Le frasi più belle delle canzoni di Diodato, sull’amore e la vita

Abbiamo raccolto alcune delle frasi più belle ed emozionanti tratti dalle canzoni di Diodato, da dedicare alle persone a cui vuoi bene

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Cantautore di grande talento, Antonio Diodato è uno degli artisti più apprezzati del panorama musicale italiano, soprattutto da qualche anno a questa parte, quando ha conosciuto il successo a Sanremo. La sua carriera ha avuto inizio fuori dai confini del nostro Paese, e più precisamente a Stoccolma. Tuttavia, è solo in Italia che, dopo essersi laureato al DAMS di Roma, ha pubblicato il suo primo album.

Da quel momento, Diodato ha iniziato a farsi notare al grande pubblico: nel 2013 si è esibito al concerto del Primo Maggio a Taranto, città al quale è profondamente legato per via della sua famiglia, e pochi mesi dopo è stato selezionato per partecipare al Festival di Sanremo 2014 tra le Nuove Proposte, con la canzone Babilonia.

Il palco dell’Ariston lo ha poi visto protagonista in altre due occasioni – e in una lo ha persino celebrato come vincitore. Diodato ha inciso diversi altri album, sfornando canzoni di successo e molto profonde, dalle parole in grado di toccare il cuore, a volte anche in maniera dolorosa. Su DiLei abbiamo raccolto alcune delle frasi più belle dei suoi brani, da condividere o da dedicare a qualcuno di importante.

Frasi d’amore Diodato

Diodato, uno dei protagonisti del Festival di Sanremo 2024, ha parlato molto d’amore nelle sue canzoni, e non sempre in accezione positiva: è riuscito, con le sue strofe toccanti, a raccontare passioni e delusioni, sentimenti così intensi che spesso le parole non bastano. Ha toccato corde profonde in tutti noi, anche sfiorando delicatamente il tema di un amore finito. Ecco allora alcune frasi commoventi da dedicare a chi ami.

  • E tu mi hai preso per mano e mi hai portato via, tra le costellazioni a illuminare tutto questo, a ritrovare il senso e farselo scappare, ma adesso devi lasciarmi andare, lasciamoci andare. (Colpevoli)
  • Ogni tuo sguardo logora la mia tremenda maschera, cosa importa ormai, basta avere noi, io coltivo fiori immaginari da darti prima o poi. (Fiori immaginari)
  • Cado e tu, e tu mi porti ancor più giù, in questi abissi gelidi respiro sogni liquidi, ma ogni volta poi sai sorprendermi, quando penso di toccare il fondo mi riporti su, mi riporti su, mi riporti su. (Babilonia)
  • E quello che sento adesso è così forte che non riesco a tenerlo chiuso qui dentro, vorrei urlarlo più forte che posso, più forte che posso anche se quello che mi manca davvero di te non te lo so spiegare, ma spero sia la stessa cosa che manca anche a te di me. (Quello che mi manca di te)
  • Cambiare gusto va bene, ma certe volte è bello avere un porto a cui tornare, un porto a cui tornare, un porto a cui tornare. Vieni a ridere di me, che oggi non voglio più scordarmi di te. Vieni a ridere con me, che oggi non voglio più scordarmi di te. (Vieni a ridere di me)
  • Lo vedi cosa fa la vita, riesce a sorprenderti, arrivi un giorno nella mia vita e devo arrendermi a quel sorriso che si accende, io devo arrendermi del tuo sguardo viene a prendermi, sai già confondermi. Non so neanche tu chi sei, no, non so neanche tu chi sei, ma guarda cosa fa la vita, riesce a sorprenderti. (E non so neanche tu chi sei)
  • Amore mio, lo so che sono solo pochi giorni, però mi manchi da morire, non te lo dirò mai ma fino a che non torni io rischio di impazzire. (Pochi giorni)
Frasi di Diodato. Amore mio, lo so che sono solo pochi giorni, però mi manchi da morire, non te lo dirò mai ma fino a che non torni io rischio di impazzire. (Pochi giorni)
“Amore mio, lo so che sono solo pochi giorni, però mi manchi da morire, non te lo dirò mai ma fino a che non torni io rischio di impazzire.”- Pochi giorni
  • Loro che ne sanno di tutti i nostri viaggi, loro che ne sanno, loro non lo sanno eppure parlano e parlano, ma non sanno. Ma tu falli parlare, che soltanto io e te sappiamo dov’è quel posto in cui ci dobbiamo incontrare. (Ci dobbiamo incontrare)
  • C’ho provato a mordermi le mani, a dirmi almeno aspetta sia domani, che la notte si sa porta consiglio, mi sveglio, uno sbadiglio e forse non avrò più voglia di gridarti che non ti amo più, non ti voglio più, non ho più nemmeno voglia di farmi toccare da te. (Non ti amo più)
  • La notte è lunga e quindi ho tempo per scoprire ogni tuo piccolo segreto, per passare dal sentirmi predatore a preda di ogni tuo nascosto desiderio, desiderio, e non aver paura, tu di me puoi fare quello che vuoi. (Mi fai morire)
  • La dedico a te la luce di questa stanza, anche se probabilmente non ti sembrerà abbastanza, che anche se siamo lontani, lontani, lontani, tanto lontani da non sentirci più, pensavi almeno di meritar di più. (La luce di questa stanza)
  • Poi mi prese con sé e mi portò via lontano, tra i sospiri del suo cuore, e si strinse tra le mani come maschera di cerca che nasconde al mondo la sua identità, per sempre. (Gli alberi)
  • E nonostante tutto, nonostante lo squallore, quel seme che hai piantato dentro è diventato un fiore, un fiore nel deserto del nostro amore, mentre bruciava il cielo, mentre moriva il sole, io ti gridavo forte dentro una canzone, che ormai non c’eri, ormai non c’eri che tu. (Ormai non c’eri che tu)
  • Uomo fragile, ti ripeti che nel perdono c’è gratitudine, o è più la paura di tornare in fondo a una vecchia e buia solitudine, per avere soltanto un altro po’ del suo calore gli occhi chiuderai un’altra volta, per avere soltanto un altro po’ del suo calore. Da dove viene tutto questo bisogno d’amore che hai, uomo fragile? (Uomo fragile)
  • Ma dici che ami solo me, non è possibile trovare un altro come te, ma l’uomo col suo fascino irresistibile, e poi chissà com’è, com’è… cosa faresti se soltanto avessi un altro, se soltanto avessi un altro, se soltanto avessi un altro? Mi butteresti via. (Se solo avessi un altro)

