Siano benedette le nonne! Quelle che ci sono sempre e comunque, quelle che dispensano saggi consigli e che insabbiano le nostre marachelle. Quelle gentili e premurose, che non si negano mai e che sono sempre a disposizione. Quelle che supportano mamma e papà e che sostengono la famiglia intera.
L’importanza delle nonne, e dei nonni più in generale, è innegabile. Oggi, esattamente come ieri, queste figure familiari risultano essenziali e fondamentali, non solo per la crescita e per l’educazione dei piccoli di casa, ma anche per il prezioso supporto che offrono ai genitori sempre più intrappolati in ritmi di vita frenetici ed estenuanti.
Le nonne sono un punto fermo per la famiglia intera. Lo confermano le nostre esperienze, e tutte quelle di chi ha avuto la fortuna di trascorrere l’infanzia, e non solo, proprio con loro. E lo fa anche la scienza che non solo sottolinea l’amore puro e incondizionato che queste nutrono nei confronti dei piccoli di casa, ma afferma anche che le nonne sono legate emotivamente ai nipoti più di quanto lo sono con i figli.
Il legame indissolubile tra nonne e nipoti
È loro il compito di preservare la saggezza e di dispensare i buoni consigli, di tramandare e conservare le tradizioni per generazioni. Stiamo parlando delle nonne, di tutte quelle donne che si occupano della crescita e dell’educazione dei loro nipoti, accudendoli quando i genitori sono assenti, insegnandogli il mondo. È, quindi, innegabile quanto la loro presenza influenzi la crescita dei più piccoli.
E se i nipoti riconoscono naturalmente il ruolo fondamentale che le nonne ricoprono nella loro vita, considerandole come un punto fermo, qual è, invece, la posizione di queste nei confronti del legame che hanno con i figli dei loro figli? A rispondere a questa domanda ci ha pensato la scienza e quello che emerge, ve lo anticipiamo, è sorprendente.
Secondo uno studio americano condotto da un team di ricercatori della Emory University, capitanato da James Rilling e poi pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, è emerso che le nonne sono più legate ai nipoti che ai loro figli. Questo rapporto, infatti, scatena in loro una serie di vincoli emotivi, empatici e protettivi molto più intenso di quello del rapporto madre-figlio.
Secondo i ricercatori, in questo senso, il legame empirico è così forte che nonna e nipote si ritrovano a vivere in una sorta di simbiosi emozionale condividendo, naturalmente, gioia e dolori. Una connessione che non si può spiegare, ma che è stata evidenziata dalla ricerca attraverso uno studio celebrale. Scopriamolo insieme.
Cosa dice la scienza
Gli scienziati della Emory University che hanno condotto la ricerca hanno osservato direttamente gli stimoli celebrali di un campione di 50 donne, nonne di almeno un nipote di età tra i tre e i dodici anni, rilevando che quando queste osservavano le foto dei nipoti, si attivavano delle aree del cervello che sono strettamente collegate all’empatia emotiva. Se i nipoti ridevano, le nonne si sentivano felici, se al contrario erano tristi o piangevano si scatenavano in loro sentimenti di angoscia e dolore.
Secondo i ricercatori, le nonne sperimentano continuamente un’associazione emotiva con i loro nipoti, soprattutto quando sono piccoli. In poche parole si connettono a loro riuscendo a sentire quello che provano. Questa particolare attitudine empatica però, secondo gli esperti, si trasformerebbe con il tempo in una connessione cognitiva e quindi orientata a comprendere i comportamenti e i ragionamenti, piuttosto che le emozioni.
In conclusione, le nonne, non solo sono capaci di creare dei legami basati sull’empatia e la comprensione, ma sono anche in grado di entrare in connessione profonda con i loro nipoti, più di quanto lo fanno con i figli. E questo le rende ancora più speciali.
L’ennesima ricerca del settore conferma quello che sappiamo già: il ruolo delle nonne è davvero fondamentale alla crescita e all’educazione dei nipoti. Come faremmo senza di loro?
