Il primo trimestre di gravidanza è particolarmente delicato. Il corpo infatti inizia a cambiare in modo silenzioso, ma radicale, e già nella quarta settimana il bambino inizia ad avere i primi organi, fra cui il cuore e lo stomaco. In questo periodo della gestazione si rischia anche l’aborto spontaneo, per questo è importante monitorare nel modo giusto il progredire della gestazione.
Gli esami da fare nel primo trimestre di gravidanza
- Visita ostetrica – Solitamente la prima visita ostetrica in gravidanza va fatta fra la settima e la decima settimana. Durante questo controllo il ginecologo dovrà accertare la presenza effettiva della gravidanza e stabilire la data presunta del parto. Il medico potrà anche valutare la presenza di eventuali problemi nell’apparato genitale, ma soprattutto, se effettua l’ecografia, potrà sentire per la prima volta il battito del cuore del bambino. La prima visita è fondamentale anche per pianificare il resto della gravidanza. Il medico dovrà infatti creare una cartella in cui raccoglierà la storia clinica dei genitori, ma anche la misura della pressione e il peso della madre. Infine sarà un’ottima occasione per avere informazioni e consigli dal ginecologo e soprattutto programmare nuovi screening e diagnosi prenatali.
- Esami del sangue e delle urine – Il ginecologo solitamente prescrive anche i primi esami del sangue e delle urine. Questi includono il gruppo sanguigno e il fattore RH, l’emocromo, per valutare la quantità, le dimensioni e le caratteristiche di globuli rossi, bianchi e piastrine. La donna incinta dovrà fare anche la sideremia e la transferrina, per valutare la presenza di un’anemia, e la glicemia. Fondamentali pure gli Ast-Alt, il toxotest e il rubeotest. Infine andrebbero fatti i test per la sifilide, il citomegalovirus e l’Aids. Le analisi delle urine servono a individuare la possibile presenza di un’infezione nelle vie urinarie, sintomo di gestosi e diabete.
- Prima ecografia della gravidanza – L’ecografia utilizza le onde sonore ad alta frequenza per creare un’immagine dell’utero e del feto. Se fatta prima dell’undicesima settimana si usa una sonda transvaginale, se invece viene eseguita dopo si può utilizzare un trasduttore sulla pancia. Con la prima ecografia si potrà valutare l’età gestazionale, la data del parto, ma anche il numero di embrioni, escludendo malformazioni.