Influencer: dopo il caso Ferragni, ecco quali regole devono seguire

Dopo il caso Balocco-Ferragni il mondo degli influencer dovrà fare i conti con le nuove regole del Garante per la comunicazione

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

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Il caso Ferragni-Balocco ha inevitabilmente aperto un tema importante per tutte quelle persone che lavorano sui social come influencer. Lo “scivolone” dell’imprenditrice digitale non ha solo portato a una multa, un’indagine e un’incredibile macchia sulla sua immagine pubblica: ora, l’AgCom ha stilato delle regole che, chi ha intenzione di operare sui social media come influencer, è tenuto a seguire.

Le nuove regole AgCom per gli influencer

Era impossibile pensare che una situazione come quella che si è venuta a creare dopo il caso Ferragni- Balocco non avrebbe avuto ripercussioni sul mondo degli influencer. Il Pandoro Pink Christmas, come visto nell’ultimo periodo grazie anche ai casi della bambola Trudi e all’uovo di Pasqua Preziosi Food, non può essere considerato un caso isolato e non replicabile. Proprio per questo motivo, il Garante per la comunicazione ha pubblicato un vademecum per tutti coloro che operano sui social, in modo da avere delle regole comuni: il testo pone paletti e fornisce linee guida che si riferiscono al Testo Unico sui Servizi di Media audiovisivi. Tali regole dovranno poi essere valutate e revisionate dal tavolo comune dei rappresentati di categoria.

Quali influencer sono coinvolti

Il testo riporta quali influencer devono seguire il codice di condotta:“Coloro che propongono contenuti audiovisivi aventi le caratteristiche definite dalle presenti linee guida comprendenti comunicazioni commerciali sulla base di accordi di qualsiasi tipo, dietro corresponsione di denaro ovvero fornitura di beni o servizi che cumulativamente:
a) Raggiungono un numero di iscritti pari ad almeno un milione, risultanti dalla somma degli iscritti sulle piattaforme e dei social media su cui operano;
b) Hanno pubblicato nell’anno precedente alla rilevazione almeno 24 contenuti aventi le caratteristiche definite dalle linee guida;
c) Abbiano superato almeno su una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio negli ultimi 6 mesi pari o superiore al 2%. Inoltre, i soggetti che operano in maniera meno continuativa e strutturata, e che si caratterizzano per non raggiungere la soglia stabilita del numero di follower e di un significativo engagement rate, non appare giustificata l’imposizione di tali oneri.”

Le sanzioni

Nel caso in cui queste regole non vengano seguite, gli influencer verranno multati con sanzioni che vanno dai 10 mila ai 250 mila euro in materia di trasparenza pubblicitaria. Per ciò che riguarda gli obblighi di tutela dei minori, le sanzioni salgono non di poco: si parla di multe che vanno dai 30 mila ai 600 mila euro.

Divieti e limiti per gli influencer

Il testo continua sottolineando che, all’interno dei post e dei video, non devono apparire incitamenti a violenza, odio e discriminazione. Inoltre, è importante che la donna venga rappresentata senza vittimizzazione secondaria e che vengano rispettati i minori, oltre che lo sviluppo fisico, psichico e morale di chi fruisce dei post.

“Gli influencer si impegnano inoltre a garantire la presentazione veritiera dei fatti e degli avvenimenti e a verificare la correttezza e l’obiettività delle informazioni anche attraverso la menzione delle fonti utilizzate, nonché a porre in essere azioni di contrasto alla disinformazione online nell’ambito delle iniziative proposte dal Tavolo tecnico.” recita poi il testo AgCom.

Come gestire la pubblicità

Altro tema importantissimo è quello della pubblicità e delle sponsorizzazioni, motore non da poco all’interno del lavoro degli influencer, e che proprio in questo momento sta dando del filo da torcere a Chiara Ferragni, ormai abbandonata da alcuni brand: “Questi soggetti devono evitare il ricorso a tecniche subliminali, sia nei contenuti informativi o di intrattenimento sia commerciali, rispettare le norme in tema di comunicazioni commerciali, televendite, sponsorizzazioni e inserimento di prodotti e il divieto di pubblicità occulta, nonché i relativi regolamenti dell’AgCom e dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (riportando in sovrimpressione una scritta che renda subito riconoscibile la natura pubblicitaria del contenuto).”

Riportiamo la nota dell’amministratore delegato di Giochi Preziosi Spa, a rettifica di quanto scritto in precedenza: In riferimento alle notizie riprese da alcuni organi di stampa nazionali, relativamente a operazioni commerciali tra Preziosi Food (erroneamente citata Giochi Preziosi) e Chiara Ferragni, negli anni 2021 e 2022, GIOCHI PREZIOSI SPA precisa che il controllo della suddetta azienda è stato ceduto al veicolo controllato dal fondo Vertis nel giugno 2016. Ogni operazione – anche – commerciale di Preziosi Food successiva a Giugno 2016 è estranea a GIOCHI PREZIOSI SPA.