questo articolo, esploreremo un aspetto spesso trascurato ma cruciale per il benessere dei nostri amici a quattro zampe: la cura dei denti. Quante volte ti sei chiesta come poter mantenere il “sorriso” del tuo cane scintillante e il suo alito fresco? Bene, sei nel posto giusto!

Insieme scopriremo quanto sia importante prendersi cura del cavo orale del tuo amico peloso e quali sono i piccoli inconvenienti che possono sorgere se trascuri questo aspetto. Infine, ti guideremo attraverso le migliori pratiche, da mettere in atto anche a casa, per assicurarti che i suoi denti siano sempre perfettamente sani.

Il tartaro nei cani

La causa primaria dell’alito cattivo nel cane è principalmente il tartaro dentale. Ma cos’è il tartaro? Non è altro che l’indurimento della placca, ovvero lo strato batterico biancastro e appiccicoso che si forma sui denti attirando le particelle di cibo.

Se la placca non viene rimossa, nel giro di qualche giorno si indurisce fino a formare appunto il tartaro, un deposito bruno e ruvido che si accumula e si stratifica sempre di più, creando una vera e propria colonia di microrganismi all’interno della bocca e provocando, oltre al cattivo odore dell’alito, altre malattie, alcune potenzialmente gravi.

In sostanza, si tratta di un vero circolo vizioso: più il tartaro si forma, più i batteri vi si aggrappano e proliferano.

Cosa influenza la formazione del tartaro?

Esistono una serie di fattori che possono influenzare – in modo significativo – la comparsa del tartaro sui denti del tuo cane:

  • La composizione della saliva

La predisposizione genetica e la razza del cane possono avere un impatto sulla composizione della saliva e sulla suscettibilità alla formazione del tartaro. Per esempio, i cani di taglia più piccola tendono ad essere più inclini a questa problematica.

  • Le abitudini alimentari

Quando si parla di tartaro, quello che il tuo cane trova nella sua ciotola ha un grande peso. Se il suo menù è composto principalmente da cibo morbido e ricco di carboidrati, questo può favorire l’insorgenza del tartaro. Le crocchette o gli snack più duri, al contrario, aiutano nel mantenimento di una corretta igiene orale.

Ricorda che stimolare il tuo cane a masticare è importante proprio per prevenire l’accumulo di tartaro.

  • L’igiene dentale

Proprio come per noi umani, una cattiva igiene dentale comporta la proliferazione del tartaro. Dunque, non trascurare la pulizia regolare dei denti. Nei prossimi paragrafi ti daremo tutti i suggerimenti per impostare una sana routine.

  • L’allineamento dei denti

Anche l’allineamento scorretto dei denti può fornire nascondigli extra per il tartaro, rendendo più difficile la sua rimozione. Per questo bisogna prestare grandissima attenzione durante l’igiene dentale del cane.

Insomma, la formazione del tartaro è un mix di diversi fattori. Ma ora che hai un’idea precisa di cosa può contribuire a questa fastidiosa situazione, sarai più preparato per prenderti cura del sorriso del tuo amico a quattro zampe!

I danni provocati dal tartaro

Un eccesso di tartaro sui denti può provocare molti danni al tuo fedele amico peloso. Per esempio, la continua ingestione di batteri all’interno dell’apparato digerente, sinusiti mascellari o stomatiti e la piorrea, ovvero la ritrazione della gengiva con conseguente esposizione del colletto del dente. Infine, tra le complicazioni potenzialmente più gravi troviamo le endocarditi provocate dai batteri in circolo, che possono arrivare fino al cuore, ai reni, ai polmoni e al fegato.

In generale, un accumulo eccessivo di tartaro nel tuo cane può portare a dolore, rappresentando una conseguenza particolarmente debilitante. Se il tuo fedele amico sta affrontando questo problema, potresti aver notato che tende a manifestare abbondante salivazione, conosciuta come scialorrea. In questo caso, agisci tempestivamente con un’efficace pulizia dentale o rivolgiti al tuo veterinario di fiducia.

L’igiene dentale del cane come prevenzione

Il modo migliore per prevenire la formazione del tartaro è di abituare il tuo cane all’igiene della bocca e alla pulizia dei denti fin da piccolo, al fine di rendere tale pratica un’operazione di routine, da eseguire con tranquillità.

A questo scopo, esistono dei dentifrici specifici per i nostri amici a quattro zampe, che possono essere applicati su una pezza di stoffa ruvida o su spazzolini appositi.

L’ideale sarebbe lavare i denti al cane il più spesso possibile, ovvero tutti i giorni, ma può andare bene anche due o tre volte alla settimana.

Esistono anche dei mangimi specifici studiati per diminuire la formazione del tartaro, formulati con una composizione particolare che obbliga il cane alla masticazione, riducendo la carica batterica e la formazione di saliva nella bocca. Questi alimenti possono essere somministrati un paio di volte alla settimana, oppure usati come premio in determinate situazioni.

Se tuttavia il tuo cane ha una certa predisposizione alla formazione del tartaro, e quindi anche all’alitosi, potresti prevenirne l’insorgenza aggiungendo degli integratori in polvere alla sua razione giornaliera di pappa: questi contengono sostanze aromatiche ed antibatteriche, che rallentano la formazione del tartaro dentale. Inoltre, per farlo masticare si possono somministrare degli ossi appositamente prodotti o, ancora meglio, le corna di cervo, particolarmente indicate per un’igiene efficace.

