Tra le tante varietà di piante ornamentali usate per colorare balconi e terrazzi, non può che esserci la begonia: facile da coltivare e bisognosa solo di poche cure, produce fiori dai mille colori e diffonde nell’aria un profumo buonissimo. Uno dei suoi punti di forza è che vive molto bene anche in vaso, quindi si adatta a spazi ridotti ed è perfetta per chi non ha un ampio giardino dove dare sfogo al proprio pollice verde. Scopriamo come far crescere rigogliosamente la begonia, dall’esposizione alla quantità di acqua necessaria per bagnarla.
Indice
Begonia, le caratteristiche della pianta
La begonia (Begonia) è una pianta ornamentale di origine tropicale, appartenente alla famiglia delle Begoniacee. Se ne conoscono circa 1.900 specie botaniche, alle quali vanno aggiunte le non meno numerose cultivar orticole e gli ibridi. Questa pianta è originaria delle regioni tropicali calde e umide dell’America meridionale e centrale, ma si è ormai diffusa anche nell’Africa tropicale e nel Sudest asiatico. Pian piano, alcune varietà si sono adeguate a climi più freddi e secchi, addirittura arrivando a crescere ad oltre 3.000 metri di altitudine, nella Cordigliera delle Ande e nella catena montuosa dell’Himalaya.
Arrivata in Europa nei primi anni del XVIII secolo, la begonia è rapidamente divenuta popolare tra gli appassionati di giardinaggio. È infatti molto resistente, adattabile a svariati tipi di clima, bisognosa di non troppo spazio per crescere e soprattutto particolarmente decorativa. La pianta cresce solitamente fino a circa 30-40 cm di altezza, e nella maggior parte delle specie fiorisce verso la metà della primavera, superando indenne l’estate e perdendo i suoi fiori solo verso l’inizio dell’autunno. La fioritura è molto suggestiva e può essere di diversi colori: dal rosa al rosso, dal bianco al giallo e all’arancione.
Come piantare la begonia
Se avete deciso di cimentarvi nella coltivazione della begonia, vi torneranno utili alcune semplici informazioni su questa pianta. Innanzitutto, bisogna sapere che ci sono piccole differenze nella cura delle varie specie di begonia: tuttavia, nella maggior parte dei casi le esigenze principali sono le stesse. Per crescere una pianta in vaso, dovrete procurarvi il contenitore adatto e riempirlo con il giusto tipo di terriccio. È meglio prediligere quello soffice, uniformemente umido e ben drenante, ricco di sostanze organiche importanti per lo sviluppo della pianta.
La semina della begonia
Potete acquistare una piantina già cresciuta dal vostro vivaio di fiducia e metterla a dimora in un vaso più grande, oppure semplicemente comprare i tuberi e piantarla da soli. Dopo aver preparato il vaso e il terriccio, scavate una piccola buca profonda circa 2-3 cm e mettetevi i tuberi, lasciando la parte infossata verso l’alto, quindi ricoprite il tutto e annaffiate abbondantemente. Potete usare anche una delle tecniche di germinazione veloce per superare le prime – e più delicate – fasi di sviluppo della pianta. Il periodo migliore per la semina va dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera, a seconda del clima.
L’esposizione e le temperature ideali
Se avete intenzione di tenere la begonia in terrazzo o in balcone, trovatele un angolino ben illuminato ma protetto dalla luce diretta del sole. Potete lasciarla esposta la mattina o nel tardo pomeriggio, evitando però le ore centrali della giornata che sono le più calde. Se invece volete coltivarla in appartamento, il luogo ideale è il davanzale di una finestra esposta al sole solo nelle ore più tiepide della giornata, ma lontano dai termosifoni. Per quanto riguarda la temperatura migliore, la begonia cresce bene tra i 18° e i 24°C. È sempre bene evitare gli sbalzi improvvisi e le temperature estreme.
Come coltivare la begonia
Una volta piantata la vostra begonia, dovrete prendervene cura per farla crescere rigogliosa e garantirvi una splendida fioritura. Come abbiamo già anticipato, non necessita di particolari attenzioni ed è abbastanza facile coltivarla, anche se non siete propriamente dei giardinieri provetti. Scopriamo di quanta acqua ha bisogno, come concimarla e quando effettuare la potatura, per migliorare la sua produttività.
L’irrigazione
Partiamo dall’irrigazione: la begonia è una pianta tropicale, quindi ha bisogno di un ambiente piuttosto umido. Per questo motivo è bene bagnare il terreno con regolarità, annaffiandolo in media un paio di volte alla settimana. In inverno, ovviamente, riducete le irrigazioni. Fate attenzione a non eccedere con le quantità, per evitare che le radici possano marcire. Un buon terreno drenante e un’annaffiatura attenta – ovvero solo quando la terra sembra quasi completamente asciutta – possono prevenire molti problemi. Evitate anche di bagnare eccessivamente le foglie, per ridurre il rischio di malattie fungine.
La concimazione
Anche la concimazione è un passaggio importante per avere delle piante in perfetta salute e delle fioriture rigogliose. La fertilizzazione del terreno andrebbe iniziata circa un mese dopo la semina o la messa a dimora della begonia: potete usare un concime in granuli specifico per questa pianta, oppure un concime liquido da diluire nell’acqua dell’irrigazione circa una volta ogni 10 giorni. Durante l’inverno, invece, potete sospendere la fertilizzazione. Scegliete sempre prodotti di alta qualità, adatti alle begonie.
La potatura
La begonia è una pianta dalla crescita piuttosto ridotta e che non ha bisogno di particolari interventi di potatura. Vi sarà sufficiente rimuovere regolarmente le foglie morte, appassite o danneggiate, così da assicurarvi che la pianta sia sempre in buona salute. Se volete favorire la sua produzione di fiori, nel mese di marzo – se il periodo delle gelate tardive è ormai finito – potete cimare i rametti apicali, così da garantirvi una nuova crescita di getti laterali. Allo stesso modo, potete intervenire se la pianta è diventata troppo grande e fuoriesce dal vaso.
La begonia è velenosa?
Ebbene sì, la begonia può essere tossica, soprattutto per i bambini e gli animali domestici. La linfa contenuta nelle foglie e nel fusto può scatenare dermatiti da contatto, quindi è meglio indossare i guanti quando si maneggia la pianta. Sia la linfa che le radici, inoltre, possono provocare sintomi gastrointestinali anche piuttosto forti se ingerite: attenzione dunque a cani e gatti, perché potrebbero sfuggire al vostro controllo e presentare problemi come vomito e diarrea, a volte anche con presenza di sangue.