Come far germogliare semi e legumi in casa

Desideri da sempre portare in tavola dei freschi e teneri germogli? Ecco come coltivarli al meglio e realizzare un germogliatore fai da te!

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 27 Maggio 2021 17:17

Avete sempre desiderato poter coltivare semi e germogli direttamente a casa vostra, ma non sapete come fare? Tutto questo è possibile grazie a uno strumento che si chiama germogliatore, un recipiente di dimensioni e materiali vari, all’interno del quale vengono posti i semi che con cura e attenzione germogliano dando i loro frutti.

Si tratta di un’attività semplice e salutare che può essere svolta da tutti, in quanto non bisogna avere doti particolari se non pazienza e impegno e i semi non hanno un costo elevato. Inoltre, è un modo per avere sempre a portata di mano vari tipi di germogli a km 0, in base a quelli che si vuole coltivare. Alimenti dal grande apporto nutritivo, ricchi di vitamine e sali minerali. Ma proviamo a capire cosa sono i germogli, cosa fanno e come si consumano.

Germogli: caratteristiche e proprietà

Prima di tutto proviamo a capire cos’è un germoglio. Si tratta dei semi delle piante, dei legumi o dei cereali che, una volta germogliati, si caratterizzano per le loro alte proprietà alimentari e sono ricchi di sali minerali e vitamine, tra cui la A e la B12, utili per l’organismo e per chi predilige un’alimentazione vegetariana o vegana. Infatti, presentano molti benefici per l’alimentazione e sono molto salutari: rafforzano il sistema immunitario e muscolare, hanno proprietà anti-invecchiamento e migliorano l’agilità mentale. Inoltre, aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari e il cancro.

La scelta dei germogli da coltivare è molto vasta, infatti, se ne possono scegliere di diversi, preferibilmente biologici. Tra quelli più comuni abbiamo: la soia, i fagioli, il trifoglio, la rucola, le lenticchie, il grano, i ravanelli, il porro, l’orzo e molti altri ancora. I semi si possono trovare in commercio all’interno di piccole confezioni a poco prezzo, quindi sono anche molto economici. Una volta germogliati, questi ultimi possono essere consumati crudi o cotti, anche se in questo secondo caso rischiano di perdere alcune importanti qualità nutrizionali. Sono altamente digeribili, facilmente assimilabili dall’organismo e ricchi di proprietà nutritive.

Si caratterizzano per il loro sapore delicato e poco marcato, cosa che consente di mangiarli sia separatamente sia insieme ad altri alimenti per arricchire le proprie portate. Tenendo conto che aiutano anche a perdere peso. Si possono aggiungere alle insalate, allo yogurt, all’interno dei ripieni degli impasti, ma anche con zuppe e minestre oppure sulle bruschette. Infine, nel momento in cui i germogli vengono raccolti possono essere conservati in frigorifero per altri cinque giorni. Ma vediamo ora nel dettaglio come funziona un germogliatore e come far germogliare i semi.

Germogliatore: come funziona?

Come detto, per far germogliare i semi si può utilizzare un germogliatore di semi. Si tratta di un particolare contenitore che agevola la germogliazione dei chicchi, evitando la formazione di muffe e ottimizzando gli spazi. Infatti, al suo interno si possono coltivare diverse specie di semi contemporaneamente. Un processo di autoproduzione alimentare semplice e divertente che può essere fatto direttamente a casa vostra, così da poter consumare immediatamente i semi germogliati ricchi di vitamine ed enzimi, aggiungendoli ai propri piatti. I germogliatori si possono tranquillamente trovare in commercio realizzati con diversi materiali.

Per lo più si trovano in plastica, terracotta, ceramica, tessuto naturale e vetro. Inoltre, hanno varie dimensioni, ma non sono per nulla ingombranti, per cui si possono tranquillamente tenere in casa perché non occupano troppo spazio. Generalmente, sono suddivisi in più scomparti o cassetti posizionati uno sopra l’altro, all’interno dei quali si possono far germogliare contemporaneamente varie specie di semi. I vari settori presentano dei fori, così da consentire il passaggio dell’aria e dell’acqua per evitare, appunto, la formazione di muffe nei singoli livelli. Inoltre, alla base del germogliatore di semi è presente un ultimo cassetto pensato appositamente per raccogliere le acque reflue.

Alternativamente, si può optare per i germogliatori a vaso o a sacchetto. In questo caso, però, è possibile coltivare solo un tipo di seme, non essendo suddivisi in scomparti. Risultano, infatti, più piccoli rispetto a quelli classici. In base al modello scelto e al materiale con cui è realizzato, il germogliatore avrà prezzi diversi, partendo da 15-20 euro in su. I più costosi sono sicuramente quelli automatici, ovvero quelli in grado di gestire autonomamente i cicli di innaffiatura. Ma passiamo ora alla pratica e vediamo come si usa di fatto un germogliatore.

