Caterina Caselli ha vissuto una vita intensa e contrassegnata dalla musica, sua fedele consigliera e compagna di viaggio nel corso degli anni. Icona della discografia italiana, ha affrontato nel corso della sua vita capitoli positivi e negativi, da suicidio del padre quando lei era adolescente all’incontro con Piero Sugar, anch’egli produttore musicale, con il quale si è sposata nel 1970. La carriera della cantante, oltre che di talent scout, e il rapporto speciale con Catherine Spaak.
Caterina Caselli: la morte del padre e i suoi sogni nella musica
Caterina Caselli è un’icona della musica e della discografia italiana. Nata a Modena il 10 aprile 1946, ha vissuto la sua infanzia a Magrete e, sin da bambina, si è avvicinata al mondo della musica, quello che poi le diede un grandissimo successo. Il periodo della sua adolescenza, tuttavia, è stato segnato da un doloroso lutto: il suicidio del padre, che soffriva di una grave forma di depressione, avvenuto quando lei aveva solo 14 anni.
Nonostante la ferita dolorosa, Caterina Caselli si è stretta alla sua famiglia e ha continuato ad inseguire il suo sogno di diventare cantante. All’età di diciassette anni ha partecipato a Voci Nuove di Castrocaro, e si è classificata per la semifinale, ed è proprio in questa manifestazione che ha conosciuto Gigliola Cinquetti, con la quale è nata una bella e lunga amicizia. Ma il boom arrivò nel 1966, con la canzone che Adriano Celentano aveva scartato (in favore de Il ragazzo della via Gluck) per presentarsi a Sanremo: con Nessuno mi può giudicare, brano che cantò in coppia con Gene Pitney, la Caselli si fece conoscere al grande pubblico e ottenne un grandissimo successo.
Caterina Caselli, l’incontro con Piero Sugar e la loro storia d’amore
Il 1970, poi, è l’anno in cui Caterina Caselli convolò a nozze con Piero Sugar, anch’egli produttore. Un incontro prezioso per la cantante, una storia d’amore travolgente e che li ha uniti nel nome della musica, la loro fondamentale compagna di vita, sino alla fine. Un matrimonio durato 52 anni ed improvvisamente interrotto nel giugno del 2022 con la morte del marito. Piero è stato il padre della storica Sugar Music a Milano, una delle più illustri etichette discografiche, e la coppia ha contribuito a renderla celebre nel corso degli anni.
Il loro amore è però sbocciato nel 1965, quando la coppia si conobbe. Così la cantante aveva raccontato il loro primo incontro, in un’intervista al Corriere della Sera: “Cantavo a Milano all’Intra’s Club, sotto le Tre Gazzelle: venivano a sentirmi Monica Vitti con Antonioni, Corrado Corradi con sua moglie, Mina. Piero era diverso dagli altri, molto loquaci: lui invece parlava poco, ma la sua presenza era importante. E io sono sempre stata affascinata da chi parlava bene l’italiano”.
Caterina Caselli, i talenti scoperti: da Elisa ai Negramaro
Ma nel corso della sua vita Caterina Caselli si è anche affermata come manager nonché talent scout. Tantissimi i talenti che ha scoperto e portato al grande successo durante la sua carriera, nomi di spicco della canzone italiana di ieri e di oggi. Da annoverare nella lista vi sono storici volti come Giuni Russo e Andrea Bocelli, ma anche Paolo Vallesi. Nomi di spicco che hanno raggiunto il grande successo grazie alle geniali intuizioni della cantante.
Tra i grandi artisti di ieri e di oggi, anche i Negramaro ed Elisa sono artisticamente nati e cresciuti sotto l’ala protettrice della Caselli, per poi spiccare definitivamente il volto. E ancora Malika Ayane, Raphael Gualazzi, Giovanni Caccamo e i Gazosa.
Caterina Caselli e Catherine Spaak: la loro amicizia
La musica, l’amore, ma anche sane e profonde amicizie, come quella con Catherine Spaak. Caterina Caselli ha stretto un rapporto di grande affetto con la compianta attrice, come ha ricordato a Oggi è un altro giorno in video-collegamento con Serena Bortone: “Negli anni ‘7o ci siamo conosciute. Abbiamo fatto un viaggio in barca in Sardegna, io ero con mio marito. Il giorno dopo abbiamo preso 4 cavalli e abbiamo fatto una passeggiata. Mio marito non era affatto abituato, io e Catherine ce la cavavamo. Ci siamo divertiti. Poi dopo ci siamo frequentate e la nostra amicizia è proseguita“.
Il destino, o forse gli ostacoli della vita, hanno poi portato le due amiche a perdersi di vista. Ma è stata la malattia della Spaak a riunirle e a riportarle a quell’affetto che le ha sempre unite: “A un certo punto, senza nessuna ragione, ci siamo un po’ perse, credo per il lavoro reciproco. Poi è accaduto che ho avuto una malattia seria, lei ha letto sul giornale questa intervista, e mi ha telefonato. Da lì abbiamo ripreso a sentirci e ci siamo riviste. Abbiamo preso un tè a Roma ed è stato bello, perché abbiamo ricordato tante cose”.