Il tuo cane ha tartaro e alito cattivo? La soluzione è la detartrasi

La detartrasi è un intervento professionale di pulizia dentale dedicato ai nostri cani ma spesso viene trascurata fino a quando diviene indispensabile. Scopri con noi perché è importante prevenire e curare la formazione di tartaro

Foto di Eleonora Toresi

Eleonora Toresi

Veterinaria

Amante sin da bambina degli animali, a 16 anni decide di diventare veterinaria. Si trasferisce in Spagna a studiare, prima a Lugo poi a Madrid, specializzandosi in medicina felina. Per DiLei scrive nella sezione Pets.

I nostri cagnolini sono soggetti a problemi simili ai nostri, un esempio è il tartaro che si presenta come una formazione dura e gialla dovuta alla mineralizzazione della placca batterica. Questa condizione, oltre a rappresentare un disagio per l’animale, può causare problematiche come l’alitosi così come infiammazioni del cavo orale. Intervenire per porre rimedio è possibile grazie alla detartrasi, un intervento attuato da professionisti veterinari, dedicato alla cura e al benessere dentale dei nostri amici a quattro zampe.

Cos’è il tartaro?

In pratica, il tartaro – chiamato anche calcolo dentale – è un accumulo di batteri che si localizza vicino alle gengive e intorno ai denti, causando fastidiose infiammazioni nel cavo orale. È importante comprendere che una scarsa igiene dentale può indebolire il sistema immunitario e, in casi estremi, danneggiare permanentemente le arcate dentali o addirittura portare alla perdita dei denti.

Nonostante questo, anche se la mancanza di attenzione alla pulizia dei denti è una delle principali cause di tartaro nei cani, è fondamentale sottolineare che l’acidità della saliva gioca un ruolo significativo nell’accelerare la formazione di questa sostanza giallognola. Inoltre, alcune razze sono più predisposte al tartaro di altre. Pertanto, è sempre consigliabile prestare attenzione alla salute dentale dei nostri piccoli amici e garantire loro un’igiene regolare, per evitare situazioni irreparabili e permanenti.

Sintomi del tartaro nei cani

I sintomi del tartaro nei cani possono variare in termini di gravità, in tutti i casi è essenziale saperli riconoscerli precocemente, per intervenire prima che la situazione diventi definitiva.

Il sintomo più evidente è sicuramente l’alitosi, spesso causata dall’accumulo di tartaro sulla superficie dei denti, che favorisce la proliferazione di batteri e il rilascio di odori sgradevoli. Oltre a questo, le gengive del cane possono diventare rosse, gonfie e sensibili a causa dell’infiammazione. Tale stato può portare a sanguinamento gengivale, dolore durante la masticazione e, dunque, a una più scarsa alimentazione con conseguente perdita di peso. Anche l’aumento della produzione di saliva è un sintomo comune della presenza di tartaro gengivale: in particolare, questa è una reazione del corpo mirata a cercare di rimuovere il calcolo dentale in modo naturale.

Nei casi più compromessi, il tartaro può addirittura portare alla perdita dei denti, a causa del danneggiamento delle strutture di supporto.

Alcuni cani possono anche mostrare cambiamenti comportamentali, diventando più irritabili o meno disposti a giocare o interagire, a causa del dolore associato al tartaro.

Spesso quando compaiono questi sintomi, la formazione del tartaro è già in uno stato avanzato. Pertanto, è consigliabile sottoporre il cane a regolari controlli da parte del veterinario e adottare pratiche di igiene preventive, come la pulizia dei denti casalinga e un’alimentazione appropriata.

Le conseguenze di una cattiva igiene orale

Volendo riassumere le conseguenze di un eccesso di tartaro nel cavo orale dei nostri piccoli, possiamo parlare di malattia parodontale, dolore e diffusione batterica. Vediamole insieme.

  • Malattia Parodontale
    L’accumulo di tartaro può innescare problemi dentali, tra cui la malattia parodontale, caratterizzata da gengivite e parodontite, ovvero infiammazione delle strutture di sostegno dei denti. Queste condizioni possono generare dolore, emorragie gengivali, alitosi e, nei casi più gravi, la perdita dei denti.
  • Disagio e Malessere
    I cani che soffrono di accumulo di tartaro possono provare malessere e dolore nell’atto di mangiare o quando masticano giocattoli. Ciò può comportare una riduzione dell’appetito e dell’attività ludica svolta con i masticabili.
  • Diffusione di Batteri
    La presenza di batteri nel cavo orale del cane può impattare negativamente sulla sua salute complessiva. Questi batteri, infatti, possono migrare nel sistema circolatorio attraverso le gengive infiammate, causando problemi anche gravi a organi vitali come il cuore e i reni.

Prevenzione e trattamento

Ecco alcune strategie importanti che puoi mettere in pratica nella quotidianità per mantenere i denti del tuo amico a quattro zampe sani.

