Wicca: che cosa c’è sull’altare del praticante

Scopriamo quali sono gli oggetti tradizionali che fanno parte dell’altare dei praticanti Wicca, dalla bacchetta fino al calderone

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Redazione

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Pubblicato: 28 Marzo 2018 16:54Aggiornato: 21 Luglio 2024 12:10

La Wicca è una religione che affonda le sue radici nei culti pagani pre-Cristiani e non disdegna l’utilizzo di oggetti e strumenti che possano in qualche modo omaggiare e rendere grazie alle divinità. Entrando nella casa di chi pratica la Wicca, non è raro trovare quello che viene comunemente definito altare, ovvero un ripiano – che può anche essere una cassettiera – su cui vengono apposti tutti gli strumenti per i rituali e le offerte per ringraziare le divinità ovvero, nel caso della Wicca, il Dio e la Dea.

L’altare è un piccolo luogo di culto che viene normalmente installato nella casa dei praticanti, in un luogo luminoso e sempre a portata di mano. L’obiettivo è quello di avere un luogo sicuro, piacevole alla vista, dove la mente può rilassarsi e contemplare i valori della religione Wicca sentendosi a casa. L’altare è un luogo sacro e, se normalmente viene collocato in un posto fisso, potrebbe anche essere itinerante e spostarsi per tutta l’abitazione: pensiamo ad esempio a un praticante che conviva con inquilini curiosi. L’altare è un processo creativo e dev’essere vissuto: non esiste un altare “finito” proprio perché esso si evolve, cresce e si modifica in armonia con le stagioni e con il proprio legame alle divinità Wicca. A volte l’altare è meno evidente di quanto non si pensi, e viene abilmente camuffato all’interno dell’arredamento perché l’occhio non allenato non possa riconoscerlo.

Ma che cosa c’è su uno di questi altari? Partiamo dal presupposto che ognuno è libero di vivere la Wicca come meglio desidera, e che l’altare non è un’abitudine circoscritta solo ai seguaci della stessa. Ogni altare è diverso, unico, personalizzato e descrive chi lo ha creato attraverso la scelta degli oggetti e dei colori utilizzati.

Non esiste un elenco specifico di elementi che compongono un altare proprio perché ognuno, nella sua interpretazione religiosa, è libero di mettere sull’altare ciò che meglio desidera. Anche le cose più impensabili, come i dischi musicali, i fumetti o vecchi ricordi. Elenchiamo però alcuni degli oggetti che, normalmente, sull’altare non mancano proprio mai, e che vi permetteranno di riconoscere a vista un seguace della religione Wicca in tutte le sue declinazioni moderne.

  • La scopa: anche detta bessom, la scopa è un oggetto sacro sia al Dio che alla Dea Wicca e rappresenta la magia e la stregoneria in sé. Questo classico simbolo di protezione può anche essere appeso sopra la porta di casa per spazzare via la negatività. Sull’altare viene posizionato per fungere da elemento purificatore, capace di eliminare tutta l’energia accumulata che non deve interferire con il lavoro spirituale. La scopa rappresenta l’elemento dell’Acqua.
  • La bacchetta: si tratta forse di uno degli oggetti “cult” più popolari della tradizione esoterica. La bacchetta magica può essere acquistata in negozi specializzati o fabbricata a mano da un albero affine al segno zodiacale o alla data di nascita. Viene utilizzata normalmente per “indirizzare l’energia” e guidare l’intenzione del praticante nel corso di un rituale. La bacchetta è associata all’elemento Aria.
  • Incensiere: utilizzate per bruciare i più popolari incensi, possono essere di tutti i tipi e di tutte le forme. Il profumo sprigionato libera la creatività e permette al praticante di entrare nel mood giusto. Il processo è molto simile a quello dell’aromaterapia, e si sostiene possa purificare le energie che circondano l’altare.
  • Il calderone: la tradizione popolare vuole che ogni “strega” abbia il suo calderone. Sull’altare di una buona wicca, dunque, non può certo mancarne uno. Elemento importante nello svolgimento del rituale, il calderone è un simbolo della Dea e si usa per bruciare piccole pergamene su cui vengono apposti gli incantesimi.
  • Athame: questo oggetto dal nome bizzarro non è altro che un pugnale cerimoniale, solitamente d’artigianato, che viene utilizzato per indirizzare l’energia durante i rituali. Associato all’elemento Fuoco, questo è un oggetto caro al Dio proprio per via della sua forma fallica.
  • Sfera di cristallo: questo oggetti, che può essere anche molto costoso, ricalca molte delle tradizioni popolari sulle streghe e trova posto in moltissimi altari wicca. La sfera viene utilizzata per carpire visioni e facilitare il processo di divinazione.
  • Il calice: questo piccolo elemento non manca su nessun altare Wicca. Viene solitamente riempito d’acqua o bevande rituali, e può essere fatto di qualsiasi materiale.
  • Il pentacolo: come abbiamo già spiegato, il pentacolo è un potente simbolo di protezione che rappresenta, secondo i Wicca, la forza dell’universo. Esso rappresenta l’elemento Terra e aiuta il praticante a concentrarsi sulle cose importanti della vita e della spiritualità.
  • Il libro delle ombre: questo è il vademecum del praticante Wiccan. Solitamente costruito a mano o rilegato accuratamente, esso contiene annotazioni, pensieri, preghiere, incantesimi o idee della strega che lo ha iscritto e, in qualche modo, raccoglie quella parte di lei “che non si espone mai alla luce del sole”, ma rimane sempre nascosta. Questo libro svolge un ruolo fondamentale nella vita del praticante Wicca, il cui obiettivo principale è quello di elaborare la negatività per trasformarla in accettazione e amore per se stessi. Si tratta di una lettura molto intima e molto privata, che di solito il praticante non condivide con nessuno e affronta in maniera costruttiva per crescere e diventare una persona migliore.

Oltre a questi elementi importanti, non possiamo dimenticare le candele decorate e le offerte, che vengono spesso rinnovate e rappresentano i doni e i piccoli pensieri che il credente rivolge alla sua religione nel quotidiano. Le offerte spaziano molto e possono essere molto diverse tra loro: dai sassi alle piume fino al vino, alle erbe, fiori, sale, miele o quant’altro. L’importante è che essi siano una manifestazione del rispetto del praticante nei confronti del suo credo.

In poche parole, l’altare Wicca ha un nome altisonante e può, in molti casi, avere un aspetto misterioso. La realtà è che l’altare è un posto semplice, almeno per chi lo ha costruito, dove ogni singolo oggetto svolge una funzione precisa e ha un significato specifico, chiarissimo e importante, che collabora a materializzare l’idea che il praticante si è fatto del suo legame con la Wicca.