Gli armadi pieni, le taglie che cambiano insieme alle stagioni, mode o gusti diversi: usare sempre gli stessi vestiti non si può, anche quando saremmo tentate di non buttarli. Ecco, allora, che riciclare vestiti può essere un’ottima idea, che mette insieme diverse esigenze e permette di liberare la propria creatività.
Indice
Riciclare vestiti: perché è una buona idea
Il riciclo dei vestiti non è solo una buona idea. È un’ottima idea. Se fino a qualche anno fa riciclare vestiti poteva essere visto come una pratica buffa o azzardata, oggi sono sempre di più le persone che scelgono di non separarsi definitivamente dai loro capi preferiti, ma li fanno rivivere grazie alla loro creatività. Si tratta di una vera e propria moda, che ha convinto anche i più scettici in nome della rinuncia allo spreco e, in certo senso, anche in nome dell’ecologia. Ecco, dunque, quali sono i migliori per riciclare vestiti:
- Allungare la vita dei propri vestiti preferiti: quante volte fatichiamo a staccarci da un abito che per noi rappresenta qualcosa di importante! L’abito di una cerimonia, l’abito della laurea, quello del matrimonio della migliore amica… Sono molte le occasioni in cui acquistiamo un abito e finiamo per utilizzarlo in una sola occasione. Tuttavia, l’aspetto emotivo si lega ai vestiti, coinvolgendoci emotivamente, sebbene non sia così semplice riutilizzarli in altre situazioni. Ecco che il riciclo permette di dare un nuovo aspetto al vestito e renderlo fruibile in altre occasioni.
- Dare sfogo alla propria creatività: trasformare un abito in qualcos’altro non è un’operazione così semplice come potrebbe sembrare, ma allo stesso tempo è un ottimo metodo per impegnare il proprio tempo libero in modo creativo. Vedere un abito che si trasforma in qualcos’altro grazie alla nostra idea creativa non può che renderci soddisfatte di noi stesse e, perché no?, migliorare anche la nostra autostima.
- Riutilizzare abiti che altrimenti non potremmo più indossare: non si tratta solo di mode o di occasione, talvolta sono le taglie a spingerci a non usare più certi vestiti. Con il tempo cambiano le nostre forme: in alcuni casi si ammorbidiscono, in altre si asciugano, in ogni caso non siamo più uguali a noi stesse. Allo stesso modo, i vestiti non sempre ci calzano a pennello come un tempo. Riciclare vestiti vecchi ci permette di dare altre forme agli abiti e farli diventare qualcos’altro per poterli riutilizzare anche se abbiamo un altro fisico.
- Fare una scelta ecologica: il riutilizzo è uno dei metodi migliori per riciclare senza inquinare. Buttare via, se da una parte ci aiuta a liberare l’armadio, dall’altra ci obbliga a produrre rifiuti. Il riuso è una scelta etica e consapevole che riduce l’impatto ambientale. Si tratta di non produrre rifiuti, ma anche di non acquistare altri capi che, oltre a incidere sul nostro portafoglio, hanno un impatto sul consumo energetico e idrico. La produzione industriale di vestiti ha un importante impatto ambientale proprio perché richiede molta corrente elettrica e molta acqua. Con lo stesso obiettivo, oggi vengono prodotti anche da brand famosi vestiti con materiale riciclato
- Ridurre al minimo gli sprechi: oltre che una scelta ecologica, quella del riuso è anche una scelta etica che contribuisce a diffondere messaggi positivi e socialmente molto importanti.
Riciclo creativo vestiti: idee da realizzare
Non è detto che il riciclo creativo degli abiti debba essere svolto sempre nella stessa maniera. Ci sono moltissimi metodi per dare una nuova vita ai propri abiti, in linea con il proprio stile e le proprie esigenze.
Trasformare un paio di jeans in una borsa
Il jeans è un tessuto estremamente resistente e anche versatile. Forse non tutti sanno che inizialmente il tessuto jeans, prima ancora di essere usato per i famosi pantaloni, era utilizzato per le tende e solo in un secondo momento divenne una stoffa per vestiti. Proprio per questo non è raro trovare complementi d’abbigliamento in questo tessuto che piace davvero a tutti e che coniuga lo stile casual con la praticità. Questo vale anche per i vestiti riciclati. Ci sono molti modi di trasformare un paio di jeans in una borsa, molto sta alla creatività di ognuno. La parte da sfruttare è quella superiore, tagliando le gambe. Una volta cucita la parte inferiore, si possono usare i ritagli delle gambe per fare delle cinghie da mettere a tracolla.
I calzini diventano guanti senza dita
Quante volte i calzini più amati finiscono per bucarsi nel calcagno o nelle estremità? Quelle sono le parti più delicate delle calze e, fra lavaggi e ferro da stiro, non è affatto raro che si consumino proprio in quel punto. La soluzione per riutilizzarli c’è ed è molto divertente e creativa. È sufficiente tagliare la punta del calzino, creare un risvolto e fare un piccolo orlo. Va poi fatto un piccolo foro per il pollice, in modo che infilando il calzino nella mano, rimangano libere le dita, esclusa quella del pollice.
