Fresco e intenso, il limone ha un sapore così caratteristico che distinguerlo è davvero facilissimo: è molto diffuso nell’area mediterranea e si abbina con tantissimi ingredienti diversi, offrendo un condimento gustoso e leggero che piace proprio a tutti. La pianta del limone è poi molto semplice da curare, quindi potreste dedicare un angolino del vostro giardino – o persino un piccolo spazio in balcone – alla coltivazione di questo albero per poter avere sempre dei limoni buonissimi e a km zero. Come fare? Vediamo qualche consiglio per la potatura della pianta, una delle tecniche fondamentali per farla crescere rigogliosa.
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Limone, le caratteristiche della pianta
La pianta del limone (scientificamente chiamata Citrus limon) è un albero da frutta appartenente alla famiglia delle Rutacee, che include genericamente tutti gli agrumi. Le sue origini sono incerte: probabilmente arriva dalla Cina, per poi diffondersi in Persia e in Egitto e solo alcuni secoli dopo anche in Europa. Secondo alcuni, si tratterebbe inoltre di un ibrido nato dalla commistione tra il cedro e il lime. Questa pianta è sempreverde e può facilmente raggiungere un’altezza di 5/6 metri, inoltre fiorisce due volte l’anno – e offre quindi un doppio raccolto.
Il frutto di questa pianta è il limone: di forma solitamente sferica e dal colore giallo intenso, ha una buccia ruvida e molto spessa che all’interno è rivestita da uno strato bianco dal sapore piuttosto amaro. La polpa, quasi incolore, è particolarmente succosa e agre: per questo viene utilizzata per ricavarne un succo da impiegare come condimento per insaporire molti cibi. Il limone vanta numerose proprietà benefiche per l’organismo, grazie ai suoi preziosi nutrienti di cui è ricco, come ad esempio la vitamina C e le fibre.
Come coltivare la pianta del limone? Essendo particolarmente sensibile al freddo, trova il suo clima ideale in quello tipico delle zone mediterranee, dove effettivamente è molto diffuso. Nelle zone in cui le temperature invernali scendono parecchio, è importante coprire la pianta con teli di tessuto non tessuto e sistemarla in posizione riparata dal vento. L’albero ha poi bisogno di molta luce, meglio quindi esporlo al sole e tenerlo sempre lontana dalle correnti. È invece molto meno pretenzioso in fatto di terreno: sebbene prediliga quello dal pH leggermente acido, si adatta facilmente. Sono tuttavia da evitare i terreni molto argillosi, calcarei o salini.
Quando potare il limone
Crescere una pianta di limone non è particolarmente difficile, anche se non avete molto spazio. Si tratta infatti di una coltivazione che potete fare persino in vaso, sfruttando anche soltanto un angolo del vostro balcone, purché ben illuminato dal sole. Una delle tecniche fondamentali per far sì che l’albero diventi rigoglioso e dia un buon raccolto è la potatura. Sapere quando e come tagliare i rami del limone è davvero importante: se procedete nel momento sbagliato, potreste rischiare che la vostra pianta si ammali o che muoia. Vediamo allora come fare.
I periodi migliori per potare il limone sono l’autunno e la primavera: quando il clima è mite, la pianta resiste meglio ai tagli e cicatrizza più in fretta, riducendo il rischio di sviluppare infezioni o di contrarre parassiti. È inoltre in questi mesi che la corteccia diventa più morbida, così da rendere più facile ogni operazione di potatura. Dunque, potete scegliere se procedere prima che arrivi l’inverno (generalmente tra metà settembre e fine ottobre), oppure subito dopo la fine della stagione delle gelate (tra marzo e aprile). Se abitate in una zona molto calda, è possibile anticipare anche a febbraio, mentre nelle regioni del nord è meglio accertarsi che la primavera sia nel suo culmine, per evitare il rischio di gelate tardive.
Potatura d’allevamento
Per le piante da frutto, proprio come il limone, esistono due tipi di potature che si differenziano in base all’età dell’albero. La prima è la potatura d’allevamento (o di formazione), che si effettua nei primi anni di vita della pianta e serve a darle la giusta forma, in modo che poi cresca rigogliosa e possa diventare molto produttiva. Nella maggior parte dei casi, per il limone si predilige la forma a globo, che dona all’arbusto un aspetto cespuglioso e una chioma molto folta. Dopo la messa a dimora della pianta, occorre quindi tagliare l’astone a circa 50-70 cm da terra.
Nei mesi successivi, nascono i primi germogli: potete selezionare quelli più adatti affinché diventino poi le branche principali del vostro limone, potando gli altri per evitare che sottraggano loro il nutrimento. In questa fase, è importante intervenire con pochi tagli per non creare traumi alla pianta. Dovrete solamente eliminare i polloni (ovvero quelle gemme che nascono ai piedi dell’albero) e i rami che si dirigono verso l’interno della chioma, rischiando di intrecciarsi con gli altri. Dopo due o tre anni, la pianta sarà ormai adulta e inizierà la sua fase produttiva.
Potatura di produzione
Il limone adulto ha ormai una forma stabile, per cui si passa alla potatura di produzione: serve non soltanto a tenere sotto controllo la sagoma della chioma, per evitare rami intrecciati, ma anche (e soprattutto) per rendere la pianta più fruttifera, eliminando le parti ormai improduttive e lasciando così che le sostanze nutritive siano ben distribuite tra le branche in grado di dare molti limoni. Anche questa potatura si effettua in primavera o in autunno, ed è importante sapere bene quali tagli praticare per non danneggiare la pianta.
La prima cosa da fare è controllare che non vi siano rami secchi o infestati da parassiti: nel caso in cui fossero presenti, vanno subito asportati. Poi bisogna eliminare i rametti che nascono sul tronco e verificare che i nuovi rami nella chioma non si intreccino con gli altri. In ogni caso, periodicamente la chioma stessa va sfoltita per far sì che aria e luce circolino meglio al suo interno, rendendo la pianta più produttiva. Infine, dovrete tagliare alcuni dei succhioni dorsali, scegliendo quelli più ravvicinati tra loro, e cimare i succhioni di medio vigore per far sì che diventino fruttiferi.
Come potare il limone
Abbiamo visto quali sono i periodi giusti per potare il limone e quali i tagli da praticare, cos’altro resta da sapere? Ci sono ancora dei suggerimenti utili per una potatura più efficace, che non danneggi la pianta: ad esempio, è bene utilizzare delle cesoie molto affilate e in ottimo stato di conservazione, per evitare di infettare l’albero. Un seghetto può essere utile nel caso in cui sia necessario intervenire su rami particolarmente vigorosi. Infine, dal momento che il limone ha delle spine piuttosto appuntite, ricordate di munirvi di guanti da lavoro e di occhiali protettivi.