I genitori organizzati sono più felici. Ecco i punti da seguire

È fondamentale guardare le cose da una certa distanza, allontanando i perfezionismi a tutti i costi, sintonizzandosi sull'età e sulle esigenze dei propri figli

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 10 Luglio 2021 10:50

Ammettiamolo, essere mamme è bellissimo, intenso e gioioso, ma quanto è faticoso! Del resto nessuno ci ha fornito il manuale di istruzioni dei genitori perfetti che ci insegna a non commettere errori, a non sentirci in colpa o inadeguate, o ancora, a essere sicure di dare la migliore educazione di sempre ai nostri bambini. Perché tanto, inutile a dirlo, ci sarà sempre qualcuno che giudicherà il nostro modo di scegliere e di agire, di educare i nostri bambini. E allora sì che a quel punto i dubbi ci invaderanno.

E questo capita a tutte, soprattutto quando tra lavoro, gestione della casa, impegni personali e figli ci sentiamo come smarrite, ossessionate dal tempo che fugge e sicuramente meno felici di quanto vorremmo. Ed è in questi casi che, l’unica cosa da fare, è respirare profondamente e mettere in ordine i pensieri e le cose da fare.

Sì, perché sembra proprio che l’organizzazione abbia un ruolo centrale nella gestione della famiglia e nell’educazione dei bambini. Ad affermarlo è il pedagogista e fondatore del CPP, Daniele Novara, già autore di Urlare non serve a nulla, nel libro Organizzati e felici.

Gli “Organizzati e felici”, neanche a dirlo, sono proprio i genitori. Secondo l’esperto, infatti, non serve essere mamme perfette, ma organizzate. Questo approccio alla vita, e alla famiglia, se condiviso con il proprio partner aiuta a crescere meglio i propri figli e a essere, sicuramente, più sereni e felici.

Ma come si fa a diventare dei genitori organizzati? Per prima cosa occorre stringere un’alleanza con il proprio partner e agire in nome della cogenitorialità. Mamma e papà devono pensare e agire insieme, come una squadra, per fissare delle regole in casa.

Regole che, dal punto di vista di un bambino, sono fatte anche per essere infrante. Ed è qui che, entrambi i genitori, devono intervenire. Non con teorie lunghissime e troppe chiacchiere, ma neanche con le urla o con l’aggressività. Il compito di mamma e papà è quello di educare i propri bambini alle buone abitudini, mettendo in scena dei gesti pratici ed esemplari.

Secondo il pedagogista Daniele Novara è fondamentale guardare le cose da una certa distanza, allontanando i perfezionismi a tutti i costi, e sintonizzarsi sull’età e quindi sulle esigenze dei propri figli.

Ancora una volta il gioco di squadra è l’elemento fondamentale di una famiglia ben organizzata e sicuramente più felice. I genitori, infatti, devono tener conto che il legame con il figlio non può essere solo quello fatto di amore e di idillio, anche se lo è, ma è necessario imparare a concepire la famiglia nella sua globalità, come una vera e propria piccola comunità, fatta di regole e organizzazione, dove tutti fanno la loro parte.