Abbiamo più volte detto che tutti possono far germogliare i propri semi comodamente a casa propria grazie all’uso di questo particolare strumento che, nella sua semplicità, non richiede particolari abilità. Prima di collocare i semi all’interno del germogliatore, la prima cosa da fare è metterli in ammollo in acqua e lasciarli così per una notte intera o secondo il tempo indicato nelle istruzioni riportate sulle confezioni. In seguito, il mattino dopo i semi vanno scolati, così da togliere l’acqua in eccesso, e vanno posti sui vari ripiani del germogliatore.

Ci sono alcuni trucchi per far germogliare in fretta i semi. Prima di tutto, hanno bisogno di molta luce per germogliare, quindi il trucco è posizionarli in uno spazio luminoso, ma non a contatto con i raggi del sole o con fonti di calore. Il secondo consiglio, invece, è di vaporizzarli un paio di volte al giorno utilizzando uno spruzzino, ma senza esagerare, così da evitare il rischio di muffa. Infine, è raccomandabile intercambiare i cassetti di modo che, anche quelli inferiori, possano essere esposti alla luce.

Nell’arco di uno o cinque giorni in base alla loro tipologia, i semi si apriranno e inizieranno a spuntare le radichette e le prime foglioline della pianta. A quel punto saranno pronti per essere raccolti e consumati. È sconsigliato lasciarli germogliare oltre il quinto giorno perché, pur continuando a crescere, rischiano di perdere le loro proprietà benefiche. Per chi inizia da zero, il germogliatore si rivela uno strumento molto utile, ma in realtà è possibile crearne uno utilizzando alcuni strumenti che potete benissimo trovare nelle vostre cucine. Quindi, vediamo insieme come costruire un germogliatore con pochi semplici oggetti.

Germogliatore fai da te: come costruirlo

Uno dei metodi più semplici e casalinghi per realizzare un germogliatore di semi è sicuramente l’utilizzo di un barattolo di vetro, indicato soprattutto per coltivare i semi più piccoli, come la rucola. Per completare il germogliatore, basterà coprire l’apertura del contenitore con una garza o una retina fissata con un elastico che consentirà l’entrata e la fuoriuscita dell’acqua. Infatti, una volta adagiati sul fondo del barattolo, i semi dovranno essere bagnati e lasciati in ammollo per il tempo necessario. In seguito, bisognerà capovolgere il contenitore perché l’acqua fuoriesca attraverso la retina, evitando in questo modo anche la creazione di muffe. L’operazione andrà ripetuta un paio di volte al giorno. Un’altra idea per coltivare i semi più piccoli è quella di utilizzare un colino a maglie fitte che dovrà essere posizionato al di sopra di un bicchiere o di una scodella per far sgocciolare l’acqua.

In alternativa, si potrà usare uno scolapasta se si hanno semi più grandi. Un altro metodo molto facile per costruire un germogliatore fai da te è sicuramente l’uso dei classici piatti fondi. Su uno dei due basterà disporre un panno in cotone bagnato dove verranno adagiati i semi precedentemente lasciati in ammollo, mentre l’altro dovrà essere posto al di sopra fungendo da coperchio. I semi dovranno essere bagnati un paio di volte al giorno per mezzo di un colino per poi essere riposizionati sul piatto. Alternativamente, si potrà optare per delle vaschette di plastica per alimenti, il cui fondo dovrà essere bucherellato per permettere il passaggio dell’acqua una volta posizionati i semi.

In questo caso si possono utilizzare altre due vaschette: una per raccogliere l’acqua che scola, posizionandola al di sotto della prima, e l’altra per fare da coperchio. Con questo metodo, inoltre, è possibile riprodurre un germogliatore di semi come quelli che si trovano in commercio. Basterà posizionare le vaschette una sopra le altre per creare più piani e coltivare diversi tipi di semi. Se si vuole evitare l’uso della plastica, si può optare per un recipiente con coperchio in terracotta, seguendo il metodo dei piatti e posizionando un telo bagnato sul fondo dove vengono adagiati i semi. Se nella vostra casa disponete di un cestello per la cottura al vapore potrete utilizzarlo come alternativa ai classici germogliatori, soprattutto per i semi più grandi come le lenticchie.

Anche in questo caso, dopo averli lasciati in ammollo e scolati, andranno disposti sul fondo del cestello e ricoperti con un panno per favorire la germogliazione. Ci sono tanti altri metodi per costruire dei germogliatori fai da te. Utilizzare le cassette per la frutta, soprattutto per chi ha uno spazio più ampio e vuole coltivare una larga quantità di germogli. Oppure la centrifuga per l’insalata a manovella, già predisposta per fungere da germogliatore: all’interno del contenitore è, infatti, presente un cestello traforato nel quale si possono posizionare i semi e poi coprirli con il coperchio. Basta armarsi di creatività.