Aldo Balocco, addio al re dei dolci: una grande eredità ai figli Alberto e Alessandra

L'imprenditore Aldo Balocco si è spento all'età di 91 anni e lascia una grande eredità agli amatissimi figli, Alberto e Alessandra

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Aldo Balocco ci ha lasciato all’età di 91 anni. Uno dei più grandi imprenditori del nostro Paese, visionario e capace di trasformare la pasticceria di famiglia in quella che sarebbe diventata una delle aziende italiane di maggior successo. Il re del panettone, anzi del “Mandorlato” diventato un vero cult per gli amanti dei dolci natalizi. Adesso la storica azienda passa definitivamente nelle mani dei figli Alberto e Alessandra, già al suo fianco sin dagli anni Novanta.

Aldo Balocco, l’incredibile intuizione del re del panettone

La storia di Aldo Balocco è quella di un uomo speciale, uno di quelli che nascono raramente e che con ingegno, intuizione e quel pizzico di audacia riescono a creare qualcosa di unico. Per lui, morto all’età di 91 anni circondato dall’amore della sua famiglia, quel qualcosa è stato l’azienda che porta il suo nome. Un simbolo dell’industria dolciaria italiana, che ci ha regalato nel tempo prodotti che sono entrati nell’immaginario collettivo, diventando dei cult irrinunciabili per le famiglie.

Nato a Fossano nel 1930, Aldo Balocco ha appena 20 anni quando, finiti gli studi, decide di dare una marcia in più a quella pasticceria di famiglia vicino alla quale era cresciuto fondata dal suo papà, Francesco Antonio Balocco, nel lontano 1927. Un bel giorno il giovane Aldo ha un’idea: trovare un modo per ridurre le perdite nel weekend quando, per forza di cose, le vendite calavano drasticamente.

E Aldo il modo lo trova, eccome. Convince il padre e le zie, che lavoravano in pasticceria, a concentrarsi sulla produzione di prodotti secchi, così da esser venduti a lungo termine e all’ingrosso. Una vera e propria rivoluzione in casa Balocco: la famiglia investe su uno stabilimento distribuito su quattro piani e con trenta impiegati e da lì il sogno ha inizio. Il signor Balocco, però, ha anche un’altra importante intuizione, quando decide di assumere nel 1955 Ermanno Crespi, un giovane che aveva lavorato per Motta e Alemagna e abilissimo nell’arte della pasticceria.

Insieme Aldo ed Ermanno hanno introducono in azienda la tecnica della lievitazione naturale, proprio quella che leggiamo mille volte sulle etichette e le confezioni dei prodotti “top” del momento. Ma non solo, perché la geniale coppia riesce a inventare il celebre panettone Mandorlato, mixando la ricetta piemontese a quella milanese. Da quel momento in poi il resto è storia.

Aldo Balocco, l'imprenditore è morto a 91 anni
Fonte: ANSA
Aldo Balocco si è spento a 91 anni

Alberto e Alessandra Balocco, gli amati figli dell’imprenditore

Aldo Balocco è stato legato all’amatissima moglie Anna Ferrero, che ha sposato nel 1961 e dalla quale ha avuto due splendidi figli, Alberto e Alessandra. Quando la signora Anna è morta, lasciandolo vedovo nel 2015, per l’imprenditore è stato un duro colpo ma proprio grazie alla presenza dei figli è riuscito ad andare avanti. Alessandra e Aldo non erano semplicemente “eredi” ma i fratelli che non aveva mai avuto, due persone fondamentali che hanno significato tutto per lui.

Dopo gli studi, sia Alberto che Alessandra hanno deciso di entrare a lavorare nell’azienda di famiglia e dagli anni Novanta hanno dimostrato di avere la stessa stoffa del padre, lui diventandone Presidente e amministratore Delegato e lei in qualità di Responsabile Marketing. Hanno investito nelle energie rinnovabili, ampliato la produzione con nuovi prodotti molto apprezzati dalle famiglie e hanno anche contribuito a creare l’immagine televisiva dell’ormai celebre “Signor Balocco” con spot che sono entrati nella storia. “Fate i buoni”, tutti conosciamo questo slogan.

Balocco, un’azienda da 200 milioni di euro

Oggi l’azienda della famiglia Balocco è lontana anni luce da quel primo stabilimento a quattro piani su cui investì negli anni Cinquanta. La Balocco ha dieci impianti di produzione con più di 75mila metri quadrati in cui operano 500 addetti che producono di tutto, dai biscotti ai panettoni fino ai wafer e ai prodotti per la prima colazione.

In più negli ultimi anni l’azienda si è concentrata su nuovi investimenti, diventando super tecnologica e scommettendo anche sulle energie rinnovabili, che rappresentano il futuro dell’industria per un mondo più ecologico e sostenibile. Tutto per un giro d’affari che si stima intorno ai 200 milioni di euro, con esportazioni in oltre 70 Paesi e un patrimonio netto di 50 milioni di euro.

Aldo Balocco, il made in Italy di cui andar fieri. Quello che deriva dalla passione e dal coraggio di un uomo che ha saputo guardare in avanti e che ha trasmesso valori quali l’onestà e il senso del dovere ai figli e a tutte le persone che hanno lavorato con lui.