Il cambio dall’ora solare a quella legale (e viceversa) fa sempre sorgere dubbi e interrogativi: quando scattano i due orari? Come vanno spostate le lancette? Chi l’ha inventata e a cosa serve? Come reagisce il nostro organismo? Sono tutte domande e curiosità più che lecite a cui non sempre è facile trovare una risposta.
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Ora solare: cosa vuol dire
L’ora solare, secondo la definizione, viene stabilita direttamente dal Sole: quando la stella raggiunge il punto più alto nel cielo, quello viene considerato il mezzogiorno. Quindi, a seconda della posizione del Sole, si stabilisce anche la relativa ora. Nell’antichità si prendeva in considerazione l’ora solare della capitale del paese e si estendeva a tutto il territorio, ma questo non è possibile quando il paese è molto grande, come avviene per gli Stati Uniti, in cui ci sono due fusi orari. In Italia, in Germania o in Francia ad esempio vige un unico orario.
Per ora solare, almeno in Italia, si intende l’ora utilizzata nei mesi invernali, quando le giornate si fanno più brevi e il sole tramonta prima rispetto ai mesi più caldi. Molti Stati, principalmente asiatici e africani, non hanno mai utilizzato l’ora solare, ma utilizzano la legale tutto l’anno.
Cosa si intende per ora legale
L’ora legale è nata solo nel 1884, durante la conferenza di Washington. Per la “creazione” di questo nuovo sistema, il pianeta venne suddiviso in 24 spicchi, che vennero chiamata fusi, e ad ognuno di questi venne affidata l’ora che si misurava a metà tra i due bordi dello spicchio, ovvero il fuso orario.
L’ora legale entra in vigore durante la primavera e, nella pratica, significa spostare in avanti di sessanta minuti le lancette dell’orologio. Ciò significa che si avranno più ore di luce. È per questo motivo, quindi, che le giornate sembrano più lunghe.
Ora solare e ora legale: vantaggi e svantaggi
Le differenze tra ora solare e legale sono diverse. La prima riguarda l’uso dell’energia elettrica: durante i mesi in cui è vigente l’ora legale, si riduce lo spreco di elettricità, grazie alle numerose ore di luce, che si riducono drasticamente durante la stagione invernale. Il passaggio all’ora legale, fa risparmiare ogni anno 300 milioni di euro di energia elettrica, proprio grazie alle luce naturale che sostituisce quella artificiale.
Il cambio d’orario e il passaggio dell’ora solare a quella legale e viceversa, può avere degli effetti sulla nostra vita e sul nostro organismo, comportando, quindi, sia vantaggi che svantaggi.
Il primo effetto è riscontrabile immediatamente nelle ore di sonno. Con l’arrivo dell’ora solare, infatti, le lancette vengono spostate sessanta minuti indietro. Questo significa che si avrà un’ora in più per dormire e, quindi, ci dovremmo svegliare più riposati.
In realtà, per lo stesso motivo, alcuni vanno incontro ad uno svantaggio che condiziona la loro quotidianità. Svegliandosi sempre all’orario in cui sono abituati o iniziando a soffrire di insonnia, durante la giornata si stancano prima e perdono più facilmente la concentrazione.
Per quanto riguarda l’Italia, metà degli abitanti del Belpaese sarebbe d’accordo sull’abolizione dell’ora solare, in quanto il cambio dell’ora può generare disturbi (anche se molto lievi), come accade quando si viaggia in aereo tra paesi con diversi fusi orari, il così detto jet lag[.
Ora solare 2023: quando entra in vigore
L’ora solare entrerà in vigore nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023 (a partire dalle 3.00 del mattino, che diventeranno le 2.00). Ciò comporta il dover spostare le lancette di sessanta minuti all’indietro. Quasi tutti i dispositivi elettronici, effettueranno questa modifica automaticamente, mentre per quelli analogici ci dovremmo ricordare di farlo personalmente.
L’ora solare, poi, resterà in vigore fino alla prossima primavera. Dovremo aspettare, infatti, il 31 marzo 2024 per spostare di nuovo le lancette in avanti e godere di più ore di luce durante la giornata.
Ora solare e ora legale: come cambiare le lancette
La convenzione del cambio tra ora solare e legale continua a confondere molti. Ogni anno il processo si ripete ma spesso si fa fatica a ricordare se le lancette vadano spostate in avanti o indietro. Proviamo a fare chiarezza, offrendo una mini e semplicissima guida. La convenzione vuole che viga l’ora solare tra fine ottobre e fine marzo. Ciò vuol dire che il periodo va a cavallo tra due anni. In questo caso le lancette dell’orologio vanno spostare all’indietro di 1 ora. Differente il discorso per l’ora legale, che vige da fine marzo a fine ottobre. Sei mesi racchiusi dunque nello stesso anno. In questo caso le lancette vengono spostare in avanti di 1 ora.
Il passaggio non avviene durante le ore diurne, bensì nel cuore della notte. Nessuna preoccupazione per i propri dispositivi elettronici, regolati per effettuare il cambio automaticamente. Qualsiasi orologio analogico, invece, dovrà essere regolato manualmente, seguendo le indicazioni precedenti.