In questo contesto, gioca un ruolo chiave anche la scelta del tipo di alimentazione base. Come anticipato, la selezione del giusto tipo di cibo può davvero fare la differenza. Purtroppo, infatti, la maggior parte di pet food commerciali è ricco di carboidrati che aumentano la velocità di formazione del tartaro.

Detartrasi, l’igiene dentale professionale per il cane

Se tutti i metodi visti fino ad ora sono sostanzialmente preventivi, di fronte alla presenza di tartaro sedimentato, l’unica soluzione valida è la detartrasi, ovvero la pulizia dei denti da eseguire ciclicamente ad opera del medico veterinario.

Per una maggiore efficacia, è necessario che venga effettuata anche la lucidatura del dente: questa è una pratica fondamentale per prevenire la formazione di placca. Un dente liscio sarà meno attaccato dai batteri e quindi avrà una formazione di tartaro decisamente inferiore rispetto ad uno non lucidato.

Se l’intervento viene fatto al cane quando è adulto, una volta all’anno – o anche meno se si attuano tutte le premure elencate sopra – quando il cane diverrà anziano, con grande probabilità non necessiterà di misure drastiche, come interventi chirurgici per l’estrazione di denti danneggiati, per esempio.

La procedura di pulizia dentale dura circa un’ora e deve essere necessariamente eseguita da un medico veterinario. Ha un costo che si aggira attorno ai 100-150 euro, comprensivi delle spese di anestesia. La variabilità del prezzo dipende dallo stato del tartaro nella bocca del cane e dalle sue gengive, ma anche dall’eventuale necessità di rimozione di alcuni denti divenuti impossibili da pulire. Per questo, prima dell’intervento, si rende necessaria il più delle volte, una visita di controllo.

Appena finita la procedura e terminato l’effetto dell’anestesia, il cane potrà tornare subito alle attività quotidiane. Tuttavia, con il passare del tempo, la situazione tenderà a ripresentarsi; quindi, sarà necessario seguire i consigli del veterinario affinché venga intrapresa la migliore routine per limitare l’accumulo di tartaro, utilizzando dentifricio, spazzolino, prodotti per l’igiene dentale del cane e modificando eventualmente anche l’alimentazione.

Consigli utili per la pulizia dentale del cane

Per effettuare la corretta pulizia dei denti del tuo amico a quattro zampe, occorre seguire alcuni step mirati, ricordando innanzitutto di dotarti degli strumenti adatti. Avrai bisogno di:

  • Spazzolino specifico per cani: l’ideale è il modello da dito, da indossare proprio come un ditale.
  • Dentifricio per cani: come lo spazzolino, anche il dentifricio deve essere formulato per i nostri amici a quattro zampe. Ne esistono molte varianti, anche con gusti decisamente appetibili.
  • Pazienza: ne serve sempre, unitamente a un po’ di strategia per effettuare il lavaggio.

Dopo aver predisposto gli strumenti opportuni per il lavaggio, consenti al tuo cane di assaggiare un po’ di pasta dentifricia, per abituarsi al sapore del prodotto e accettarlo con più facilità quando glielo proporrai sullo spazzolino.

Una volta che il piccolo avrà annusato e leccato il prodotto, si potrà spalmare delicatamente la parte rimanente nella bocca dell’animale, passando il dito con lo spazzolino sui denti e sulle gengive.

È importante consentire al cane di prendere confidenza con lo strumento. Prima di introdurre lo spazzolino nella bocca del cane, infatti, è necessario lasciargli il tempo di ispezionarlo. Una volta che avrà familiarizzato, si potrà passare alla fase successiva.

A questo punto, potrai iniziare a spazzolare i denti un po’ alla volta. I canini sono i denti più facili da pulire, da qui si può passare a molari e premolari, lasciando gli incisivi alla fine, dal momento che sono i denti più sensibili.

La sequenza di lavaggio dovrà prevedere prima le arcate esterne e, successivamente, quelle interne. I movimenti dovranno essere rotatori e la pulizia dovrà terminare con una spazzolatura verticale dall’alto verso il basso, volta ad eliminare la placca tra gli spazi interstiziali. L’angolatura ideale è di 45°, per raggiungere facilmente anche il solco gengivale.

Ricordati di incoraggiare sempre il tuo piccolo amico con coccole e premi una volta terminata la procedura. Questo lo aiuterà a interiorizzare l’igiene dentale come una routine piacevole.

Problemi dentali del cane: i sintomi da non trascurare

In linea generale, per verificare l’insorgenza di patologie gengivali e l’eventuale presenza di tartaro, può essere utile effettuare un controllo quotidiano del cavo orale.

Occorre poi, prestare attenzione ad alcuni segnali e sintomi, tra questi troviamo:

  • Minore vivacità e socievolezza;
  • Mancanza di voglia di giocare e mangiare;
  • Resistenza del cane a far avvicinare il padrone alla bocca;
  • Presenza di una persistente alitosi.

Possedere un cane significa soprattutto prendersene cura. Se hai letto fino a qui, hai capito perfettamente quanto sia importante non sottovalutare la pulizia dei denti del tuo amico a quattro zampe. È compito del proprietario verificare quotidianamente lo stato di salute del proprio cane e procedere con la pulizia di routine.

Tantissimi cani, dopo i 3 anni di età, accusano disturbi alle gengive, eppure non tutti i proprietari si rendono conto dell’effettivo problema. Quindi, ti raccomandiamo tanta attenzione alla dentatura del tuo piccolo per assicurargli un “sorriso” davvero smagliante e, soprattutto, sano!