Frasi Diodato tratte da “Fai rumore”

Nel 2020, Diodato ha partecipato al Festival di Sanremo con una canzone semplicemente meravigliosa, intitolata Fai rumore: questa ballad romantica ha conquistato il cuore del pubblico, consentendo all’artista di vincere la competizione. Il brano, scritto e composto da Diodato con la collaborazione di Edwyn Roberts, ha anche vinto il Premio della Critica Mia Martini e il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla, oltre ad aver ottenuto ben 3 dischi di platino. Qui vogliamo ricordare le strofe più belle e romantiche.

  • Che mi ritrovo negli stessi posti, proprio quei posti che dovevo evitare, e faccio finta di non ricordare e faccio finta di dimenticare.
  • Ho capito che per quanto io fugga torno sempre a te, che fai rumore qui, e non lo so se mi fa bene, se il tuo rumore mi conviene.
  • Sai che cosa penso, che non dovrei pensare, che se poi penso sono un animale, e se ti penso tu sei un’anima.
  • Ma fai rumore, sì, che non lo posso sopportare questo silenzio innaturale, e non ne voglio fare a meno oramai di quel bellissimo rumore che fai.
  • Forse è questo temporale che mi porta da te, e lo so non dovrei farmi trovare senza un ombrello anche se ho capito che per quanto io fugga torno sempre a te.
  • E me ne vado in giro senza parlare, senza un posto a cui arrivare, consumo le mie scarpe e forse le mie scarpe sanno bene dove andare.
Frasi di Diodato. E me ne vado in giro senza parlare, senza un posto a cui arrivare, consumo le mie scarpe e forse le mie scarpe sanno bene dove andare.
“E me ne vado in giro senza parlare, senza un posto a cui arrivare, consumo le mie scarpe e forse le mie scarpe sanno bene dove andare.”- Fai rumore

Frasi Diodato sulla vita

A volte la vita colpisce duramente, altre volte è invece una vera gioia: è in ogni caso un dono prezioso, e non dobbiamo sprecarlo. Le parole di Diodato sulla vita sono profonde e invitano alla riflessione, le sue canzoni sono un vero insegnamento da cui trarre spunto quando ci troviamo ad affrontare qualche momento buio. Ecco qui una raccolta delle frasi più belle e commoventi, da rileggere se siamo in difficoltà o da condividere con chi amiamo.

