La sindrome del Piriforme si manifesta con un fastidioso dolore che si presenta a livello del medio gluteo, una sensazione di dolore urente, anche di importante entità, che spesso causa problemi nella deambulazione del soggetto che ne soffre.
La manifestazione può durare anche svariati minuti ed impedire al soggetto di svolgere le attività quotidiane, come correre, camminare ma anche stare in piedi e sedersi in maniera composta, spesso può essere così intensa da rendere difficoltosa anche la respirazione.
Vi sono però diversi rimedi che si possono adottare sia per prevenire che per trattare la manifestazione dolorosa.
Indice
Il muscolo Piriforme
Il muscolo Piriforme è situato a livello della pelvi, presenta una forma che ricorda quella di un triangolo isoscele. Piatto e regolare, si origina dall’osso sacro e attraversando il grande foro ischiatico i suoi fasci muscolare si innestano a livello del grande trocantere del femore, una eminenza ossea che grazie alla sua superfice rugosa permette la sua intersezione.
Come ogni muscolo del corpo umano presenta delle funzioni specifiche ed altre funzioni che lo vedono come muscolo sinergico, che quindi durante un movimento non si comporta da motore primo, ma lavora in concerto con altri muscoli per un fine comune.
Le funzioni specifiche del piriforme sono:
- Movimento di retroversione del bacino
- Stabilizzazione dell’intera articolazione coxo-femorale
Il Piriforme, come tutti i muscoli dell’organismo umano, è innervato nella fattispecie da uno dei rami del nervo sacrale, detto nervo sciatico.
Infatti per via della sua locazione il Piriforme si trova situato in una posizione problematica, in quanto in alcuni soggetti ed in determinate condizioni potrebbe andare incontro ad eccessivi eventi di contrazione, stiramento o spasmi che lo porterebbero a comprimere il nervo sciatico provocando la sindrome del Piriforme, un dolore molto fastidioso che è comunemente conosciuto con il nome di sciatica.
Un numero non meglio precisato di soggetti sono più esposti a tali eventi, in quanto il nervo sciatico decorre superiormente o anche internamente al muscolo Piriforme, questo determina, in condizioni di stress muscolare accompagnate da spasmi, la compressione del nervo con conseguente manifestazione dolorosa.
Sindrome del Piriforme
La sindrome del Piriforme è causata dalla compressione, o schiacciamento, del nervo sciatico ad opera del muscolo Piriforme con la comparsa di un forte dolore situato, nella maggior parte dei casi, a livello del gluteo, la sintomatologia può estendersi fino a coinvolgere tutto l’arto inferiore principalmente nella sua porzione posteriore.
Si manifesta in soggetti predisposti, o che presentano maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di tale eventi, come donne in stato interessante, o persone che svolgono determinate attività sportive quali fantini, ciclisti e podisti. Inoltre può manifestarsi anche in soggetti che svolgono lavori sedentari per i quali è necessario restare fermi in posizione seduta per molte ore di fila.
Diagnosi
La diagnosi della sindrome del Piriforme è essenzialmente di natura clinica, ossia l’analisi della storia clinica del paziente, e dei dolori che presenta viene fatta prima di eventuali esami o screening clinici. Attraverso il colloquio, le manovre e la palpazione del paziente nelle sedi doloranti, si può giungere, con un certo margine di sicurezza, alla diagnosi.
Qualora dovesse essere necessario, il medico può avvalersi anche di test diagnostici quali:
- Risonanza magnetica (RM)
- Tomografia assiale computerizzata (TAC)
- Elettromiografia (EMG)
Si ricorre molto spesso a questi test sia per inquadrare meglio la problematica, sia per fugare eventuali dubbi o incertezze sulla diagnosi.
Terapia
La terapia che spesso viene consigliata per trattare i soggetti che soffrono della sindrome del Piriforme è variegata ed offre diverse alternative terapeutiche le quali possono essere anche combinate tra di loro.
Principalmente si può ricorrere a diversi tipi di farmaci e trattamenti.
Antinfiammatori non steroidei (FANS) |
Antinfiammatori steroidei (FAS) |
Miorilassanti |
Terapia manipolativa |
Stretching |
Antinfiammatori non steroidei (FANS)
I FANS sono tra i farmaci più utilizzati, si trovano in commercio molte molecole che compongono questa grande famiglia dall’Acido acetilsalicilico, conosciuto anche commercialmente con il nome di Aspirina®, al Ketorolac, il famoso e più pericoloso Toradol®.
Tutti questi farmaci vanno a ridurre gli eventi infiammatori e di conseguenza riducono anche la sintomatologia dolorifica.
