Negli ospedali del Piemonte, oltre ai tradizionali quattro codici (bianco, verde, giallo e rosso), ne è stato istituito un quinto per stabilire la priorità di un paziente in un Pronto Soccorso: quello rosa che sarà usato per assistere e curare le donne vittime di violenza sessuale e domestica.
Chi si occuperà delle emergenze contrassegnate con questo codice – 24 ore su 24 – sarà un team composto da ginecologa, pediatria, ostetricia, psicologa, assistente sociale e infermiera.
Questa decisione, anche simbolica per via della vicinanza della Giornata Internazionale della Donna, è stata presa dalla Giunta Regionale del Piemonte con una delibera che è stata firmata ieri, lunedì 6 marzo, dall’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, e dall’assessora alle Pari Opportunità, Monica Cerutti.
Spiegando l’iniziativa, l’assessore Saitta ha affermato che “prende corpo, per la parte di competenza della sanità regionale, la legge di prevenzione e contrasto alla violenza di genere varata lo scorso anno. A questo scopo è stata ridefinita e rafforzata la rete sanitaria per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime, sono state uniformate le procedure e migliorati i servizi. L’istituzione del codice rosa è dunque un provvedimento concreto, che come Regione siamo felici di attuare in occasione di una ricorrenza importante come l’8 marzo“.
Per l’assessora Cerruti, inoltre, “è fondamentale che le politiche di contrasto alla violenza di genere siano strutturali e integrate. L’approvazione di questa delibera rappresenta un altro importante passo avanti nell’applicazione della legge quadro 4/2016, a cui stiamo lavorando nella costruzione del piano triennale. In particolare, la partecipazione del Centro esperto sanitario al coordinamento regionale con i Centri Antiviolenza ci permette di definire al meglio l’accompagnamento delle donne vittime di violenza che si rivolgono ai servizi sanitari”.
Da rimarcare, inoltre, che il codice rosa prevede anche l’esenzione dal ticket sanitario per la durata di un anno per tutte le prestazioni connesse alla presa in carico clinica e psicologica delle vittime di violenza o di maltrattamento.
Il codice sarà visibile, infine, solo agli operatori sanitari.