I maglioni diventano toppe
I maglioni dopo un po’ si consumano. È una brutta notizia per chi ama conservare i propri vestiti a lungo, ma è una realtà. Anche i capi di migliore qualità con il tempo iniziano a fare quei fastidiosi pallini e, soprattutto nelle zone dove si consumano di più, come per esempio i gomiti, rischiano di diventare lisi. Tuttavia, spesso nella parte del busto rimangono più belli e meno soggetti a usura. Per questa ragione, non è affatto una cattiva idea quella di ritagliare le parti ancora in buone condizioni, tanto più se hanno dei disegni o dei motivi, e utilizzarle come toppe per abbellire altri abiti.
Fare una coperta patchwork con diverse maglie
Un altro modo per riciclare maglie, può essere quello di sfruttare le parti più ampie per fare delle coperte patchwork. In vista delle fredde serate autunnali e invernali, cosa c’è di meglio di una copertina hand made da mettere sulle ginocchia, prodotta senza spendere un centesimo? Soprattutto quando si tratta di maglie di lana, si possono creare piacevolissimi quadrotti di colore che arricchiscono l’ambiente e lo rendono caldo non solo al tatto, ma anche alla vista.
I guanti o i calzini che diventano porta cellulare
Lo smartphone è un oggetto dal quale non possiamo più prescindere. Ce l’abbiamo con noi h24 e lo usiamo per numerose attività che travalicano la semplice telefonata o il semplice messaggio. Dalla consultazione delle mail alla navigazione su internet, fino all’uso di applicazioni lavorativi o ai classici giochi, ha mille usi. Tuttavia, soprattutto quando siamo in movimento, il rischio che ci cada e si danneggi è altissimo. Proprio per questo, possiamo pensare a un gradevolissimo portasmartphone con i calzini o i guanti consumati. È sufficiente tagliare le parti in eccesso, cucire a mo’ di bustina e inserire il nostro cellulare.
Camicie che si trasformano in fodere per cuscini:
Le camicie sono un altro elemento particolarmente versatile in ambito di riuso. Il loro aspetto elegante è un ottimo biglietto da visita per qualsiasi manufatto si voglia inventare. La parte centrale della camicia, quella del busto, di solito è meno soggetta a usura rispetto a colletto, maniche e polsini. Pertanto, offre un’ottima possibilità di riutilizzo. Nel caso dei cuscini, è sufficiente eliminare maniche e colletto e infilare la parte tubulare della camicia, lasciando verso l’esterno la parte con i bottoni, che impreziosiscono il cuscino. Se il cuscino è più piccolo, si può ritagliare la camicia su misura e fare una chiusura con orlo.
Grembiuli da cucina che diventano porta telecomando
Anche i grembiuli da cucina sono perfetti per il riutilizzo. Quelli con grandi tasconi, poi, sono perfetti per creare dei complementi d’arredo non solo belli, ma anche funzionali. Eliminando la pettorina e i cordini che si usano per legarlo, si può ripiegare su sé stessa la parte centrale del grembiule creando uno strato doppio più resistente, con le tasche verso l’esterno. A questo punto i cordini possono essere cuciti e riutilizzati come lacci per fermare il portatelecomando a una sedia o per appenderlo al muro. Una soluzione originale ma particolarmente utile e gradevole alla vista, adattissima agli arredamenti country.
Rivestire la copertina di un libro con vecchie lenzuola
Oltre a riciclare vestiti, si possono riutilizzare anche tessuti come asciugamani e lenzuola. Le lenzuola spesso si caratterizzano per avere dei motivi molto gradevoli, che non sfigurano affatto se utilizzati come complemento d’arredo anche in salotto o in cucina. Quando la copertina di un libro inizia a essere un po’ sgualcita, oppure per quei diari o notes che vogliamo personalizzare a nostra immagine, può essere una fantastica idea quella di creare una sovracopertina in stoffa. In questo caso, i ritagli della stoffa delle lenzuola rappresentano una soluzione particolarmente pregevole, tanto più che permettono di sfruttare lenzuola consumate ma che in alcune parti sono ancora belle.
Calzini che si trasformano in paraspifferi
I paraspifferi sono un complemento d’arredo non sempre facile da trovare sul mercato e spesso sono molto costosi. Se si aggiunge il fatto che spesso hanno una vita breve, perché lavandoli in lavatrice rischiano di rovinarsi, potrebbe risultare una fantastica idea quella di riutilizzare stoffe vecchie per creare il proprio paraspifferi. I calzini rappresentano un’ottima opportunità perché sono già di forma tubolare. Per chi pensa che siano troppo corti per una finestra, si può rispondere che è sufficiente unire con la colla a caldo due/ tre calzini, a cui andrà eliminato il piede. I calzettoni invernali sono il tipo più adatto. Si possono riempire di mais o di gusci di frutta secca e completare l’opera con del cotone.