Riservata, professionale e schiva quanto basta perché ogni sua dichiarazione si trasformi in un evento raro: lei è Silvana Armani, erede di Giorgio e della Maison d’alta moda più importante degli ultimi decenni. La sua carriera inizia proprio nella moda, un po’ per passione e un po’ per onorare il blasone del suo cognome, e continua in azienda dove non è solo il braccio di suo zio ma è anche la mente dietro al successo che non accenna ad arrestarsi. Neanche all’alba dei primi 90 anni del suo fondatore, celebrati l’11 luglio 2024, ancora con la volontà incrollabile di guardare al futuro.
La carriera di Silvana Armani
La nipote di Giorgio Armani inizia a muovere i primi passi nel mondo della moda da giovanissima e come modella. Non per l’azienda di famiglia ma per Krizia e Walter Albini. “Sfilavo quando ancora andavano le bassine”, aveva raccontato. La giovane Silvana aveva appena 23 anni e la sua carriera sulle passerelle si interrompe rapidamente. Da qui, gli inizi in Armani per niente scontati, dato che la famiglia non era così unita come invece è oggi.
“Non eravamo così uniti come famiglia, come lo siamo ora, ma quando cominciai ci legammo sempre di più, e poi c’era Sergio Galeotti che mi tirava sempre dentro. Era molto simpatico e compagnone, al contrario dello zio che era timido e riservato. Poi la morte di mio padre (il fratello dello stilista, ndr) ci ha avvicinato ulteriormente. E oggi posso dire di essere stata più con mio zio che con mio papà. Da quaranta anni, ogni giorno. Vacanze a parte. Lavoriamo gomito a gomito, se non sono prove di stile, sono riunioni. E sono felice perché ho imparato e sto imparando ancora“, aveva raccontato in una delle sue rare interviste.
Il suo percorso in azienda è iniziato da una cartella di colori, dalla quale è nata la sua prima collezione di costumi da bagno. Un inizio favorito da suo zio che le ha insegnato tutto, ogni cosa sulla moda, e le ha trasmesso lo spirito di abnegazione che è la cifra del suo operato ancora oggi. È cresciuta con lui, senza i genitori che erano mancati troppo presto, e non ha paura di dichiarare che con amore gli ha donato gli anni migliori della sua gioventù.
La vita privata
Silvana Armani non ha avuto figli, non perché non li abbia voluti ma perché non sono arrivati: “Quando potevano venire non c’era la persona giusta. Così anche mia sorella. Solo Andrea ha dato due splendidi nipoti allo zio. È una parte della vita che mi manca, a un bambino avrei spiegato e raccontato e tante altre cose. Non sarei stata una mamma da tate, non lo avrei lasciato a casa per vederlo solo cinque minuti al giorno, quindi con il lavoro non so come sarebbe andata. A un certo punto non ci ho più pensato”.
Ama moltissimo gli animali, i cani in particolare, e quando può scappa dalla frenesia della città per raggiungere la sua casa in campagna dove si concede preziosi attimi di relax in compagnia di un buon libro. Il suo cuore rimane però a Milano, il luogo che la rappresenta di più al mondo. “Non vorrei vivere da nessun’altra parte”, aveva dichiarato.
Perché è l’erede di Giorgio Armani
Il termine erede stilistico compare per la prima volta nel libro Per amore, dove Silvana Armani e Leo Dall’Orco sono designati come successori di Giorgio. Pare inoltre che si senta sollevato per questa decisione ma che continui a comandare lui: vuole andare avanti fino alla fine e non si arrende, ma ora che sa che la sua azienda è in buone mani è capace di lavorare con maggiore serenità.
“L’altro giorno mi ha detto mentre lavoravamo alla collezione: ‘Vedi Silvana, questa è una vera palestra allenamento’. E lì tu, dopo 40 anni rimani un attimo così; pensi ma non rispondi, non c’è nulla da aggiungere, solo puoi continuare ad allenarti. Da quando ha preso questa decisione sembra molto più sereno, come liberato. Un po’ come se avesse voluto dire: ‘Ho deciso sarà così, adesso basta lasciatemi andare avanti’. Però è sempre lui a comandare”, ha rivelato sua nipote, che proprio per volontà di suo zio è solita tenersi lontana dalle interviste.