Nata il 1° agosto 1933, è morta a 90 anni Maria Venturi. Autrice dall’eccellente penna, apprezzata giornalista e direttrice. Venuta al mondo a Venezia, è scomparsa a Brescia il 21 febbraio 2024. Aveva abbracciato la vita in Lombardia a soli 7 anni e qui aveva trovato l’amore di Andrea Mariani, poi sposato. Un matrimonio che l’ha vista diventare madre di due figlie gemelle.
Gli esordi di Maria Venturi
Era molto giovane quando ha avuto la chance di pubblicare i suoi primi racconti sul settimanale Novella. Il nome che oggi conosciamo, Novella 2000, non è stato lanciato prima del 1967. Apprezzata in questa veste, è stata accolta come corrispondente. Sotto la guida di Enzo Biagi, ha di fatto girato l’Italia intera in compagnia di Sandro Mayer.
Il suo è stato un percorso perfetto, che l’ha condotta nel 1979 ad assumere il ruolo di direttrice. Ciò è però durato appena due anni. Non per suoi demeriti, anzi, ma per una nuova avventura all’orizzonte. Dopo tanti anni in questa redazione, infatti, Paolo Occhipinti le propose nel 1981 di ricoprire l’incarico di direttrice editoriale del settimanale Annabella, poi rinominata Anna.
Una fase molto importante del suo percorso, perché ebbe modo di creare un vero e proprio filo diretto con il suo pubblico. Ciò attraverso la posta del cuore, che avrà vista fino al 1986.
Il successo televisivo
Il suo primo romanzo è stato edito da Rizzoli e ha come titolo Storia D’Amore. Al centro il sentimento di Paola e Alfredo, esploso in Grecia, e il dramma del rapimento della figlia. Soltanto il passo d’avvio di una proficua collaborazione con l’editore, che ha dato alle stampe anche La moglie nella cornice, Addio e Ritorno, Mia per sempre e non solo.
Quest’ultimo titolo è stato poi trasformato in un film per la televisione, trasmesso in due puntate su Rai 1. Altro titolo ben noto è Incantesimo, romanzo pubblicato nel 2000 dopo aver presentato il soggetto dell’omonima serie TV, lanciata nel 1998. Maria Venturi ha inoltre curato lo sceneggiato per sette stagioni, al fianco di altri due sceneggiatori.
Altro successo su carta e televisivo è stato poi Butta la luna, pubblicato nel 2004 e trasformato in fiction nel 2006. Come autrice, poi, ha collaborato a Orgoglio e Paura di Amare, nel 2004 e 2010. La sua bibliografia vanta ben 29 volumi, di cui l’ultimo edito nel 2019, dal titolo Cuore matto. I mantra per una relazione felice.
Rubriche iconiche
Una carriera costellata di successi e riconoscimenti, come il premio Saint Vincent ricevuto al Quirinale nel 1997. Omaggio alla sua attività giornalistica. Probabilmente l’amore del pubblico è stato però il suo più grande onore. Amatissima per i suoi scritti ma anche, e soprattutto, per le rubriche tenute nel corso degli anni.
Ha mantenuto a lungo Lezione d’amore sul quotidiano Oggi (ora un settimanale). Incarico ricevuto nel 2011, mentre ben più datata era la rubrica La posta del cuore. Un appuntamento fisso per le lettrici di Anna, che si indirizzava a un target di donne tra i 25 e i 44 anni. Un filo diretto innovativo e fresco, che rappresentava una vera e propria rivoluzione.