Regalano abbracci, carezze e calore, ecco chi sono i donatori di coccole

Sono uomini e donne, sono genitori, zii o nonni. Altre volte sono giovanissimi, ma tutti hanno lo stesso obiettivo: donare l'amore ai neonati che aspettano di conoscere il mondo lì fuori

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 16 Ottobre 2022 12:53

Se gli abbracci, le coccole e le carezze fossero vendute al chilo ne siamo certi, costituirebbero una merce di un valore inestimabile. Perché contano tanto, anzi tantissimo. E questo è vero per gli adulti, ma soprattutto per i bambini appena nati e ricoverati nei reparti ospedalieri.

E devono saperlo bene tutte quelle persone che hanno scelto di regalare abbracci e calore, per rassicurare, coccolare e riscaldare, per fare stare bene i neonati.

Negli Stati Uniti sono chiamati i cuddle carers, da noi sono i donatori di coccole e come il nome stesso suggerisce si tratta di persone che impiegano parte del loro tempo a tenere in braccio, cullare e accarezzare i bambini. Un vero e proprio atto d’amore e gentilezza che si verifica all’interno dei reparti di neonatologia, lì dove i bambini aspettano di scoprire cosa vuol dire essere amati.

L’importanza delle coccole

Non abbiamo bisogno delle numerose evidenze scientifiche per sapere quanto le coccole, gli abbracci e le carezze fanno bene, al corpo e alla mente. Perché è la nostra stessa esperienza a suggerircelo tutte le volte che ci lasciamo andare a quei gesti affettuosi con le persone che amiamo e che ci amano.

Quello che però forse non tutti sanno, è che quella sensazione di amore, premura e protezione, è forte tanto in noi quanto nei bambini. E non solo, le coccole sono un vero e proprio toccasana per i neonati.

Secondo una delle tante ricerche, condotte dall’University of British Columbia in collaborazione con il British Columbia Children’s Hospital Research Instutute, è emerso che il contatto fisico tra adulto e neonato fa bene emotivamente, ma anche fisicamente perché va a lasciare una traccia sui geni dei più piccoli, influenzando positivamente la loro crescita e intervenendo sul sistema immunitario e sul metabolismo. Insomma, le coccole fanno bene ai bambini e sono un vero e proprio toccasana.

Per far crescere bambini sani, forti e felici, quindi, si deve fare uso di coccole. E ad aiutare in questa missione ci pensano loro, tutti coloro che le regalano ogni giorno.

Chi sono i donatori di coccole

I donatori di coccole, come abbiamo anticipato, sono persone che regalano abbracci e carezze a tutti i neonati presenti negli ospedali. Si riuniscono in associazioni presenti sul territorio, e prima di ricoprire questo ruolo, seguono un corso di formazione con medici, educatori e assistenti sociali, e uno sulla sicurezza. Diventarlo richiede una caratteristica imprescindibile: essere disposti a regalare tanto amore.

In Italia ci sono diverse associazioni che cercano e riuniscono i donatori di coccole che operano all’interno dei reparti di neonatologia.

L’Associazione Donatori di Coccole, per esempio, è composta da volontari che si prendono cura, in maniera amorevole e premurosa, di tutti i bambini ricoverati all’interno del reparto di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma. I donatori di coccole si prendono carico dei bambini abbandonati che aspettano ancora di veder definito il loro futuro, garantendo loro tutto l’affetto fisico necessario che garantisce lo sviluppo e la crescita. I volontari si occupano anche dei neonati che, durante la loro ospedalizzazione, passano diverse ore della giornata senza i genitori.

Anche l’Organizzazione di Volontariato Bambini Dharma riunisce i donatori di coccole, volontari che si occupano di tutti i bambini ricoverati all’interno degli istituti Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili di Brescia e Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero di Brescia. Abbracciano, cullano e accarezzano tutti quei bambini nati da un parto in anonimato che sono in attesa di una famiglia pronta a prendersi cura di loro.

L’associazione La Prima Coccola, invece, riunisce volontari che ogni giorno si prendono cura di tutti i bambini prematuri, o affetti da patologie, ricoverati all’interno del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Rimini.

I donatori di coccole sono uomini e donne, sono genitori naturali o adottivi. Ci sono ragazze giovanissime e nonne. E tutti hanno il medesimo scopo, quello di donare un po’ del loro amore ai neonati in attesa di conoscere il mondo lì fuori.