Yulia Vavilova è una figura avvolta nel mistero. In molti dicono che possa essere la fidanzata di Pavel Durov, fondatore e capo di Telegram, arrestato sabato 24 agosto 2024 a Parigi. Altri ipotizzano che si possa trattare proprio dell’asset che ha permesso l’arresto del magnate. I fatti sono questi: Yulia Vavilova era presente al momento dell’atterraggio di Durov nell’aeroporto di Bourget, viaggiavano insieme e pare che insieme abbiano trascorso le vacanze, poiché sui rispettivi profili social compaiono foto insieme negli stessi luoghi. Dopo l’arresto, però, la ragazza è sparita nel nulla e secondo alcuni informatori il suo nome sarebbe falso.
Chi è Yulia Vavilova
Prima assistente, poi spia, poi fidanzata, poi agente del Mossad. La figura di Yulia Vavilova ha mandato non poco in confusione il mondo dell’informazione. La ragazza, 24enne, era presente all’arresto del fondatore e capo di Telegram, Pavel Durov, che, come ha precisato il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, “è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria in corso” e che “non è in alcun modo una decisione politica” perché “spetta ai giudici decidere”.
24 anni, bionda e, come si definisce lei stessa, “cripto coach”. Yulia Vavilova ha origini russe, ma risiede a Dubai, dove, come dice in un video, ha imparato da alcuni amici “geni” ad aggirare le sanzioni contro il Cremlino usando le criptovalute. Dopo che sui suoi profili aveva documentato il viaggio in Kazakhistan, Uzbekistan e Azerbaigian con Durov, ora sembra che i suoi famigliari non siano in grado di mettersi in contatto con lei. Alcuni ipotizzano che sia stata proprio lei ad avere un ruolo centrale nell’arresto del magnate, ma non si ha ancora alcuna certezza a riguardo e sembra più probabile l’ipotesi che Vavilova sia la fidanzata di Durov. I due si frequentavano da tempo e avrebbero viaggiato insieme in questi mesi.
La giovane donna è dunque una “stratega nelle criptovalute“, esperta nell’aggirare le sanzioni russe in materia. Sulla biografia in Instagram si diceva appassionata “nei giochi, le lingue, l’apertura di spirito”. Inoltre parla inglese, russo, spagnolo, arabo.
L’arresto di Pavel Durov
Pavel Durov è arrivato all’aeroporto Le Bourget, scalo minore di Parigi, sabato 24 agosto. Viaggiava su un jet privato in arrivo da Baku, in Azerbaigian, ed è stato fermato a bordo pista dalla polizia francese. Dodici i capi di imputazione: complicità in reati gravissimi, a partire dalla diffusione di materiale pedopornografico fino alla violazione delle norme sugli stupefacenti, passando dal favoreggiamento della criminalità organizzata e dal riciclaggio.
Peraltro, a Baku, nella sua ultima tappa prima di Parigi, poche ore prima dell’arresto, il fondatore di Telegram avrebbe dovuto incontrare Vladimir Putin. Ma il Cremlino ha fatto sapere che il tete-a-tete non è mai avvenuto, infittendo il giallo sui rapporti tra i due. Il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov ha anche protestato contro l’arresto. “Non sappiamo ancora di cosa sia accusato esattamente”, ha aggiunto. Ma la procura lo ha smentito dettagliando i capi di accusa contro il miliardario russo che di recente aveva conquistato la cittadinanza francese.