Caso Sangiuliano-Boccia, il gossip che si fa politica e la politica che si fa scandalo

Il ministro Gennaro Sangiuliano ha rassegnato le dimissioni. "Questioni di gossip", così scrive nella lettera indirizzata alla premier, Giorgia Meloni. Ma la vicenda nasconde molto di più

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Giorgia Prina

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Non chiamiamolo gossip. La vicenda che coinvolge l'(ormai)ex ministro Gennaro Sangiuliano e Maria Teresa Boccia va oltre. Un botta e risposta, un avvicendarsi di rimpalli e rimproveri, di una politica alla quale (almeno dall’esterno) risulta difficile scindere personale e pubblico e che tarda a rispondere quando l’individuale si compromette con il lavoro istituzionale. Un termine, “gossip“, che sembra voler sminuire quanto interessa la Repubblica. Un caso delicato, a cui seguiranno, si spera, indagini, spiegazioni e decisioni, per fare chiarezza e per rassicurare, perché questioni del genere sono difficili da dimenticare. Un fatto gravoso di cui occuparsi al ritorno dalla pausa estiva del governo.

Caso Sangiuliano-Boccia, il gossip diventa politica

Tutto, dell’intervista al Tg 1 di Gennaro Sangiuliano, sembra voler portare la vicenda dal piano politico al personale, ancora meglio, a una ripicca sentimentale, che avrebbe portato alle accuse della donna. Su di lei è puntata l’attenzione. Lei che, di giorno in giorno e di ora in ora, continua a rivelare dettagli (prima attraverso i social poi su canali più in vista) riguardo la (smentita) nomina come “Consigliere per i Grandi Eventi” al Ministero della Cultura.

L’imprenditrice ha partecipato a importanti eventi ufficiali, sui quali aleggia il dubbio di un finanziamento ministeriale. Proprio su questo l’ex ministro ha posto l’attenzione durante la sua intervista-confessione su Rai 1, mostrando carte e prove che lo scagionerebbero dalle accuse dell’ex collaboratrice. In tv Sangiuliano ha infatti ribadito al direttore Gian Marco Chiocci, con i fogli stampati dei suoi movimenti bancari, che nessun soldo pubblico è stato usato per i viaggi fatti da Maria Rosaria Boccia, la consulente a cui il ministero non ha ratificato la nomina a fine agosto al centro del caso.

Un “fatto privato”, una relazione sentimentale, così lo ha definito anche per allontanare il sospetto di reato di peculato (a ragione la prima preoccupazione di Giorgia Meloni). Fatti privati in rapporto ai quali siamo assuefatti, come suggerirebbero le parole dello stesso Sangiuliano, che avrebbe detto a La Stampa: “Cosa credete che facesse Salvini con la Isoardi? E poi con la Verdini, anche prima di stabilizzare la loro relazione? E Franceschini con la De Biase, prima che diventasse sua moglie?” (salvo poi chiarire definendo il comportamento del collega “irreprensibile”). Un legame sentimentale che sarebbe stato il motivo dello stop alla nomina della Boccia come consigliera per i grandi eventi: “Aveva il curriculum e le carte in regola per svolgere quel ruolo, ma quando la nostra reciproca stima professionale è diventata un fatto privato, io per primo ho ritenuto di dover fermare tutto. Dovrebbero applaudirmi per questo“.

E la politica che si fa scandalo

Se la versione fosse quella di Gennaro Sangiuliano poco ci sarebbe di più e il governo potrebbe stare tranquillo rispetto alla vicenda. Maria Teresa Boccia, però, ha sollevato l’idea che sotto ci sia molto di più. Attraverso la sua pagina Instagram ha smentito il Ministero: “Due punti fondamentali: perché è stata strappata la nomina? Perché nelle sue dichiarazioni al quotidiano La Stampa è stata storpiata la realtà? Spero di non dover smentire ancora. Un bugiardo recidivo non sarebbe sicuramente gradito in Parlamento”.

Così facendo la Boccia contesta le motivazioni addotte dall’ex ministro sul ritiro della nomina promessa. Poi l’intervista a La Stampa che ha scombinato le carte in tavola. Una conversazione nella quale Boccia ripercorre in breve la storia della sua relazione con Sangiuliano, e porta la sua versione dei fatti: “Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo”. E poi: “Io ho ascoltato conversazioni e letto messaggi di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro“. Secondo lei dunque Sangiuliano sarebbe vittima di ricatti. L’ex ministro della Cultura su questo non ha proferito parole, ma in precedenza aveva dichiarato di “non essere in nessun modo ricattabile”.

Una vicenda di letto dunque? Difficile ricondurla solo a questo. I ricatti di cui parla Boccia riguardano il solo ex ministro o il governo? Maria Teresa Boccia è stata in grado di filmare e registrare incontri ed avvenimenti a Montecitorio. Quali sono le informazioni riservate sottese alle minacce? Anche il privato è tornato a contare, soprattutto quando usato in senso politico. Il “gossip”, in questo caso, viene usato come motivazione, come “paravento” verso tutto quello che il caso Sangiuliano-Boccia può dissotterrare. Le dimissioni da ministro sono un fatto importante, ma molto rimane da chiarire.