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Yoga Stamina: descrizione della tecnica
Con la definizione “Yoga Stamina” si intende un programma funzionale che lavora sulla mobilità in modo sinergico, comprendendo tutte le articolazioni e andando a modellare il corpo e anche la mente secondo un andamento armonioso, circolare e integrato che punta tanto sulla resistenza quanto sul dimagrimento globale. Il corpo ha un vero e proprio stimolo verso l’armonia profonda e la rieducazione posturale attraverso l’autoconsapevolezza (spalle rilassate, espressione del viso rilassata, muscoli non troppo tesi e attenzione continua alla pratica del respiro).
Tutto il corpo va ad allungarsi in modo dinamico e funzionale e ogni sessione arreca benefici diversi. Mentalmente, spiritualmente e fisicamente si ha una vera e propria rivoluzione dolce che coinvolge tutte le parti del corpo, dal petto agli arti inferiori e superiori, passando per l’addome e sentendo bene tutte le curve fisiologiche della schiena.
Molto spesso nello Yoga Stamina non si praticano solo posizioni appartenenti alla tradizione millenaria indiana, ma si vanno a combinare anche le differenti tecniche di Pilates, danza armonica, e Tai chi chuan. Spesso nella parte iniziale della lezione si pratica una forma di ritorno al respiro e un riscaldamento attraverso la respirazione forzata o attraverso esercizi in cui la colonna viene inarcata o flessa a ginocchia morbide e senza forzare nulla. Nel riscaldamento spesso le ripetizioni avvengono naturalmente e si rilassa mentre si va a energizzare.
Si fanno movimenti sul materassino Yoga che richiamano anche posizioni di animali tipiche della pratica e si tengono posizioni di equilibrio e di sfida verso la coordinazione globale. A volte si svolgono sequenze dove il corpo si ritrova ad asta (una sorta di Plank) e poi si inarca la schiena (come nella classica posizione del Cobra), andando a sentire tantissimo l’allineamento e il movimento armonico di tutti gli arti. Si tratta di una frontiera del relax che unisce il movimento alla consapevolezza e va a liberare ormoni “buoni”, che aiutano tutto il corpo a rilassarsi.
Di solito le posizioni si tengono almeno per 30 secondi, ma la durata varia a seconda dell’intento dell’insegnante e dello scopo finale della pratica. Per aumentare la forza fisica e la resistenza a volte i maestri o le maestre possono introdurre strumenti come pesetti o cavigliere, che non appartengono alla pratica yoga classica, ma rinforzano ulteriormente. Spesso si ricorre a bande elastiche nella fase finale o mattoncini per arrivare gradualmente alle posizioni desiderate. Nella parte finale, dopo il movimento, si pratica sempre una posizione di rilassamento a occhi chiusi e con respiro morbido e attivo.
Gli accorgimenti per praticare Yoga Stamina
In primo luogo, non si deve forzare mai la posizione del corpo e non si deve fare violenza sulle articolazioni, che sono dispositivi giunzionali delicati e hanno relazioni biomeccaniche, trofiche, metaboliche, di scarico del peso e si trovano in congruenza con capsule, legamenti, membrane interossee e sinoviali (sostegno passivo) e forme di sostegno attivo, ovvero i muscoli.
L’accorgimento principale sta poi nell’osservazione totale del respiro, con completo ancoraggio alla funzione polmonare. Attraverso il respiro si va a rigenerare le energie di tutto il corpo e quindi si dovrebbe avere l’accortezza di non andare in apnea, magari per stress o per ansia da prestazione. Inoltre, si deve seguire un andamento soft, gradualmente andando a modificare l’intensità delle esecuzioni delle transizioni e delle posizioni. Con il respiro noi allontaniamo i cataboliti e mandiamo via i materiali di scarto, introducendo ossigeno. Ogni posizione dovrebbe essere preso come qualcosa in cui entriamo, ci “tuffiamo’ con consapevolezza e senza fretta.
Anche nelle posizioni statiche non si dovrebbe tenere la mandibola serrata o i muscoli in tensione. Sarebbe sempre meglio iniziare con le lezioni per principianti o comunque informarsi sul livello della lezione prima di seguirla per non andare incontro al rischio di infortuni. Infine, evitare di affrontare la pratica con la digestione attiva o comunque a stomaco pieno; sempre meglio fare in modo che la zona addominale sia libera e organi e visceri possano trarre il massimo del vantaggio dall’aumento della circolazione ematica.
I benefici dello Yoga Stamina
Lo Yoga Stamina va a dare grande rilassamento a tutto il corpo e contemporaneamente costruisce forza. Si ottiene un benessere totale e un corpo flessuoso ma anche potente. I benefici si sentono se la pratica rimane costante, ovvero se ci si dedica almeno 2 volte alla settimana. La frequenza delle sessioni serve a creare resistenza e tono muscolare, migliorare la postura, la circolazione, il lavoro cardiaco. L’addome si fortifica e migliora la circolazione a livello dell’addome e quindi anche la digestione. Il metabolismo si risveglia e passa anche la fame nervosa o la voglia di mangiare legata allo stress e al bisogno di riempirsi a ogni costo.
Lo Yoga stamina aiuta anche tantissimo a perdere peso in quanto in ogni sessione si bruciano in media circa 550 calorie e, abituando il corpo a una pratica costante, si arriva anche a 600 calorie a lezione, in quanto il metabolismo si abitua. La routine potrebbe essere svolta in autonomia solo quando si padroneggiano bene le posizioni e le transizioni, altrimenti si rischia di farsi male. Lo Yoga stamina libera il bacino, rende flessibile la colonna vertebrale e la mantiene in salute, rinforza i muscoli addominali e quelli della catena posteriore, snellisce le gambe, rinforza le braccia, apre le spalle.