Classe 1953, Nanni Moretti, vero nome Giovanni Moretti, è un attore, regista, attore, produttore e sceneggiatore. Una figura essenziale del cinema italiano.
Le sue opere, inizialmente oniriche e sarcastiche, incentrate sul mondo giovanile, negli anni hanno iniziato a raccontare la crisi della società italiana e i suoi costumi.
Indice
Nanni Moretti, la carriera
Figlio di un’insegnante del liceo e di un docente universitario esperto in epigrafia greca, Nanni Moretti è nato a Brunico dove i suoi genitori erano in vacanza.
Cresciuto a Roma, ha frequentato il DAMS a Bologna, in seguito ha deciso di vendere la sua collezione di francobolli per poter acquistare una Super8. Nel 1973 ha iniziato a girare i suoi primissimi cortometraggi con gli amici.
Il suo primo film di successo, nel 1978, è stato “Ecce bombo”, un film, girato in 16 mm e in presa diretta, presentato al Festival di Cannes. In seguito sono arrivati altri film come “Sogni d’oro”, portato da Moretti alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e vincitore del Leone d’argento – Gran premio della giuria.
Fra i titoli di Moretti non possiamo non citare “Palombella Rossa”, “Il caimano” e “Il portaborse”. Il regista nelle sue opere ha spesso scelto gli stessi attori. Suo padre, Luigi Moretti, e Dario Cantarelli, sono apparsi in ben sei pellicole.
Silvio Orlando ha recitato in cinque film del famoso regista (celebre il ruolo in “Il caimano”), Marco Messeri è apparso in tre pellicole, Laura Morante ha invece recitato in “Sogni d’oro”, “Bianca” e “La stanza del figlio”.
Nanni Moretti ha lavorato anche con Vincenzo Salemme, apparso in tre film (“Sogni d’oro”, “Bianca” e “La messa è finita”), Margherita Buy è comparsa in cinque pellicole (“Il caimano”, “Habemus Papam”, “Mia madre”, “Tre piani”, “Il sol dell’avvenire”) e Jasmine Trinca che ha recitato in “La stanza del figlio” e “Il caimano”, con un piccolo cameo ne “Il sol dell’avvenire”.
Nanni Moretti, i film
Al cinema
- 1976 – Io sono un autarchico
- 1978 – Ecce bombo
- 1981 – Sogni d’oro
- 1984 – Bianca
- 1985 – La messa è finita
- 1989 – Palombella rossa
- 1993 – Caro diario
- 1998 – Aprile
- 2001 – La stanza del figlio
- 2006 – Il caimano
- 2011 – Habemus Papam
- 2015 – Mia madre
- 2021 – Tre piani
- 2023 – Il sol dell’avvenire
Documentari
- 1974 – Come parli frate?
- 1990 – La cosa
- 2006 – Il diario del caimano
- 2018 – Santiago, Italia
Cortometraggi
- 1973 – La sconfitta
- 1973 – Pâté de bourgeois
- 1977 – Un autarchico al ‘palazzo’
- 1994 – L’unico paese al mondo
- 1996 – Il giorno della prima di Close Up
- 2003 – The Last Customer
- 2003 – Il grido d’angoscia dell’uccello predatore (20 tagli d’aprile)
- 2007 – L’ultimo campionato
- 2007 – Chacun son cinéma, episodio Diario di uno spettatore
- 2008 – Filmquiz
- 2017 – Ischi allegri e clavicole sorridenti
- 2017 – Piazza Mazzini
- 2020 – Autobiografia dell’uomo mascherato
Come attore
- 1977 – Padre padrone, regia di Paolo e Vittorio Taviani
- 1984 – Riso in bianco: Nanni Moretti atleta di se stesso, regia di Marco Colli
- 1988 – Domani accadrà, regia di Daniele Luchetti
- 1991 – Il portaborse, regia di Daniele Luchetti
- 1995 – La seconda volta, regia di Mimmo Calopresti
- 2004 – Te lo leggo negli occhi, regia di Valia Santella
- 2008 – Caos calmo, regia di Antonello Grimaldi
- 2016 – Venanzio Revolt: i miei primi 80 anni di cinema, regia di Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti, Vincenzo Greco
- 2022 – Il colibrì, regia di Francesca Archibugi
Come produttore
- 1987 – Notte italiana, regia di Carlo Mazzacurati
- 1988 – Domani accadrà, regia di Daniele Luchetti
- 1991 – Il portaborse, regia di Daniele Luchetti
- 1995 – La seconda volta, regia di Mimmo Calopresti
- 2001 – I diari della Sacher, regia di registi vari
- 2002 – I diari della Sacher, regia di registi vari
- 2004 – Te lo leggo negli occhi, regia di Valia Santella
- 2005 – Colpi di testa, regia di Loredana Conte
- 2022 – Piazza, regia di Karen di Porto
- 2022 – Las leonas, regia di Isabel Achava e Chiara Bondi
- 2024 – Quasi a casa, regia di Carolina Pavone
Teatro
- 2023 – Diari d’amore di Natalia Ginzburg
Nanni Moretti, la vita privata
Nanni Moretti è stato legato per diverso tempo a Silvia Nono, parente del musicista Luigi Nono. Nel 1996 la coppia ha avuto il figlio Pietro, in seguito si è separata.
Pietro Moretti ha ereditato il grande estro artistico di suo padre, diventando un pittore di talento. Ha studiato presso la Slade School of Art di Londra, diplomandosi nel 2020. Pietro è inoltre apparso come attore nel film “Aprile”, scegliendo poi di dedicarsi totalmente all’arte.
“Mi piace come la pittura, proprio per la sua impossibilità di essere simile ad un testo, un fumetto o un film, insegni a rivedere ciò che si crede di vedere. Credo che questa ambivalenza di significato la renda più vicina alla vita”.
Dopo la fine dell’amore per Silvia Nono, Nanni Moretti ha vissuto una relazione con Chiara Palmieri. Fra le donne che sono state importanti nella sua vita c’è anche Laura Morante che ha recitato in diversi film del regista.
I due in passato si sono allontanati, come ha raccontato qualche tempo fa l’attrice, svelando di essere rimasta ferita dall’atteggiamento di Moretti a Cannes.
“Fino a La stanza del figlio i nostri rapporti sono stati buoni, con qualche oscillazione caratteriale – ha spiegato la Morante -. Ma in definitiva niente da dire. Quello che non gli ho perdonato è il suo comportamento dopo quel film”.
“Sapeva di aver vinto la Palma d’Oro, ha trattenuto tutta l’équipe e mi ha chiesto di ripartire. Non ha voluto che ci fossi alla premiazione – ha confidato -. Addirittura la sera in cui al Sacher ha presentato il film, testimone una mia amica seduta accanto a me, si è avvicinato e mi ha detto: ‘Adesso presento il film, hai nulla in contrario se non ti chiamo?’. ‘Fai come ti pare’, gli ho risposto e la mia amica è rimasta a bocca aperta. Nanni dal palco ha chiamato Jasmine Trinca, Giuseppe Sanfelice e poi ha detto ‘Laura non viene perché è troppo timida’. Roba da non credere!”.
“Non voleva che ci fossi. E la cosa non aveva alcun senso. Il problema è che su certe persone, sui loro comportamenti, c’è totale impunità. Tutto viene tollerato, ricondotto alle stranezze dell’uomo o della donna di talento”.