Dieta, le migliori della settimana dal 14 al 20 dicembre

Seguire alcune corrette abitudini alimentari è il modo migliore per perdere peso e rimanere in salute

Pubblicato: 20 Dicembre 2020 10:00

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Redazione

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Mai come durante il mese di dicembre sentiamo il bisogno di fare attenzione a ciò che portiamo in tavola: con le feste di Natale è facile eccedere e dover poi fare i conti con la bilancia. In realtà bastano pochi accorgimenti per rimanere in forma, naturalmente con un occhio di riguardo alla salute. Quali sono dunque gli alimenti migliori da introdurre nella nostra dieta?

La frutta è senza dubbio la prima scelta quando si tratta di cibi gustosi e salutari: in questo periodo dell’anno, le mele sono un’ottima alternativa al dolce e un perfetto spuntino per spezzare la fame. Sono ricche di fibre e di acqua, che aumentano il senso di sazietà e favoriscono il corretto transito intestinale, sgonfiando la pancia. Inoltre contengono pectina, una particolare sostanza che agisce come prebiotico e nutre la flora batterica dell’intestino.

Le mele sono un alleato insostituibile per perdere peso, come dimostrato da uno studio pubblicato su Appetite. Nel corso del trial clinico, condotto su 58 persone, si è evidenziato come coloro che consumano fette di mela prima di un pasto consumino in media 200 calorie in meno rispetto a chi invece non assume nulla prima di mangiare. Per non parlare, infine, dei numerosi altri benefici per la salute: sono infatti presenti importanti quantità di antiossidanti, che svolgono un ruolo fondamentale nel proteggere il corpo da diverse malattie.

Immancabili, nel periodo natalizio, sono invece i fichi secchi. Ci troviamo in questo caso di fronte ad un cibo ricco di sostanze nutritive, ma anche piuttosto calorico. È dunque bene non esagerare con le quantità, senza però dovervi rinunciare del tutto. Questo alimento possiede infatti molte proprietà benefiche per l’organismo: contiene antiossidanti quali la vitamina C e i polifenoli, importanti per contrastare la formazione dei radicali liberi.

I fichi secchi sono anche un toccasana per il cuore, grazie agli acidi grassi omega-3 e omega-6 che tengono sotto controllo il colesterolo e la pressione arteriosa. Inoltre sono un’ottima fonte di pectina, che un recente studio pubblicato su Nutrients ha dimostrato essere utile per ridurre il rischio di patologie cardiovascolari.

Per quanto riguarda la verdura, in inverno c’è ampia scelta: i cardi, in particolare, sono perfetti per una dieta detox. Contengono infatti molta acqua, che aiuta a ridurre la ritenzione idrica e ad eliminare le scorie dall’organismo. La loro azione epatoprotettiva è ampiamente studiata, e sembra dovuta principalmente alla cinarina e alla silmarina – quest’ultima principalmente contenuta nella varietà conosciuta come cardo mariano.

Stando ad uno studio pubblicato su Moleculesquesto ortaggio avrebbe un importante ruolo nel ridurre i danni provocati da malattie al fegato quali la cirrosi epatica e l’epatite C. I composti fenolici, come l’acido caffeico, hanno invece efficacia nell’inibire la proliferazione delle cellule cancerose, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per stabilire la reale portata di questa scoperta.

Potrà sembrare strano, ma anche il burro di arachidi è un ottimo alleato per la salute, purché naturalmente lo si consumi in quantità moderate. Pur essendo molto calorico, possiede infatti diverse sostanze nutritive fondamentali per il nostro organismo. Vi sono ad esempio acidi grassi quali l’acido oleico e quello linoleico, sali minerali importanti come il potassio, il magnesio e il selenio, e numerose vitamine.

Infine, qualche parola su un regime alimentare che può dare giovamento a chi soffre di gonfiore alla pancia dopo i pasti. In alcuni casi, una dieta senza lievito può apportare sollievo: chi è più sensibile ai cibi fermentati manifesta infatti sintomi fastidiosi quali tensione e dolore addominale. Sono molti gli alimenti lievitati che siamo abituati a portare in tavola, ma con un po’ d’attenzione è possibile trovare diverse alternative. Basta imparare a leggere le etichette, per scoprire che anche i prodotti più insospettabili possono contenere lievito.