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Origine
Il nome Tito deriva dal praenomen romano Titus, la cui origine è dibattuta. Potrebbe essere legato a termini latini quali “titulus”, che significa “titolo onorifico”, “tueor”, che significa “difensore“, o da “titus”, che indica un “colombo selvatico”. Alcuni studiosi ipotizzano un’origine sabina o etrusca.
Varianti
- Tiitus (estone)
- Titus (inglese)
- Titas (lituano)
- Titus (romeno)
- Тит (Tit) (russo)
- Titusz (ungherese)
Significato del nome
Il significato del nome Tito è incerto, con diverse interpretazioni che ne arricchiscono il fascino. Una delle ipotesi più accreditate lo collega al termine latino “titulus” e suggerisce un significato di “onorevole“, “degno di rispetto“. Un’altra possibile origine conferisce al nome un senso di difesa, protezione e custodia. Infine, il colombo selvatico è simbolo di pace e libertà.
Onomastico
L’onomastico di Tito si celebra tradizionalmente il 26 gennaio, in onore di san Tito, discepolo di san Paolo. Altre date in cui festeggiare l’onomastico sono il 21 febbraio per san Tito, martire e il 2 aprile per san Tito il Taumaturgo, monaco e sacerdote a Costantinopoli.
Diffusione in Italia
In Italia, il nome Tito gode di scarsa diffusione. Tra il 1999 e il 2023 sono nati 680 bambini di nome Tito con un picco massimo di 47 nel 2023 e un minimo di 10 nel 2002.
Curiosità
La storia romana ricorda numerosi personaggi di rilievo di nome Tito: il re sabino Tito Tazio, gli imperatori Tito Flavio Cesare Vespasiano Augusto, imperatore protagonista dell’opera di Pietro Metastasio “La clemenza di Tito” e poi musicato da compositori quali Wolfgang Amadeus Mozart e Tito Flavio Vespasiano.
Nel campo della letteratura romana, Tito Livio è stato uno dei maggiori storici di Roma, autore degli “Ab Urbe condita” sulla storia di Roma e Tito Maccio Plauto uno dei più importanti autori di letteratura latina e autore teatrale.
Nel panorama letterario, Tito è presente in opere classiche e moderne come “Tito Andronico”, una delle tragedie di William Shakespeare.
Nel mondo della musica, Tito Gobbi è stato un rinomato baritono, oltre che attore e regista, e Tito Schipa, “L’usignolo di Lecce”, è stato il maggior tenore di grazia della storia dell’opera.
Tito Puente, leggendario musicista e compositore di salsa e jazz, era conosciuto come “Re del Mambo”; Puente ha influenzato generazioni di musicisti e ha contribuito a diffondere la musica latina nel mondo con canzoni come “Oye como va”.