Lasciare andare non è facile eppure così importante per il nostro benessere. Tendiamo a tenere tutto dentro di noi e questo ci porta a sentirci frustrati, stressati, tristi o imprigionato in un flusso di pensiero senza fine.
La parte peggiore è che questo si ripercuote anche sul corpo, creando fastidi e tensioni locali e anche con un abbassamento delle difese immunitarie.
Come fare per lasciare andare? Questo processo è soprattutto mentale ma come sappiamo mente e corpo comunicano tra di loro e, quindi, possiamo intervenire sul corpo per rilassare la mente.
In questo articolo, imparerai delle posizioni di yoga semplici, una variazione di una tecnica di respiro molto conosciuta e una tecnica di visualizzazione: un insieme perfetto per comunicare al tuo cervello che sei pronto a lasciare andare.
È importante ricordarti, però, che lasciare andare prevede prima una fase importante e che può avvenire con dei momenti di introspezione: l’accettazione. Accettare che qualcosa ti ha ferito è sempre il passo prima da fare per essere in grado di lasciarla andare.
Lo yoga può essere di aiuto anche per il benessere mentale: aiuta ad essere più in contatto con le nostre emozioni e sensazioni fisiche, a calmarci e farci sentire più al sicuro e radicati nel presente.
Indice
I consigli prima di iniziare la pratica
Le posizioni e le tecniche che mostro in questo articolo sono pensate per essere eseguite con calma e presenza mentale.
Prima di iniziare con la sequenza mostrata, consiglio di scrivere su un foglio qual è la cosa che vuoi lasciare andare (pensiero, emozione, situazione) e tenere il foglio vicino a te per poi liberartene a fine pratica.
Per aiutarti a sentirti meglio, è essenziale praticare in uno spazio pulito, ordinato e arieggiato. Se lo desideri, puoi accompagnare la sessione con una musica rilassante e praticare con una candela profumata accesa o dell’incenso.
Quali sono le posizioni e tecniche per lasciare andare?
Variazione della respirazione diaframmatica
Questa tecnica di respirazione è calmante e antistress e associata all’esercizio delle mani che ho creato aiuta a ricordarci i benefici del lasciare andare per sentirci più liberi, anche di respirare.
- Portati sdraiato sul tappetino e rilassati completamente.
- Dopo un paio di respiri più lenti e consapevoli, porta le mani e appoggiale sulla zona del diaframma. Inizia a inspirare attivando il diaframma (ovvero immaginando di gonfiarlo leggermente) mentre le mani ci spingono contro e creano una leggera resistenza.
- Espira con la bocca, emettendo un sospiro di sollievo, con le mani rilassate e appoggiate sul ventre.
- Ripeti per 5 volte, mantenendo questa leggera pressione delle mani sul diaframma durante l’inspirazione.
Successivamente, ripeti il ciclo di respirazione per altre 5 volte e, ad ogni inspirazione, le mani via via premeranno sempre meno sul diaframma fin quando, all’ultima ripetizione, saranno completamente rilassate.

Stretching del collo e delle spalle
Accumuliamo tante tensioni tra spalle e cervicale, zone che sono collegate al sentirci pieni di responsabilità o al sentirci in colpa. Per sentirci subito più leggeri e con meno tensioni, è utile eseguire uno stretching giornaliero di queste zone.
- Da una posizione seduta a gambe incrociate, assicurati di avere la schiena ben dritta, anche grazie all’utilizzo di un supporto, come un blocco da yoga, sotto il sacro.
- Da qui, scendi con lo zigomo destro verso la spalla destra, respira lentamente per 5 volte.
- Poi, inspirando, torna su con la testa e ripeti sul lato sinistro, sempre per 5 respiri.
- Dopo, sempre con la schiena ben eretta, avvicina il mento al petto, guardando in basso e col viso rilassato e rimani per 5 respiri.
- Infine, inspirando lentamente solleva le spalle verso le orecchie ed espirando, emettendo un sospiro di sollievo, lascia cadere le spalle di colpo.
- In ultimo, guarda leggermente verso l’alto, senza lasciar cadere la testa indietro e rimani anche qui per 5 respiri.
Variazione della Posizione della Torsione seduta (Ardha Matsyendrasana)
Le torsioni sono utili per ridurre le tensioni nella schiena, migliorarne la mobilità e lasciar andare lo stress intrappolato nel corpo.