Prima di tutto, una dieta bilanciata e l’utilizzo di cibi secchi, specificamente formulati per sostenere la salute dentale dei cani, possono contribuire a prevenire la formazione del tartaro. Offri, poi, al tuo cane masticabili e giocattoli progettati appositamente per la pulizia dei denti. Questi possono aiutare a rimuovere la placca prima che si trasformi in tartaro. Masticare, inoltre, aiuta anche a stimolare la produzione di saliva, che può contribuire all’igiene naturale del cavo orale.

Utilizza quotidianamente spazzolini da denti per cani o garzine avvolte intorno al dito insieme a un dentifricio specificamente formulato. Proponi gradualmente al tuo cane questa routine per abituarlo, e incoraggialo con coccole e rinforzi positivi!

Infine, il consiglio più importante è di pianificare visite regolari dal veterinario per controlli dentali approfonditi e per valutare una pulizia professionale, se necessario.

Come funziona la detartrasi nel cane

La detartrasi, ovvero la pulizia professionale dei denti, è spesso cruciale nell’igiene orale dei nostri amici a quattro zampe, nonostante sia poco conosciuta e, spesso, sottovalutata. Prima di procedere con la detartrasi, il veterinario esegue solitamente esami specifici per valutare la salute generale del cane, in vista dell’anestesia generale richiesta durante la procedura. La sedazione, infatti, è essenziale affinché il medico possa accedere agevolmente alla cavità orale.

Mentre il piccolo paziente è addormentato, il veterinario rimuove il tartaro, esegue la pulizia delle tasche gengivali e verifica la presenza di eventuali denti cariati. È bene sapere che la procedura di detartrasi è l’unica in grado di rimuovere il tartaro, mentre una buona igiene orale quotidiana può rimuovere la placca impedendone la mineralizzazione.

Una volta terminata la procedura, il veterinario esegue una lucidatura dei denti per ridurre la probabilità di un rapido ritorno del tartaro. Alla fine dell’intervento e una volta sveglio, il cane può tornare comodamente a casa senza ulteriori complicazioni.

Solo in casi eccezionali, come l’estrazione di un dente o in presenza di un’infiammazione grave, il veterinario potrebbe prescrivere una cura antibiotica da seguire per alcuni giorni. È bene considerare che, solitamente, il veterinario chiede di far digiunare il cane prima dell’intervento, per almeno 12 ore. Questo è importante per garantire che il piccolo non vomiti durante l’anestesia.

Ogni quanto è necessaria?

La periodicità con cui un cane deve sottoporsi a una detartrasi può variare in base alle sue esigenze individuali e alla sua predisposizione all’accumulo di tartaro. Tuttavia, esistono alcune linee guida generali sulla frequenza ideale per questo tipo di procedura. Vediamole insieme.

  • Anamnesi Dentale
    La storia dentale del cane è un fattore importante. Alcuni cani possono richiedere detartrasi più frequenti a causa della loro predisposizione genetica, mentre altri possono avere bisogno di questa procedura meno spesso.
  • Età del Cane
    In generale, i cani anziani tendono ad accumulare tartaro in modo più significativo rispetto ai cuccioli o ai cani più giovani. Di conseguenza, gli esemplari più in là con l’età potrebbero richiedere detartrasi più frequenti. Bisogna considerare che, sebbene il tartaro sia spesso associato ai cani adulti, può anche svilupparsi nei cuccioli, in una forma leggermente diversa. Riconoscere i segni del tartaro nei cuccioli è essenziale per prevenire problemi dentali futuri e garantire la loro salute orale.
  • Razza
    Alcune razze di cani sono più predisposte all’accumulo di tartaro rispetto ad altre. Ad esempio, cani di piccola taglia come i Chihuahua o i Yorkshire Terrier sono noti per essere più inclini a questa problematica.

In generale, molte persone pianificano detartrasi per i loro cani ogni 1 o 2 anni come parte della loro routine di cura della salute dentale. Tuttavia, è fondamentale consultare il veterinario per determinare la frequenza ideale, in base alle specifiche esigenze del tuo amico a quattro zampe.

La detartrasi, sebbene possa sembrare un intervento invasivo, rappresenta un investimento nella salute a lungo termine del tuo cane. Mentre alcune persone potrebbero evitare di farla eseguire a causa della percezione del costo o della necessità, è importante considerarla come parte della cura preventiva.

Prevenire problemi dentali gravi può evitare costi maggiori e disagi per il tuo cane in futuro. Inoltre, la detartrasi non solo migliora la salute dentale ma può anche influenzare positivamente la salute generale del tuo animale domestico: riducendo l’accumulo di batteri nella bocca, si riducono i rischi di infezioni sistemiche.

Ricorda, inoltre, che anche nei cuccioli l’igiene dentale è fondamentale. Iniziare una buona routine di igiene fin da piccoli può contribuire a prevenire la formazione di tartaro in età adulta. Dopotutto, la loro bocca è in continuo sviluppo, e un’attenzione precoce alla pulizia può stabilire abitudini sane per il futuro.

In definitiva, assicurati di valutare con il tuo veterinario la frequenza e la necessità della detartrasi per il tuo cane in base alle sue specifiche esigenze. Questa procedura può essere fondamentale per mantenere il sorriso del tuo amico a quattro zampe splendente e la sua salute ottimale.