  • Ah che vita meravigliosa questa vita dolorosa, seducente, miracolosa. Vita che mi spingi in mezzo al mare, mi fai piangere e ballare come un pazzo insieme a te. (Che vita meravigliosa)
  • Adesso basta, la lezione è stata dura. L’ho imparata, l’ho affrontata anche se avevo un po’ paura dei cazzotti che sa darti dritto in faccia la vita, ko getto la spugna, questa volta è finita. (Cretino che sei)
  • In questo buco nero non esiste il tempo, solo io qui dentro, sono vecchio e bambino, e a fatica cammino, a fatica respiro, vedo cose e le scrivo, sento cose che schivo, sono pugnali che ho affilato con cura, e lo so, dovrei averne paura, invece ci gioco. (Buco nero)
  • Oh quanto tempo perso nel cercare a tutti i costi di non essere me stesso, per somigliare a chissà che, a chi, che cosa e poi perché se sono già un gran bel casino da me. Ma ora tutto è cambiato, mi sento rinato e non saprei nemmeno dirti la ragione per cui tutto è cambiato, ma sono rinato e forse è tempo di portarsi altrove. (E allora faccio così)
  • Tutto brucia, tutto passa, tutto cambia faccia, se non sei pronto a morire sei destinato a sparire. Se questo fuoco chiuso dentro stende un’ombra su di te, e so già che farà male e anche se so che farà male, se mi vuoi io stanotte vengo a prenderti. (Se mi vuoi)
  • Oggi ho visto il mio primo capello bianco, oggi hai riso per il mio capello bianco, e una ruga è apparsa all’improvviso sul mio viso, sì una ruga è apparsa all’improvviso sul mio viso. Ma come si può sfiorire pur restando fermi, sì come si può sfiorire pur restando fermi? (Capello bianco)
  • E dici che troveremo prima o poi il coraggio di vivere tutto per davvero, senza rincorrere un altro miraggio, capire che adesso è tutto ciò che avremo. (Adesso)
Frasi di Diodato. E dici che troveremo prima o poi il coraggio di vivere tutto per davvero, senza rincorrere un altro miraggio, capire che adesso è tutto ciò che avremo. (Adesso)
“E dici che troveremo prima o poi il coraggio di vivere tutto per davvero, senza rincorrere un altro miraggio, capire che adesso è tutto ciò che avremo. “-Adesso
  • Dio che casino, lo vedi che è un casino? Lo so, sono un casino, io vivo e mi incasino. Dio che casino, che bello che è il casino, lo sai, sono un casino, se vieni ti incasino. (Che casino)
  • E la notte ha mille sguardi che si nutrono di me, poi la luce li cancella e io ritorno a credere sia possibile ogni cosa, questa sana follia sia capace di mostrarmi, mi basta mi porti via da qui, dall’assurda e inutile Babilonia. (Babilonia)
  • Qualche volta sei rimasto solo perché gli altri non volevano condividere con te la noia dello stare al mondo senza alcuna gioia, e qualche volta sei rimasto solo perché tutto il resto non aveva niente che ti appartenesse davvero, niente per cui poi davvero valesse la pena. (Solo)

Frasi più belle delle canzoni di Diodato

Infine, ecco qualche bella frase tratta dalle canzoni di Diodato, immagini delicate e romantiche, ma a volte anche dure e profondamente vere, perfette da condividere con il tuo prossimo scatto social o da dedicare ad una persona importante. Puoi persino scegliere la più adatta e farne un tatuaggio, così da avere sempre impresso sulla tua pelle uno splendido pensiero che ti rappresenta.

  • Dici che torneremo a guardare il cielo, alzeremo la testa dai cellulari finché gli occhi riusciranno a guardare, vedere quanto una luna ti può bastare, e dici che torneremo a parlare davvero senza bisogno di una tastiera, e passeggiare per ore per strada fino a nascondersi nella sera. (Adesso)
  • Terra, su questa terra, per questa terra faremo la guerra, e questa terra non avrà più pace se non nella guerra, terra di fuochi e di mare, terra di sangue e di sale, rossa di minerale, tra scirocco e maestrale. (La mia terra)
  • Sono stanco di questi giochi inutili, sono stanco, basta, io non gioco più. Quel tuo masochismo ormai mi mette i brividi, le tue insicurezze non le voglio più. (La verità)
  • Prendimi l’anima e dille come si fa a non aver paura di questa felicità, oltre i limiti, tutti gli alibi, oltre tutti gli errori e le croci che indosso, oltre il buio che ho incontrato spesso e non confesso. (Di questa felicità)
  • La notte rapida mi scivola addosso, e dopo questi due bicchieri già mi riconosco, e bevo bevo bevo bevo e vado giù, e bevo ballo ballo bevo e ci sei tu, che dici cosa fai, domani giuro te ne pentirai. Domani voglio incontrare i miei demoni e guardarli ancora in faccia, sentire il loro peso che mi schiaccia, e quindi bevo bevo bevo e vado giù, e quindi bevo bevo bevo e vado giù. (I miei demoni)
  • E non hai voglia di fare l’adulto, non hai voglia di ferirti o rinnegare tutto, è che ogni volta è la stessa questione, tu ogni volta fai scoppiare una rivoluzione, e vai fuori di te, fuori perché fuori non c’è niente che sia meglio di te e me. (Ciao, ci vediamo)
  • E poi cadere e rialzarsi accettando il dolore, sentire come un abbraccio arrivarti dal cuore di chi ti ha visto incantare il mondo con un pallone, senza nascondere mai l’uomo dietro il campione. (L’uomo dietro il campione)
  • Siamo tutti calzini spaiati, bucati e bagnati, ma convinti che siano quegli altri poi ad essere sbagliati. Ci vorrebbe un miracolo ma non so proprio a chi chiederlo, sto per naufragare, vienimi a salvare, vienici a salvare. (Ci vorrebbe un miracolo)
  • Lo vedi amico? Arriva un’altra estate e ormai chi ci credeva più, che è stato duro l’inferno, ma non scaldava l’inverno, hai pianto troppo questa primavera. E tu ora dove sei? Dimmi dive sei che oggi se vuoi ti porto via, e ce ne andiamo al mare, chissà che effetto fa, vediamo se questo tempo ci rincuora, se questa estate ci consola. (Un’altra estate)