Le uova sono un’ottima fonte di proteine, come ben sanno gli sportivi, inoltre si prestano a moltissime preparazioni e piacciono a grandi e piccini. Senza contare che sono un vero e proprio salva-pasto: se all’ultimo momento non avete nient’altro da preparare, due uova in camicia o una frittata anti-spreco dove raccogliere gli avanzi rimasti in frigo sono proprio l’ideale. È però importante puntare sulla qualità delle uova, perché possono trasmettere pericolose tossinfezioni alimentari come la salmonellosi. Se avete il dubbio che non siano state conservate bene o che ormai non siano più buone, non gettatele subito: ecco alcuni semplici test che potete fare in casa, per capire se le uova sono fresche o se è meglio non consumarle.
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Come capire se le uova sono fresche
Le uova possono essere consumate in tanti modi, e alcune ricette prevedono il loro impiego ancora crude: mai come in questo caso occorre dunque fare attenzione che siano freschissime, perché i rischi sono piuttosto alti. Se invece sono ormai in casa da qualche giorno, nessuna paura: potete ancora consumarle cotte – o molto ben cotte, se le avete da parecchio tempo – senza particolari problemi. I supermercati e i negozi hanno, come obbligo di legge, quello di apporre sulla confezione e sul guscio di ogni singolo uovo la data di scadenza.
Se tuttavia, avete gettato l’involucro e la scritta sulle uova si è sbiadita, oppure se le avete acquistate dal contadino, potreste avere il dubbio che siano ancora fresche oppure ormai andate a male. Prima di gettarle, provate a fare un semplice test: vi servirà solamente un bicchiere d’acqua, ed è assolutamente infallibile. Come funziona? Riempite un bicchiere o una ciotola d’acqua fresca e poi immergetevi le uova. Se queste rimangono sul fondo, vuol dire che sono freschissime. Dopo qualche giorno dalla deposizione, le uova iniziano a sollevarsi leggermente: sono ancora buone, ma meglio cuocerle.
Quando ormai non sono più fresche (più o meno 15/20 giorni dopo la deposizione), si sollevano completamente in piedi. Potete cuocerle molto bene e portarle in tavola – ma in questo caso meglio ancora controllare il colore e l’odore dell’uovo, come vedremo più avanti. Infine, se le uova galleggiano a pelo d’acqua, sono sicuramente da buttare perché ormai andate a male. Qual è il principio su cui si basa questo esperimento? Il guscio dell’uovo è poroso e, con il passare del tempo, lascia entrare l’aria. Quando è ancora freschissimo, al suo interno vi è poca aria e l’uovo rimane a fondo. Andando avanti con i giorni, l’aria va a riempire lo spazio interno e fa sollevare l’uovo, fino a farlo galleggiare completamente quando è ormai rovinato.
Uova fresche o andate a male: gli altri trucchi
Come abbiamo già anticipato, ci sono altri trucchetti per capire se le uova sono ancora fresche. Il primo è quello della speratura, che consiste nel guardare attraverso il guscio dell’uovo in controluce: dovete semplicemente tenerlo tra due dita contro una fonte di illuminazione abbastanza potente, in modo da vedere l’interno. Dovrà esserci una camera d’aria ancora molto piccola: si tratta di una bolla, che può essere situata in qualsiasi posizione contro il guscio, la quale contiene l’aria entrata nell’uovo e che aumenta con l’invecchiare dell’uovo stesso. Inoltre l’ombreggiatura dovrà essere estesa su tutta la superficie e il tuorlo dovrà rimanere fermo anche se l’uovo viene girato.
Un’altra tecnica consiste semplicemente nell’agitare l’uovo e sentire il rumore che produce. Se non si percepisce alcun movimento, è sicuramente molto fresco perché l’albume è ancora denso e attutisce bene i suoni. Al contrario, se produce un rumore acquoso, probabilmente è già invecchiato molto e la camera d’aria è cresciuta parecchio. Infine, non resta che aprire l’uovo e osservare come si presenta. Se è freschissimo, il suo albume sarà denso, viscoso, di colore trasparente e ben attaccato al tuorlo. Quest’ultimo sarà ben separato dall’albume e formerà una cupola bombata.
Con il passare del tempo, l’albume diventerà sempre più liquido e il tuorlo inizierà ad appiattirsi, fino a quando le due componenti non inizieranno a mescolarsi. In questo caso, dovreste valutare se cuocere molto bene l’uovo o se gettarlo. Il colore del tuorlo non è importante: a volte può essere giallino e altre di un bel rosso vivo, ma dipende solamente da ciò che ha mangiato la gallina e non è indice di freschezza. Lo è, al contrario, l’odore: se è rancido o semplicemente non vi convince, sicuramente vi conviene gettare via l’uovo.
Come e per quanto conservare le uova
Le uova vanno conservate in frigo o a temperatura ambiente? Non c’è una risposta esatta, tutto dipende dalla temperatura esterna e dall’uso che avete intenzione di farne. Partiamo col dire che le uova hanno una durata teorica di 28 giorni dalla deposizione, ma dopo i 15-20 giorni le loro proprietà organolettiche iniziano a diminuire. Se volete consumarle freschissime, potete lasciarle in dispensa (purché protette da fonti di luce e calore): in inverno possono conservarsi per 10-15 giorni, mentre in estate per appena 4-5.
Se invece non sapete ancora quando le mangerete, meglio metterle in frigo, dove la temperatura si aggira mediamente attorno ai 4°C. In questo caso dureranno tranquillamente per 20 giorni, probabilmente anche un po’ di più. In ogni caso, se è passato molto tempo dall’acquisto non vi resta che mettere in pratica uno dei trucchetti visti sopra per capire se sono ancora buone o se è meglio gettarle.