Lorenzo, il bambino super-piuma salvato dai medici del Policlinico di Milano

Il piccolo Lorenzo è nato con oltre quattro mesi di anticipo perché frettoloso di venire al mondo. Operato d'urgenza, ora è tra le braccia sicure di mamma e papà

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

370 grammi non è il peso di un’anima che sopporta un fardello troppo pesante di una vita che non gli ha fatto sconti, ma quello di un essere umano, di un bambino che, desideroso di venire al mondo, ha fatto i conti con tutte le problematiche legate alla nascita prematura.

Quei 370 grammi sono il peso di Lorenzo, ribattezzato dai medici il bambino super-piuma. Così determinato a scoprire il mondo, che ha deciso di farlo prima del previsto, senza fare i conti col fatto che era ancora troppo fragile per affrontarlo. Quei 4 mesi di anticipo hanno pesato di più dei suoi grammi. Ma la sua straordinaria voglia di vivere ha vinto su tutto.

Questa è la storia di Lorenzo, quella raccontata dagli specialisti del policlinico di Milano che hanno avuto l’onere e l’onore di salvare il bambino e di riportarlo a casa da sua madre che attendeva con impazienza il momento in cui avrebbe potuto riabbracciare il suo piccolo.

Quando mamma Elena si era resa conto che era iniziato il suo travaglio, a soli 5 mesi, ha temuto il peggio. E le cose non sono andate meglio quando non ha sentito il pianto del suo bambino alla nascita, perché così piccolo da non essere riuscito neanche a sviluppare totalmente i polmoni.

E Lorenzo non era solo un bambino piuma, termine utilizzato dai medici neonatologi per indicare i neonati prematuri, ma era ancora più fragile ed esile. La situazione, poi, era aggravata da una grave perforazione intestinale causata dagli organi ancora immaturi.

Nella clinica Mangiagalli del policlinico di Milano, punto di riferimento dei casi neonatali più complessi, Lorenzo ha avuto la sua seconda possibilità grazie all’impegno dei medici. Dopo una prima delicata operazione il piccolo è stato messo a riposo, e non appena ha preso peso, e si è rimesso in forze, i medici hanno provveduto a un secondo intervento per riattivare l’intestino.

Ora quel supereroe, così ribattezzato dai medici che si sono presi cura di lui, pesa tre chili e sta bene. È tornato a casa tra le braccia di mamma e papà più forte di prima, pronto a conoscere quel mondo che era così desideroso di scoprire.