Chi è Federica Mogherini, l’ex ministra del governo Renzi

Federica Mogherini, dall’ascesa nel Governo Renzi ai vertici dell’UE, chi è la politica e diplomatica fermata a Bruxelles con l’accusa di frode

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Claudia Giordano

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Federica Mogherini, classe 1973, è una politica e diplomatica italiana tra le più influenti dell’Unione Europea: già Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale nel Governo Renzi nel 2014 e, subito dopo, Alto Rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza, ruolo che ha ricoperto fino al 2019. Terminato il mandato è diventata rettrice del prestigioso Collegio d’Europa, ma oggi il suo nome torna alla ribalta per un motivo ben diverso: la Mogherini è stata infatti fermata a Bruxelles nell’ambito di un’inchiesta europea che ipotizza una frode legata all’assegnazione di fondi e appalti per programmi di formazione diplomatica. Un caso che scuote profondamente l’UE e che riaccende improvvisamente i riflettori sulla sua figura politica.

Federica Mogherini, chi è l’ex ministra degli esteri fermata a Bruxelles

Nata a Roma il 16 giugno del 1973 da Ida Fossa e dal regista e scenografo Flavio Mogherini, Federica Mogherini è una delle figure italiane più rilevanti della diplomazia europea. Laureata in Scienze Politiche alla Sapienza, si avvicina alla politica già negli anni universitari, entrando nei movimenti giovanili della sinistra. La sua ascesa è rapida: nel 2008 viene eletta alla Camera dei Deputati con il Partito Democratico, distinguendosi per il suo interesse verso le relazioni internazionali, il dialogo interreligioso e le politiche mediterranee.

Il momento decisivo della sua carriera arriva nel 2014, quando Matteo Renzi la nomina Ministro degli Affari Esteri a soli 41 anni, una delle più giovani titolari della Farnesina. Dopo pochi mesi, Mogherini viene scelta come Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, oltre che Vicepresidente della Commissione Europea, incarichi che ricopre fino al 2019. In quegli anni si occupa di dossier cruciali: dal negoziato sul nucleare iraniano, tra i successi diplomatici più significativi del periodo, alle politiche migratorie, fino alle delicate relazioni con i Balcani e il Medio Oriente occupandosi della promozione dell’integrazione europea in un contesto globale complesso.

Terminato il mandato, nel 2020 diventa rettrice del prestigioso College of Europe di Bruges, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni di diplomatici europei. Successivamente assume un ruolo centrale nella European Union Diplomatic Academy, progetto dedicato alla formazione dei futuri funzionari dell’UE.

La sua carriera, costruita tra diplomazia, accademia e politica, l’ha resa un punto di riferimento internazionale, ma oggi il nome della Mogherini salta all’onore delle cronache per ben altri motivi, ovvero un’inchiesta su presunte irregolarità negli appalti europei, come riportano i quotidiani belga Le Soir ed Echo.

Federica Mogherini, la scottante inchiesta sui fondi europei

Quello che ha colpito il mondo della politica è un vero e proprio terremoto istituzionale: le autorità belghe hanno infatti effettuato delle perquisizioni e alcuni arresti in un’indagine su una presunta frode legata a fondi europei. Tra i fermati spicca anche la figura di Federica Mogherini e quella dell’ex segretario generale dell’EEAS, Stefano Sannino, insieme ad un altro dirigente belga.

Il punto cruciale dell’inchiesta riguarda l’assegnazione di fondi, risalenti al periodo tra il 2021 e il 2022, all’interno di un programma di formazione di nove mesi per giovani diplomatici dell’UE. L’accusa è che la gara per l’affidamento sia stata manipolata, con la trasmissione di informazioni riservate prima del bando ufficiale, così da favorire il Collegio d’Europa di cui la Mogherini è rettrice. Se confermato, si tratterebbe di un grave caso di frode negli appalti, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale, ma al momento tutto è ancora in via di sviluppo.

La notizia ha già acceso un forte dibattito nell’Unione Europea e all’interno del mondo diplomatico perché non si tratta soltanto di un caso di presunta mala gestione, ma soprattutto di un vero e proprio attacco all’immagine dell’UE come istituzione trasparente e autorevole.

Per Federica Mogherini questa accusa rappresenta un grave avvenimento e, anche se al momento le autorità non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali su dettagli precisi dell’inchiesta, il suo nome sta già rimbalzando sulle principali testate di politica internazionale. In attesa degli sviluppi, il mondo politico e mediatico europeo osserva con attenzione, consapevole che dalle conclusioni di questo caso potrebbe dipendere non solo il destino di chi è indagato, ma anche la credibilità delle istituzioni comunitarie.