La First Lady Kim Keon-hee nel vortice dello scandalo: una Dior da 2200 Euro scuote Seul

La First Lady Kim Keon-hee è al centro di uno scandalo in Corea del Sud per aver accettato una borsa Dior dal valore di 2200 euro

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Può una borsa Dior diventare il fulcro di uno scandalo politico? In Corea del Sud, la risposta è un sonoro sì, specialmente quando si tratta di un regalo del valore di 3 milioni di won, ovvero circa 2200 euro, ben oltre il limite legale imposto ai funzionari pubblici. La protagonista di questa controversia è niente meno che la First Lady Kim Keon-hee, moglie del presidente conservatore Yoon Suk-yeol, che già in passato ha suscitato dibattiti per le sue azioni e dichiarazioni.

Questa volta, lo “scandalo della borsa Dior” è esploso a seguito della diffusione di un video da parte del portale di opposizione Voice of Seoul, dove la First Lady sarebbe stata vista accettare in modo inappropriato la lussuosa borsa.

Scandalo per la First Lady Kim Keon-hee: la borsa che ha fatto il giro del mondo

Il video incriminato, risalente a settembre 2022, non mostra direttamente Kim Keon-hee prendere la borsa, ma il gesto è stato confermato dal quotidiano Korea Herald, secondo cui la borsa sarebbe stata “gestita e riposta come proprietà del governo”. Questo ha scatenato un’ondata di accuse di corruzione nei confronti della First Lady, trasformando un semplice accessorio in un simbolo di potenziali illeciti.

La Dior in questione è un modello Lady Dior color pietra, venduto online a circa 2000 euro, e il suo ricevimento da parte della First Lady solleva dubbi sulla sua integrità, specialmente in un Paese che vieta ai funzionari pubblici di accettare regali superiori a 700 euro.

Il fatto che il video sia tornato alla luce proprio ora, in un periodo delicato per la politica sudcoreana, non è un dettaglio da trascurare. Il pastore protestante Choi Jae-young, ritenuto il donatore della borsa, ha contribuito ad alimentare un dibattito che va oltre il semplice gossip.

La domanda che si pone l’opinione pubblica è chiara: perché la First Lady ha accettato un regalo così costoso? Questa vicenda ha sollevato questioni non solo sulle scelte personali della First Lady, ma anche sulla trasparenza e l’integrità dell’intera amministrazione del presidente Yoon. Con le elezioni in arrivo, la pressione sul presidente per fornire spiegazioni si intensifica, mentre i cittadini sudcoreani attendono risposte.

La situazione in Corea del Sud dimostra come un piccolo gesto possa avere ripercussioni enormi, specialmente quando si tratta di figure pubbliche di alto profilo. Lo “scandalo della borsa Dior” non è solo una questione di moda o di lusso; è un simbolo di come la politica e l’etica possano essere messe in discussione dalle azioni personali, specialmente in un mondo dove ogni gesto è sotto osservazione.

La First Lady Kim Keon-hee e la sua borsa Dior sono diventate molto più di una questione di stile; sono il cuore di un dibattito politico che potrebbe avere implicazioni significative per il futuro della Corea del Sud.

Kim Keon-hee
Fonte: Getty Images
Kim Keon-hee

La First Lady Kim Keon-hee: tra scandali e discrezione

Mentre l’attenzione si concentra spesso su figure come Kate e Camilla, un altro personaggio sta emergendo sullo scenario internazionale, benché sia quasi sconosciuta in Occidente. Stiamo parlando della First Lady sudcoreana Kim Keon-hee, cinquantunenne, sposata dal 2012 con Yoon Suk-Yeol, che la supera di dodici anni. Nonostante il titolo di First Lady, acquisito da poco più di un anno, Kim preferisce essere identificata come “moglie del Presidente”. Questa scelta, apparentemente di dettaglio, potrebbe però rivelare una posizione subalterna, che stride con il ruolo e la visibilità che occupa.

Laureata in Arte alla Kyonggi University di Seoul, Kim Keon-hee ha un passato professionale di rilievo: nel 2009 ha fondato Covana Contents, una società specializzata in mostre d’arte, di cui è stata Presidente fino all’elezione del marito. Tuttavia, è stata proprio la sua attività imprenditoriale a metterla nei guai con la legge, portandola ad affrontare accuse di corruzione relative a tangenti ricevute per due mostre organizzate dalla sua ex società. Queste accuse, per mancanza di prove concrete, non hanno portato a conseguenze legali, ma hanno rischiato di coinvolgere anche il marito Yoon Suk Yeol, all’epoca in un ruolo di rilievo in Procura.

Il percorso di Kim Keon-hee è stato segnato anche da un altro episodio controverso: l’accusa di aver gonfiato il proprio curriculum vitae. Per rendere più prestigioso il suo profilo, aveva infatti affermato di avere contatti con la Stern School of Business della New York University, una dichiarazione poi rivelatasi falsa e per cui si è scusata pubblicamente durante una conferenza stampa. Da quando il marito è divenuto Presidente, Kim Keon-hee sembra aver adottato un approccio più discreto alla vita pubblica, evitando ulteriori errori e mantenendo un profilo basso.