Chiacchiere di carnevale, come conservarle

Come conservare le chiacchiere di carnevale: trucchi e consigli per mantenerle friabili e golosissime

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Pubblicato: 1 Febbraio 2025 13:57

Sono numerosi i dolci tipici del periodo di carnevale: è il momento preferito dai bambini (e, sì, anche dagli adulti), per divertirsi e indossare i costumi dei personaggi amati dei cartoni o delle serie televisive o ancora del cinema e dei fumetti. Ma è soprattutto il periodo in cui i più golosi possono mangiare tantissimi dolci speciali come le chiacchiere di carnevale. C’è chi le chiama bugie, o ancora frappe, ma forse non importa il nome perché alla fine mette tutti d’accordo: ecco come conservare le chiacchiere di carnevale per mantenerle croccanti e buonissime, anche a distanza di qualche giorno dalla preparazione.

Come conservare le chiacchiere di carnevale

Questo dolce di carnevale si caratterizza per essere friabile, dorato e rettangolare: al termine, dopo averlo fritto, una generosa spolverata di zucchero a velo, che ingolosisce e completa il tutto. Sono inconfondibili, per aspetto e per profumo, così come anche per il loro sapore: ideali per concludere un pranzo in famiglia o semplicemente per accompagnare i nostri pomeriggi durante il periodo di carnevale, la festa più colorata e attesa dell’anno da grandi e piccini.

Generalmente si possono comprare nei forni e nelle pasticcerie oppure si possono preparare a casa (il livello di difficoltà non è affatto elevato). Ed è in questo caso che ci si pone una domanda: come conservare le chiacchiere di carnevale per mantenerle croccanti? Per quanto vorremmo mangiarle per settimane intere, purtroppo non ci troviamo di fronte a un dolce a lunga conservazione. Vediamo tutti i trucchi che di solito vengono utilizzati, anche dagli esperti, per mantenere le chiacchiere di carnevale per qualche giorno.

Il trucco della campana di vetro

Come abbiamo visto, questo dolce irresistibile rischia di perdere la sua friabilità se non viene conservato correttamente. Uno dei metodi più semplici ed efficaci per preservare la sua freschezza è utilizzare una campana di vetro, che dunque crea un ambiente chiuso e che protegge dall’umidità. In effetti è quest’ultima la nemica della croccantezza: al contrario dei contenitori ermetici o dei sacchetti, la campana di vetro è il metodo migliore perché aiuta a mantenere il giusto equilibrio tra l’aerazione e la protezione.

Prima di conservarle sotto la campana di vetro, dobbiamo fare raffreddare le nostre chiacchiere, per evitare che il calore residuo possa generare umidità. Un altro piccolo consiglio che diamo è di conservare le chiacchiere nella campana in un luogo fresco e asciutto, quindi lontano da eventuali fonti di calore.

L’uso dei sacchetti alimentari

In alternativa possiamo usare i sacchetti alimentari per conservare le chiacchiere di carnevale, sia in carta o in plastica (rigorosamente per uso alimentare). Tuttavia la soluzione migliore è prediligere il sacchetto in carta, poiché è ottimale per evitare di lasciare ammorbidire le chiacchiere con il trascorrere dei giorni. In questo modo il dolce si mantiene asciutto e croccante. Un po’ come per la campana di vetro, dopo averle preparate possiamo semplicemente metterle a raffreddare e successivamente conservarle nell’apposito sacchetto, che tuttavia non dobbiamo sigillare troppo.

Nei barattoli di vetro

Se non abbiamo una campana di vetro o in alternativa dei sacchetti di carta, ci vengono in aiuto i barattoli di vetro. Il vetro è il materiale ideale perché non altera il sapore degli alimenti, protegge dall’umidità ed è riutilizzabile, quindi una scelta eco-friendly in cucina. Un metodo sicuro che ancora una volta ci permette di mantenere la fragranza delle chiacchiere di carnevale anche per diversi giorni. Consigliamo sempre di riporre i barattoli di vetro in un luogo fresco e asciutto, come per la campana o per i sacchetti.

Si possono congelare le chiacchiere di carnevale?

Se desideriamo preparare delle chiacchiere di carnevale in più per assicurarci di averne una scorta disponibile per tutto il periodo e poterle mangiare tranquillamente anche dopo, possiamo valutare l’alternativa di congelarle. Naturalmente è sempre essenziale seguire alcune precauzioni per preservare la croccantezza. Possiamo disporle in un contenitore adatto ma soprattutto dobbiamo evitare di farle sovrapporre. Eliminiamo più possibile l’aria dal contenitore ed etichettiamo in modo tale da riporre nel freezer e scongelare le chiacchiere all’occorrenza, che dovrebbero durare fino a 2 mesi.

Il momento dello scongelamento è poi essenziale per evitare che le chiacchiere di carnevale risultino eccessivamente morbide. Prima di tutto, ricordiamo di scongelarle in modo normale, quindi a temperatura ambiente senza usare il microonde: il timore è che l’umidità potrebbe renderle gommose. Possiamo poi ricordare di passarle in forno a circa 120° per 5 minuti per eliminare l’umidità e renderli di nuovo fragranti. Dobbiamo ovviamente avere cura di consumarle entro poco tempo una volta scongelate.

Si può congelare l’impasto crudo delle chiacchiere?

Sì, volendo abbiamo l’opportunità di congelare anche l’impasto crudo delle chiacchiere, e il metodo è esattamente quello della pasta frolla: una volta che appiattiamo leggermente l’impasto, lo avvolgiamo semplicemente nella pellicola alimentare e dopodiché lo inseriamo in un sacchetto. In questo caso l’impasto dovrebbe mantenersi fino a tre mesi: consigliamo comunque di scrivere la data di congelamento in modo tale da non sforare con i tempi.

Il dolce della nostra infanzia

Fra tutti i dolci di carnevale, le chiacchiere probabilmente ci riportano indietro nel tempo fino alla nostra infanzia: in Toscana si chiamano frappe o cenci, in Liguria e in Piemonte sono conosciute con il nome di bugie, mentre invece in Veneto si chiamano crostoli, o ancora pignolata in Calabria. Un dolce, tanti nomi, ma soprattutto molteplici varianti. La storia delle chiacchiere di carnevale ci riporta fino all’Antica Roma: il loro nome originario era frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale che si preparavano durante i Saturnali e Baccanali. Il loro nome cambia dunque a seconda della regione, ed è dovuto principalmente alla forma, alla croccantezza e al fatto che si tratta pur sempre di un dolce vuoto, proprio come le bugie e le chiacchiere.

Possiamo ovviamente prepararle al forno o fritte, e condirle alla fine rigorosamente con una generosa spolverata di zucchero a velo. Esistono moltissime varianti interessanti, tra cui persino le chiacchiere salate, per chi desidera servirle all’ora dell’aperitivo o come antipasto durante le domeniche di carnevale. Volendo, ci si può sbizzarrire realizzando delle chiacchiere a forma di mascherine.