Che fine ha fatto Monica Lewinsky?

Dallo scandalo sessuale con Bill Clinton, che la marchiò per anni, a paladina del cyberbullismo. Dieci cose che forse non sapete sull’ex stagista più famosa d’America

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Sara Gambero

Giornalista esperta di Spettacolo e Lifestyle

Una laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia del Cinema. Appassionata di libri, film e del mare, ha fatto in modo che il lavoro coincidesse con le sue passioni. Scrive da vent’anni di televisione, celebrities, costume e trend. Sempre con un occhio critico e l'altro divertito.

Pubblicato: 27 Febbraio 2018 07:45

Che fine ha fatto Monica Lewinsky, la stagista più famosa d’America (e non solo)? Sono passati ben 20 anni da quando scoppiò il sexgate Dopo il famoso scandalo sessuale che marchiò il secondo mandato di Bill Clinton e la vita di entrambi. Da allora lei per tutti la “first slut” d’America, cioè la ragazza facile più famosa al mondo. Ma andò avanti: Monica prese un master in Psicologia sociale alla London School of Economics nel 2006 e tentò di costruirsi una carriera alternativa, prima disegnando borse, poi puntando sui reality tv. Senza successo, perché ormai era marchiata a vita.

Ha preso parte al movimento #MeToo che contro la violenza e le molestie sessuali. Proprio grazie a questo movimento ha trovato la forza di rileggere gli eventi accaduto nel 1998, quando fu travolta insieme a Bill Clinton dallo scandalo sessuale. Sull’editoriale di Vanity Fair, la Lewinsky ha dichiarato: “Sto cominciando a prendere in considerazione l’idea che in simili circostanze il concetto di consenso potrebbe essere discutibile (perché lo squilibrio di potere, e la possibilità di abusarne, esiste anche se il sesso è consensuale”). E ha sottolineato che oggi non si sarebbe sentita così isolata come allora. A farle interpretare i fatti di 20 anni fa in modo diverso, è stato un messaggio inviatole da una delle promotrici di #MeToo: “Mi dispiace che tu sia stata così sola”. Monica a causa del sexgate soffrì di stress post-traumatico.

Inoltre la Lewinsky è diventata la portavoce dell’unica cosa in cui era davvero la più competente di tutti: la lotta al bullismo mediatico. Che ai suoi tempi avveniva soprattutto attraverso i mezzi d’informazione tradizionali, giornali e tv, oggi si gioca in rete. Monica è riuscita a reinventarsi come una figura importante nella lotta al cyberbullismo, il bullismo online di carattere sessuale, lanciando la campagna #ClickWithCompassion. Ha tenuto una TED Talk sul tema e ha assistito a eventi come lo spettacolo teatrale “Slut”, andato in scena a New York.

Essendo una sopravvissuta io stessa, ciò che voglio fare ora è aiutare altre vittime del ‘gioco della vergogna’ a sopravvivere in egual modo. Forse, condividendo la mia storia posso aiutare gli altri, nel momento più buio della loro umiliazione

Di seguito, 10 cose che forse non tutti sanno su di lei: 

  1. È nata il 23 luglio del 1973 a San Francisco, figlia di un importante oncologo ebreo di origini tedesche, trasferitosi in California per sfuggire al nazismo, e di un’autrice anch’essa figlia di immigrati ebrei provenienti dalla Germania.
  2. Monica è stata unanimemente riconosciuta come prima vittima del bullismo, inteso come umiliazione pubblica e mediatica.
  3. Ha dichiarato di aver pensato al suicidio, dopo lo scandalo del 1997. Ma di aver anche ricevuto moltissime lettere di appoggio, che l’hanno aiutata a sopravvivere in quel momento.
  4. Nel 2015, il museo Las Vegas Erotic Heritage le ha offerto un milione di dollari per assicurarsi l’abito blu che la donna indossava durante il famoso rapporto orale con Bill Clinton. Si tratta dello stesso vestito che la Lewinski consegnò all’Fbi come prova dei suoi rapporti con l’ex presidente. La donna disse che lo indossava il 28 febbraio 1997 e che su quel vestito c’erano dello sperma di Bill Clinton, come poi gli esami accerteranno.
  5. Nel 2014 ha pubblicato una lunga lettera a Vanity Fair dal titolo: “Vergogna e sopravvivenza”, in cui dichiara. Era il mio capo, si approfittò di me. Ma la storia fu consensuale. Gli abusi sono arrivati dopo, quando sono diventata un capro espiatorio per chi voleva proteggerlo. L’amministrazione Clinton, i politici di tutti e due i partiti e i media sono stati capaci di marchiarmi a vita”.
  6. Ad ottobre 2014 fa il suo ingresso su Twitter, cinguettando: “Here we go”, “Eccoci qui”: è il suo rientro ufficiale alla vita pubblica.
  7. Nel 2015 ha sfilato al party di Vanity Fair party, dopo gli Oscar. Raggiante, con un abito rosso fuoco, ha catalizzato l’attenzione di tutti, curiosi e fotografi.
  8. Ha studiato nello stesso liceo di Angelina Jolie.
  9. Ha creato una linea personale di borse, nel 2004.