Molti neo-genitori sono preoccupati che il proprio bimbo/bimba si possa ammalare per cui, di fronte alle mani fredde del neonato, entrano subito in allarme. Sebbene sia assolutamente comprensibile controllare la temperatura esterna e quella che sembra percepire nostro figlio/figlia, per timore di un raffreddamento, come dall’altro canto di un colpo di calore, è bene sapere come leggere i sintomi dell’uno e dell’altro caso, per essere più serene/i ed agire in modo adeguato.
Con la dottoressa Giulia Giacomini, pediatra, in questo articolo cercheremo di dare risposta ad un quesito che molte di noi si sono poste al primo figlio: “Per quale motivo le mani del mio bimbo sono fredde, a volte?”.
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Il sistema termoregolatore dei bambini
Vi sarà capitato di vedere, per strada, neonati, stretti in piccolissimi fagottini, tra tutine felpate, vestitini, piumini, tute da sci, sacchi nanna, chiusi dentro il passeggino, in una normalissima giornata dall’ aria frizzantina. Incrociando il loro sguardo sonnacchioso, abbiamo cercato un loro ipotetico silente segnale di sos, per essere liberati da quel microcosmo caraibico creato nel loro passeggino. Magari, ogni tanto, senza saperlo, avremo adottato lo stesso comportamento con il nostro bambino/bambina, al suo primo inverno.
Coprire eccessivamente un neonato non è così raro, quando siamo alla prima esperienza da genitori, e soprattutto in quei primi mesi, quando non abbiamo ancora fatto davvero conoscenza del suo mondo e delle sue caratteristiche.
Prima di affrontare il tema delle mani fredde nei neonati, bisogna fare una premessa sulla loro termoregolazione: quella capacità di adeguarsi alla temperatura dell’ambiente circostante, che caratterizza tutti noi. Questo meccanismo non è automatico nei piccolissimi e per questo è importante che noi genitori rimaniamo vigili sull’abbigliamento fatto indossare ai neonati, senza però esagerare da un lato o dall’altro. Partendo da noi stessi, da come andremo a vestirci, potremo declinare sul bambino/a le nostre precauzioni per il freddo (come per il caldo). Ecco le parole della dottoressa Giulia Giacomini.
“Il sistema termoregolatore dei bambini può essere ancora immaturo alla nascita. È il nostro cervello che ci permette di mantenere costante la temperatura del nostro corpo. I neonati avvertono il caldo e il freddo come noi adulti, per tale motivo non bisogna incorrere nell’errore di vestirli troppo, ma neanche troppo poco! Una temperatura ottimale da tenere in casa varia tra i 18 e i 20 °C, ed il neonato deve avere una temperatura che varia tra i 36.5-37.5 °C”.
Dunque, proprio perché i sistemi di termoregolazione non sono ancora completamenti sviluppati, manine e piedini dei neonati possono risultare freddi. La ragione, in assenza di problematiche serie, è tutta qui.
Inoltre, la pelle, nei primissimi mesi, è sottile quindi molto sensibile alle temperature circostanti, nel loro variare. Sappiamo anche, e lo vediamo ad esempio quando stiamo praticando sport, che i pori della pelle hanno un ruolo principe nell’adattare il corpo ai mutamenti delle temperature. Ma i pori dei neonati non sono ancora del tutto pronti a sviluppare in modo perfetto questa funzione. La loro pelle va protetta nel modo adeguato alla stagione ed all’ambiente nel quale si trovano.
Mani dei neonati: come faccio a capire se mio figlio ha freddo
Che sia al parchetto, nel passeggino o a casa, che sia di inverno che d’estate, può capitare di accarezzare le mani di nostro figlio/figlia e di accorgerci che sono fredde. La prima reazione, assolutamente lecita, è quella di coprirli di più o di tornare a casa, temendo che il bambino/a si stia raffreddando. Ma, come vedremo a breve, in assenza di altri elementi non dobbiamo assolutamente preoccuparci, in quanto il freddo delle mani del neonato deve essere considerato in un quadro più ampio da esaminare.
“Per capire se il neonato ha troppo freddo o caldo, non bisogna basarsi sulla temperatura delle estremità, della mani come dei piedi, poiché queste possono risultare più fredde. Per capire quale sia la temperatura del vostro bambino ponete le mani dietro al collo o sul petto: questa è una valutazione più affidabile”.
Tutto cambia, invece, in presenza di:
- labbra bluastre;
- pallore del viso;
- pianto incontrollato.
Sappiamo anche che, se una volta tornate a casa, appuriamo che egli/ella abbia la febbre in misura pari o superiore a 38-38.5°, è necessario rivolgersi immediatamente al/alla pediatra, senza agire in autonomia con alcun farmaco. Come per i farmaci in gravidanza, essi non vanno assolutamente somministrati ai neonati, senza averlo sottoposto a specifica valutazione medica.
Come riscaldare le mani di un neonato
“Se è vero che le mani possono risultare più fredde, queste tuttavia non devono essere ghiacciate: in quel caso il bambino andrà riscaldato anche semplicemente coprendolo con una copertina o tenendolo stretto a sé.”.
Sono quindi anche il contatto stretto con la mamma, durante l’allattamento, o quando lo culliamo tenendolo nella fascia porta bebè, solo per fare degli esempi, dei metodi immediati per riscaldare il neonato. Vestire a strati il piccolo/a è un facile accorgimento e necessario nei primi mesi di vita, che deve avvenire con indumenti dalla vestibilità comoda e semplice, in modo da poterli spogliare/cambiare rapidamente ed ovunque ci troviamo. Perché il problema della temperatura si pone di inverno come d’estate, fuori come a casa.
Neonati: attenzione alla temperatura in cameretta
Concludiamo, facendo un breve cenno alla temperatura da garantire nella cameretta. Quando predisponiamo la stanzetta di nostro figlio dobbiamo tener conto anche della sua temperatura e dei sistemi di areazione. È importante che la sua culletta non sia mai sotto una finestra, né tanto meno sotto un condizionatore. Se abbiamo la necessità di aprire la finestra o di accendere il condizionatore, facciamolo quando nella stanza non ci sia nessuno. Il discorso vale in tutti i sensi, quindi evitiamo anche di tenere una temperatura troppo calda: essa non deve mai essere più alta di 19° – 20°.
Attenzione anche all’umidità: quando i nostri figli sono piccoli, dotiamo il termosifone di una vaschetta con l’acqua, o di un panno leggermente umido, da mettere sopra, per evitare la secchezza dell’ambiente. Infine, avere un piccolo termometro per ambienti, ci aiuterà a capire la reale temperatura della stanza, e a poterci regolare di conseguenza.