Queste espressioni hanno fatto la storia del cinema, sapreste indovinarne il film?

Da "Zitto e nuova" a "Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi". Esploriamo le citazioni intramontabili che hanno plasmato l'immaginario collettivo e lasciato un'impronta indelebile nella storia cinematografica mondiale

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Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Sin dalla sua creazione il cinema è stato in grado di rappresentare i cambiamenti culturali e le trasformazioni sociali, oltre che ad emozionare generazioni di spettatori con storie di ogni genere. Avete mai notato, ad esempio, come molte frasi che utilizziamo nella vita di tutti i giorni sono riconducibili a momenti chiave di grandi capolavori cinematografici?

Gli esperti di Babbel spiegano infatti che: “Il linguaggio dei film richiede la conoscenza di codici narrativi provenienti da più ambiti (per esempio, culturali e artistici) ed invita ad immedesimarsi nelle storie che vengono raccontate. Proprio grazie a questa capacità pervasiva molti termini sono in grado di trasformarsi ed essere applicati nella descrizione di diversi fenomeni sociali”.

Alcune frasi sono diventate così iconiche che spesso ci si dimentica che a renderle popolari sono stati proprio dei film. Per questo motivo, in occasione della notte degli Oscar, abbiamo deciso di proporvi le espressioni che hanno fatto la storia del cinema. 

Zitto e nuota

Da leggere canticchiando, questo mantra della pesciolina Dory del film d’animazione “Alla ricerca di Nemo”(2003) è rimasto impresso nella mente degli spettatori oltre che per la semplicità dell’affermazione, anche per il significato implicito: nelle situazioni difficili, infatti, occorre stringere i denti e continuare a “nuotare”. Una vera e propria perla di saggezza da parte di un capolavoro firmato Disney-Pixar, vincitore della statuetta per “miglior film d’animazione”.

Al mio segnale scatenate l’inferno

La citazione, ripresa oggi anche sotto forma di meme, viene pronunciata dal generale Massimo Decimo Meridio nel celebre film Il Gladiatore (2000) vincitore di ben 5 premi Oscar tra cui “miglior attore protagonista” a Russell Crowe. La battuta è utilizzata nella pellicola per esortare l’esercito romano al combattimento prima dell’inizio della battaglia contro i nemici germanici.

Sono il re del mondo!

Una frase da urlare in un momento di estrema gioia in cui i sogni di una vita si stanno realizzando. Proprio come succede a Jack Dawson (interpretato da Leonardo Di Caprio) quando vince un biglietto per salire sul transatlantico più lussuoso di sempre nel kolossal Titanic(1997) e incontra l’amore della sua vita, Rose DeWitt Bukater (interpretata da Kate Winslet): per questo, in piedi sulla prua della nave con le braccia aperte rivolte verso l’oceano, urla la frase diventata cult “Sono il re del mondo”. Il film segna ancora oggi un record di riconoscimenti, tra cui la vittoria di ben 11 premi Oscar.

Houston, abbiamo un problema

Una delle citazioni più famose della storia del cinema, viene impiegata in modo colloquiale per esprimere l’imprevedibilità degli esiti di una situazione. È stata pronunciata nel film Apollo 13 (1995) da Tom Hanks, nei panni dell’astronauta Jim Lovell. L’origine di questa esclamazione si deve all’astronauta Jack Swigert che in occasione della tragedia sfiorata della missione “Apollo 13” del 1970 disse: “Ok Houston, we’ve had a problem here” (“Ok Houston, abbiamo avuto un problema qui”); nel film è stato deciso di riportare il verbo al presente per aumentare la suspence. La pellicola diretta da Ron Howard ha vinto i premi “miglior montaggio” e “miglior sonoro”.

Stupido è chi lo stupido lo fa

Tratta da Forrest Gump (1994), è una delle frasi diventate popolari di questo commovente e intenso film vincitore di ben 6 statuette, tra cui “miglior film” e “migliore attore protagonista” a Tom Hanks. Il protagonista Forrest pronuncia questa frase per rispondere alle offese rivolte alle sue capacità cognitive, suggerendo che l’intelligenza e la saggezza non sono misurabili in relazione al quoziente intellettivo, ma piuttosto sulle azioni e sul comportamento di una persona. Un’altra indimenticabile citazione del film: “La vita è come una scatola di cioccolatini… non sai mai quello che ti capita!”

Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi

Questa frase viene di solito impiegata come esagerazione per descrivere una situazione surreale ed è tratta dal film Blade Runner (1982), nominato nelle categorie “migliori effetti speciali” e “migliore scenografia”. Nella pellicola, l’espressione è inserita nel monologo dell’androide Roy Batty pochi istanti prima della sua morte.

Potrebbe andar peggio: potrebbe piovere!

Tratta dal lungometraggio Frankenstein Junior (1974), la citazione è entrata nel linguaggio comune per descrivere situazioni in cui le cose potrebbero peggiorare da un momento all’altro. Viene spesso usata con ironia per ricordare che non si può prevedere il corso di certi fenomeni (come, per esempio, la pioggia). Il film fu nominato in due categorie: “miglior sceneggiatura non originale” e “miglior sonoro”, ma non riuscì a “strappare” nessuna statuetta.

Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare

Al secondo posto nella classifica delle 100 migliori battute di tutti i tempi secondo l’American Film Institute (preceduta solo da “Francamente, me ne infischio” tratta da “Via col Vento”), la frase è pronunciata da don Vito Corleone (interpretato da Marlon Brando), il temuto capo di una grande organizzazione mafiosa nel primo capitolo della trilogia Il Padrino (1972). Il film vinse tre statuette: “miglior film”, “miglior attore” a Marlon Brando e “miglior sceneggiatura adattata”.

Dopotutto, domani è un altro giorno

Una frase piena di speranza per il futuro, che invita a non arrendersi nonostante le difficoltà. È la battuta finale del film cult Via col Vento (1939) tratto dall’omonimo libro di Margaret Mitchell: la protagonista Rossella O’Hara è stata abbandonata dall’uomo che ama, Rhett Butler, ma si convince che riuscirà a riconquistarlo. Vinse otto Premi Oscar, tra cui “miglior film”, “miglior regista” e “miglior attrice” all’attrice inglese Vivien Leigh.

Nessun posto è bello come casa mia

Racchiude il senso di familiarità, affetto e appartenenza che solo un posto che si considera “casa” può trasmettere. La protagonista de Il Mago di Oz(1939), Dorothy, pronuncia queste parole dopo aver realizzato che si possono vivere delle straordinarie avventure in tanti posti diversi, ma che il luogo che si considera “casa” resterà sempre il posto del cuore. La pellicola ha vinto per la “migliore colonna sonora originale” e la “migliore canzone” per la famosissima “Over the rainbow”.