Fatichi a ordinare al ristorante? Potrebbe essere menu anxiety

La tua ansia per il costo del piatto o di parlare con il cameriere possono essere menu anxiety. Scopriamo cos'è

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Vi è mai capitato di andare al ristorante con amici e di trovarvi davanti a un menù ricco di scelte, tanto da non riuscire a decidere quale pietanza ordinare? All’arrivo del cameriere, poi, per la fretta e la voglia di non far perdere tempo, optiamo per la prima cosa che abbiamo letto o scegliamo quello che hanno preso gli altri. Una situazione comunissima, ma che, in alcuni casi, potrebbe essere sintomo di menu anxiety. Scopriamo cos’è.

Cos’è il menu anxiety

Il menu anxiety è quel disagio che iniziamo a provare sfogliando un menù del ristorante: è provocato dall’idea di dover scegliere qualcosa in poco tempo senza sapere se ci piacerà, o di parlare con un cameriere che, a tutti gli effetti, è una persona a noi sconosciuta. Ansia che si amplifica quando dobbiamo controllare il prezzo del cibo che vogliamo ordinare, che molto spesso risulta più alto rispetto a quanto avremmo voluto spendere. Un mix di ansie che genera confusione e che, quasi sempre, ci porta a ordinare qualcosa di casuale, un po’ per la fretta, un po’ perché non vediamo l’ora di toglierci da quella situazione.

Una condizione molto comune, soprattutto nella Generazione Z. La catena di ristoranti britannica Prezzo ha rivelato, tramite uno studio condotto grazie a 2000 intervistati, che una sorprendente maggioranza di giovani soffrire di menu anxiety. Circa l’86% della Gen Z intervistata sostiene di soffrirne regolarmente e, per questo, di sentirsi costretto a cambiare gli impegni presi con gli amici. Il 34% ha raccontato di sentirsi così ansioso da dover chiedere agli altri commensali di parlare con i camerieri al posto loro.

Menu anxiety: perché la Gen. Z ne soffre?

Non è un mistero che le generazioni come quella dei Millennials e Gen. Z siano sempre più attente ai motivi che li portano a provare ansia. Le nuove generazioni sono infatti molto più consapevoli del loro stato di salute mentale, non solo perché oggi se ne parla moltissimo, ma anche per le condizioni socio-economiche degli ultimi anni. Tra i motivi per cui il menu anxiety è molto comune tra di loro, è il perenne stato di incertezza verso il futuro con cui i giovani devono avere a che fare ogni giorno e che, inevitabilmente, si riflette anche nelle dinamiche più banali.

Mangiare fuori è un’attività che ormai si può considerare di lusso: tra stage non pagati, perenne precarietà e incertezza su quello che accadrà, i ragazzi e le ragazze credono di non potersi più permettere un pranzo al ristorante. Sempre secondo il sondaggio di Prezzo, infatti, il 40% dei giovani intervistati sostiene che non andrebbe a mangiare fuori se non potesse vedere prima il menù e i relativi prezzi dei piatti.

Se poi si aggiungono le varie restrizioni alimentari e le diete prive di carne e derivati come la celiachia, l’intolleranza al lattosio, il veganismo e il vegetarianismo, che impongono una maggiore attenzione verso i ristoranti che si scelgono, e il periodo della pandemia, che ha impedito a queste generazioni di interfacciarsi dal vivo a livello sociale, prediligendo i social, questo tipo di ansia non sembra così insensata e lontana.