Interagire con le altre persone è piacevole e ci fa sentire parte di una relazione, di un gruppo o di una comunità. Ma farlo si può tradurre anche in un enorme dispendio di energie e non sempre riusciamo a recuperarle velocemente.
A chi non è mai capitato, dopo una chiacchierata con una persona oppure un’uscita con un gruppo di amici, di sentirsi stanco e con poca voglia di relazionarsi ulteriormente con qualcuno? Tranquilli, è del tutto normale e si può spiegare questo fenomeno con il concetto della “batteria sociale”. Tutti noi ne abbiamo una, chi più capiente e chi meno, ma ci sono molti casi in cui si esaurisce del tutto. Cosa sono le batterie sociali e perché ogni tanto si scaricano?
Cos’è la batteria sociale
Forse ve ne sarete già accorti: le relazioni interpersonali costituiscono un dispendio di energie e ci sono volte in cui non abbiamo nemmeno le forze per interagire con gli altri. Le nostre relazioni con le altre persone, infatti, scaricano la nostra batteria sociale. Ma di cosa si tratta?
Come quelle reali, che racchiudono una riserva di energia, anche le batterie sociali sono l’insieme di tutte quelle energie che quotidianamente consumiamo per interagire con gli altri. Che si tratti di ambienti familiari, di lavoro o di svago, siamo sempre in connessione con altri individui, da quelli che conosciamo molto bene fino agli sconosciuti.
Ogni persona ha la sua batteria sociale, che varia in quanto a “grandezza”. Possiamo dire che le persone con una batteria sociale più alta hanno una quantità di energia maggiore da impiegare nelle interazioni umane, mentre coloro che ne posseggono una più bassa hanno bisogno di più tempo per riuscire a “ricaricarsi” e tornare a relazionarsi con altre persone.
Ma da cosa dipende questa riserva di energia sociale? Sono diversi i fattori che possono influenzare la capacità della nostra batteria. Una prima distinzione può essere fatta tra persone introverse ed estroverse. Se le seconde riescono a trarre energia dalle relazioni con altre persone, le persone più introverse, al contrario, si scaricano quando interagiscono con gli altri. Ne deriva che le persone estroverse hanno batterie sociali più grandi e che si esauriscono più lentamente, mentre quelle introverse hanno riserve di energia meno ampie e che si scaricano molto più velocemente. Gli introversi hanno, infatti, un maggior bisogno di stare soli per poter ripristinare le proprie energie.
Inoltre, i vari contesti e le persone con le quali interagiamo fanno la differenza sulla quantità di energia da investire: pensiamo ad esempio al nostro approccio con amici e familiari, persone a noi care e con le quali ci sentiamo totalmente a nostro agio, che è differente e meno dispendioso rispetto all’interazione con colleghi di lavoro o con persone con cui non ci troviamo totalmente bene. Anche il relazionarsi all’interno di un gruppo numeroso è più stancante rispetto a quando ci rapportiamo con una o due persone soltanto.
A prescindere dalla capienza della nostra batteria e dalle diverse situazioni sociali che viviamo quotidianamente, però, a tutti è capitato che quell’energia si esaurisse o fosse ridotta al minimo. Come fare allora per ricaricare le nostre batterie sociali?
Come ricaricare le nostre batterie sociali
Quando le nostre batterie sociali si esauriscono rischiamo di stressarci oltre il dovuto, ci irritiamo più facilmente e iniziamo a provare una sensazione di ansia che non fa bene a noi e nemmeno a chi ci sta vicino, precludendoci di vivere esperienze piacevoli a contatto con gli altri.
Non esiste la bacchetta magica per ripristinare in un attimo le nostre batterie sociali, ma possiamo provare a intraprendere alcune azioni che possono aiutarci a gestire la quantità di energia sociale personale.
Innanzitutto, potremmo provare a disconnetterci dalla tecnologia e soprattutto dai social network, per rilassarci mentalmente e investire del tempo in quelle attività che ci fanno bene, come quelle creative. Disegnare, scrivere, cucinare o cimentarsi in lavoretti a mano può farci sentire produttivi anche senza l’obbligo di interagire con altre persone.
Ascoltare la musica che più ci piace, inoltre, ci aiuta a sfogare lo stress, ricaricandoci di energia. Anche l’attività fisica è un’ottima pratica: attiva gli ormoni della felicità e aiuta a rigenerare la nostra batteria sociale. Un’altra attività che contribuisce a rinnovare le nostre energie può essere anche il controllo della respirazione, che aiuta il nostro cervello a liberare lo stress e a sentirci più tranquilli. Un’ultima alternativa? Proviamo con l’arte del dolce far nulla: facciamo un pisolino, rilassiamoci sul divano e diamo inizio a una pausa dal mondo attorno a noi, senza sentirci in colpa e dedicandoci soltanto al nostro benessere. Potrebbe rivelarsi molto più curativo di quanto si possa pensare.