Aspetta un amore che la faccia ridere e che si prenda cura di lei, è un’amica presente e che si preoccupa delle persone a cui vuole bene. Se fosse una canzone sarebbe “A sky full of stars” dei Coldplay e se fosse un hashtag sarebbe “Life is beautiful” (da lei lanciato per sottolineare la bellezza delle piccole gioie quotidiane, quelle di cui essere grati, in tempi non sospetti). Ha un sorriso contagioso e un fisico mozzafiato
Ciao a tutti, mi chiamo Laura Comolli, ho trentadue anni, sono un’influencer e una digital content creator, in pratica creo contenuti digitali attraverso i quali racconto storie. Vivo a Torino con la mia gattina Kiki.
Come è cambiata la tua routine da quando sei in quarantena?
È cambiata perché ho sempre vissuto in movimento, spesso avevo solo il tempo di cambiare il contenuto dei miei bagagli prima di ripartire, ero un po’ “la ragazza con la valigia”, molto concentrata sul prossimo viaggio e sul lavoro. Questa quarantena ha davvero diversificato le mie giornate, donandomi tempi dilatati e anche priorità diverse, ho riscoperto il piacere della lentezza e il calore dei veri affetti.
Cosa ti manca di più della vita di prima?
Mi mancano le persone, mi sono proprio resa conto che quello che faceva la differenza nella mia vita erano le persone, gli amici. Mi mancano gli abbracci e mi manca fisicamente il rapporto umano, mi mancano i visi da guardare al di fuori di uno schermo. E fare una passeggiata nella natura, ancora più dei viaggi.
Qual era il tuo sogno da bambina?
Sono laureata in Giurisprudenza e il mio sogno è sempre stato quello di fare il magistrato, pensa che la mia prima “clausura” l’ho provata al primo anno di Legge, quando per studiare Diritto privato mi sono rinchiusa in casa per un mese e non sono più uscita per prepararlo, ma ero così innamorata del Diritto che non mi è nemmeno mai pesato. Poi il blog è entrato di prepotenza nella mia vita, mi definirei una pioniera della rete, e ho cominciato a scrivere, e quando è arrivato Instagram si è sviluppata la necessità di una comunicazione più immediata, le persone volevano vivere gli eventi insieme a noi, le stories hanno permesso questo. È così che sono diventata una storyteller.
Che tipo di amica sei?
Sono un’amica che si preoccupa, presente, che cerca sempre di dare un consiglio o di trovare una soluzione, nel momento in cui si presenti un problema, i miei sabato sono dedicati a loro, prima uscivamo insieme, adesso cerchiamo di videochiamarci e di esserci anche “fisicamente” perché l’amicizia vera è questa, non solo parole, ma fatti.
Che tipo di amore aspetti?
Aspetto un amore che mi faccia ridere e che divertire, che sappia cogliere il lato ironico nella vita, una persona che si prenda cura di me, che mi faccia sentire speciale ed importante, e che mi valorizzi. Cerco una persona buona, sensibile e affidabile, che mi rispetti ed abbia voglia di trascorrere il suo tempo e la sua vita con me.
Qual è la prima cosa che farai quando saremo di nuovo liberi?
Rivedere le persone, impareremo a sorridere con gli occhi e forse inventeremo anche nuovi modi di abbracciarci da lontano.
Quali pensi saranno le conseguenze sul nostro modo di vivere? Cambieremo?
Secondo me siamo tutti cambiati. Cambieremo le nostre priorità, daremo molto più valore a tutto, dopo aver provato questi momenti di buio sociale anche solamente prendere un caffè con un’amica o andare a passeggiare liberi di farlo, avrà un sapore diverso. Ci sentiremo tutti più fortunati e forse anche più grati per la vita che facciamo.
Esprimi tre desideri
Essere felice, la salute delle persone a cui voglio bene e poter fare il giro del mondo con una persona speciale, prendermi un anno sabbatico per vivere nuove esperienze e creare ricordi indimenticabili.
Chiudi gli occhi e dimmi dove ti vedi tra quattro mesi.
Per me sarebbe già un regalo grandissimo andare nella mia casa al mare a Mentone per poterlo anche solo respirare dal terrazzo.