- Da una posizione seduta a gambe incrociate e con i piedi leggermente attivi, inspirando, allunga la schiena e poi ruota il busto verso destra.
- La mano destra o solo i polpastrelli sono dietro la schiena e il dorso della mano sinistra spinge contro l’esterno del ginocchio destro per intensificare la rotazione.
- Mantieni la schiena più dritta possibile e il mento parallelo alla terra. Resta in questa rotazione per cinque respiri lenti mentre mantieni lo sguardo oltre la spalla destra.
- Verifica che il mento rimanga parallelo a terra.
- Espirando torna nella posizione base e poi ripeti sull’altro lato.
Posizione del Bambino (Balasana)
La posizione del Bambino perfetta per calmare la mente, rilassare il corpo e recuperare le energie.
- Portati con le ginocchia e le mani sul tappetino in posizione di quadrupedia. Allarga le ginocchia fino ai bordi del lato lungo del tappetino e fai in modo che gli alluci si tocchino.
- Abbassa il busto verso il basso e, se ti va, porta la fronte a terra, su un blocco da yoga o sui tuoi pugni messi uno sopra l’altro.
- Rilassa le spalle, la mandibola e gli occhi. Calma il respiro. Puoi allungare le braccia davanti a te, con i palmi rivolti verso il basso, o portarle lungo i fianchi, con i palmi rivolti verso l’alto.
- Rimani per tutto il tempo che vuoi, connettendoti con il tuo respiro e le sensazioni che avverti nel corpo.
- Immagina di scioglierti piano piano sul tappetino mentre i tuoi pensieri diminuiscono naturalmente mentre ti rilassi.

Posizione della Farfalla in movimento (Variazione di Baddha Konasana)
Questa posizione aiuta a rallentare e a sciogliere le tensioni nella zona dell’utero e nella lombare, zone che tendono a diventare tese anche quando non elaboriamo o accettiamo delle emozioni che proviamo.
- Per praticarla, siediti sul tappetino unendo le piante dei piedi davanti a te, lasciando che le ginocchia si aprono naturalmente verso l’esterno. Più i talloni saranno vicini al pube e più la posizione sarà intensa.
- Con calma, scendi col busto verso il tappetino, lasciando le braccia allungate lungo i fianchi.
- Inspirando, solleva lentamente le ginocchia verso l’alto ed espirando lascia scendere verso il basso, rilassando completamente la zona.
- Il movimento è fluido e molto lento, come se ti muovessi dentro a del miele. Ripeti questo movimento per almeno 10 respiri lenti.
- Esci dalla posizione e poi portati seduto per eseguire l’ultimo esercizio.
Visualizzazione per lasciar andare
- Da una posizione seduta confortevole e con la schiena dritta, prendi il foglio dove hai scritto ciò che vuoi lasciar andare e fissalo per qualche istante.
- Accetta che questa cosa ti abbia disturbato e reso più triste/nervoso/agitato/arrabbiato. Immagina di poter dire all’oggetto dei tuoi pensieri: “Accetto che mi hai fatto sentire così, ho imparato la mia lezione e ora ti lascio andare per avere il cuore più leggero e la mente più lucida”.
- Dopo, disponi il foglietto vicino a te, chiudi gli occhi e visualizzati che cammini in una grande distesa di verde mentre guardi verso l’orizzonte.
- Senti che dentro di te hai superato il disturbo emotivo che quell’evento o persona ti ha generato e continui a camminare sapendo che non devi più voltarti indietro verso il passato ma procedere con passo lento e sicuro verso il tuo futuro.
Rimani in questa visualizzazione quanto vuoi e, se ti viene di pensare di nuovo a quello che vuoi lasciare andare, visualizzati ancora che procedi verso il futuro.
Il segreto è di immaginare quanti più dettagli possibili all’interno della tua visione: pensa al colore degli alberi, a com’è il cielo, a come sei vestito, a cosa senti o percepisci attorno a te.. Ogni dettaglio renderà la tua visualizzazione più vera.
Dopo la pratica
Ti consiglio di consiglio di strappare a pezzetti il foglietto su cui avevi scritto quello che volevi lasciare andare e poi buttarlo. Dopo ringraziati per il tempo che ti sei dedicato. Se soffri di patologie o condizioni mediche, consultati sempre un medico prima di iniziare una nuova pratica.