Alla fine il nostro Pianeta vince sempre. Ha superato cinque grandi estinzioni di massa (dette le “big five”) provocate da glaciazioni, asteroidi, vulcanismi e catastrofi simili: in ognuna si è estinto tra il 70 e il 90% delle specie viventi.
Si tratta di fenomeni estesi nel tempo, di cui il più recente risale al tardo Cretaceo, circa 65 milioni di anni fa, in conseguenza dell’impatto con un meteorite di almeno 10 km di diametro, che provocò l’estinzione di circa il 75% degli esseri viventi tra cui i dinosauri. Alle big five si sono alternate delle estinzioni più piccole. Ma la Terra e gli esseri viventi superstiti sono riusciti ogni volta a evolversi e sopravvivere.
Figuriamoci quindi se la cara, vecchia Terra non ce la farebbe a rigenerarsi anche se gli esseri umani, i suoi abitanti più pericolosi e feroci, continuassero a inquinarla, distruggerla, avvelenarla, sfruttarla, al ritmo con cui lo stanno facendo oggi. Ancora prima di una possibile terza guerra mondiale, di questo passo ci procureremo da soli l’estinzione con il riscaldamento climatico, l’innalzamento degli oceani, la desertificazione, l’avvelenamento delle acque e via dicendo. Il nostro Pianeta starebbe lì a guardare la nostra corsa all’autodistruzione sperando che quei molesti “sapiens”, intenti da sempre a farsi la guerra e a devastare territori, si tolgano finalmente dai piedi.
Ma intanto che siamo qui, a passeggiare sui prati, a respirare l’aria limpida del mattino, ad ammirare gli stambecchi sui monti e i delfini nel mare, cerchiamo di proteggere la nostra vita e quella dei bambini a cui lasceremo un mondo che sia ancora vivibile.
Indice
Le maggiori emergenze ambientali
Ecco i principali rischi ambientali dai quali ognuna di noi dovrebbe preoccuparsi, impegnandosi in azioni anche piccole ma concrete.
Cambiamenti climatici
L’aumento delle temperature globali causato dalle emissioni di gas serra è la principale causa del cambiamento climatico. Le conseguenze includono: scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare con inondazioni e erosioni delle coste, siccità, fenomeni meteorologici estremi. Secondo gli studi della Commissione Europea sui Cambiamenti Climatici, il riscaldamento globale indotto dalle attività umane è in aumento a un ritmo di 0,2ºC per decennio.
Perdita di biodiversità
L’abbattimento delle foreste, l’agricoltura intensiva e l’urbanizzazione stanno distruggendo habitat naturali, portando all’estinzione di molte specie, che peraltro è già in corso, come dimostra l’allarmante Red List delle specie in pericolo dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, secondo secondo cui oltre 46.300 specie viventi sono attualmente minacciate di estinzione.
Inquinamento
L’aria, l’acqua e il suolo sono contaminati da sostanze chimiche, plastica e altre forme di rifiuti, mettendo a rischio la salute umana e degli ecosistemi. Secondo i dati di ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), gli allevamenti intensivi costituiscono il 79% delle emissioni di gas serra del nostro paese e quasi il 70 % delle colture europee sono destinate a produrre mangime per animali. Secondo un report del Parlamento Europeo sulle emissioni di gas serra aggiornato a dicembre 2024, il paese con le maggiori emissioni di questi gas è la Cina, seguita dagli Stati Uniti, India e Unione Europea.
Deforestazione
Ogni anno enormi aree di foresta vengono distrutte per far spazio a coltivazioni agricole (in special modo per mangimi di allevamenti intensivi), pascoli e infrastrutture. Questo fenomeno contribuisce al riscaldamento globale e alla perdita di biodiversità.
Consumo smisurato di risorse naturali
L’intenso sfruttamento delle risorse idriche, minerarie e forestali sta portando al loro esaurimento. Entro quest’anno, 1,8 miliardi di persone dovranno affrontare quella che l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) chiama “scarsità assoluta di acqua”.
Cosa possiamo fare
Ognuna di noi può contribuire a migliorare la situazione globale con piccoli gesti quotidiani di rispetto verso l’ambiente, perché se è vero che l’agricoltura e il consumo energetico di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) sono le principali fonti di inquinanti atmosferici, come afferma uno studio dell’Unione Europea, è altrettanto vero che queste attività ci riguardano in prima persona. Dare una mano al Pianeta, anche con azioni di volontariato “eco”, significa aiutare noi stessi e chi verrà dopo di noi.
E tu, ti sei mai chiesta quanto aiuti l’ambiente ogni giorno? Scoprilo giocando con il test che ti svela se vivi “green” a protezione della natura o se ancora non sei convinta dell’urgenza di tutelare la biosfera.