La maggior parte di essi è relativamente semplice da acquistare, ma devono sempre essere assunti sotto controllo medico all’interno di una preciso quadro terapeutico, in quanto l’abuso può comportare effetti collaterali anche gravi.
Antinfiammatori steroidei (FAS)
Gli antinfiammatori steroidei (FAS) anche conosciuti come cortisonici, sono farmaci molto utilizzati in terapia e facilmente reperibili in commercio. Declinati in più formulazioni dalle creme, alle supposte, alle compresse si rivelano essere più efficaci dei FANS in molti casi per il trattamento di innumerevoli patologie, anche se spesso portano con sé maggiori effetti collaterali e più interazioni con altri farmaci e terapie.
Sono quindi da utilizzare sotto stretto controllo medico nell’ottica della gestione della sintomatologia dolorifica.
Miorilassanti
Le molecole miorilassanti sono molecole che causano il rilassamento del muscolo contratto, provocando così una riduzione del dolore, sono presenti in commercio sotto forma di diversi preparati, come schiume o fiale per iniezione, e sono sicuramente una scelta estremamente valida per un primo trattamento di questi eventi, sia da soli che in associazione con altri farmaci.
Terapia manipolativa
La terapia manipolativa è un tipo di terapia estremamente efficace quanto utilizzata per il trattamento della maggior parte dei disturbi muscolari ed osteo-articolari.
Consiste nella manipolazione da parte di una figura sanitaria competente della zona interessata per permettere la risoluzione della contrattura del muscolo con il suo relativo rilassamento e la diminuzione che ne comporta del dolore.
Stretching
Lo stretching è sicuramente una metodica molto efficace alla quale ci si può rivolgere sia in virtù del trattamento del soggetto infortunato, sia per prevenire delle recidive.
Dopo la manifestazione dolorosa più acuta, durante la quale dobbiamo solamente sospendere le attività che stiamo svolgendo ed aspettare che il dolore diminuisca; come primo intervento per trovare un po’ di sollievo si può ricorrere allo stretching per allungare e decontratturare il muscolo Piriforme.
Uno degli esercizi più facili da utilizzare è il seguente:
- Distendersi sul pavimento in decubito supino (pancia in sù)
- Portare gli arti inferiori verso l’alto in modo che le cosce siano perpendicolari al suolo
- Portare le gambe parallele al suolo, così che si crei un angolo di 90° tra coscia e gamba
- Portare la caviglia dell’arto da allungare sul ginocchio dell’altro arto
- Cingere con entrambe le mani la coscia dell’arto sul quale appoggia la caviglia
- Avvicinare la gamba verso il petto tirandola con le braccia.
- Tenere la posizione per 20-30 secondi
L’allungamento dei muscoli può essere sicuramente un valido metodo, tanto economico quanto efficace, per trattare il soggetto nell’immediato ma anche e sopratutto per alleviare i sintomi delle recidive e scongiurarle.
L’alimentazione, lo stile di vita e la sindrome del Piriforme
La sindrome del Piriforme come tutte le altre algie che possono presentarsi nella vita di un individuo non può essere ridotta nella sua frequenza, o curata, semplicemente andando a seguire un’alimentazione specifica e bilanciata.
Non esistono diete che presentino azioni spiccatamente antinfiammatorie, o alimenti con proprietà antinfiammatorie che possano andare a migliorare la sintomatologia delle algie o prevenirne l’insorgenza.
Anche se spesso si sente parlare di alimenti antinfiammatori come la Curcuma che presenta al suo interno la Curcumina o l’Ananas che all’interno del suo gambo presenta la Bromelina. Tali sostanze, seppur dovessero presentare una spiccata azione antinfiammatoria scientificamente documentata, non è detto che siano presenti negli alimenti in concentrazioni tali da riuscire a svolgere sull’individuo i suddetti effetti.
Questo ragionamento però non implica che una dieta equilibrata e sopratutto uno stile di vita attivo, possano essere di giovamento per l’intero organismo del soggetto a prescindere dal disturbo in questione.
Sicuramente il ricorso all’esercizio fisico quotidiano ed il mantenersi attivi, gioca un ruolo preventivo di gran lunga maggiore della sola mera alimentazione, infatti il mantenersi attivi permette di migliorare il proprio tono muscolare il quale sarà più abituato a sopportare un aumentato carico di lavoro, e così si eviterà di incorrere in spasmi muscolari che potrebbero scatenare la suddetta sindrome.
Non è sempre colpa del Piriforme
Ci sono delle evidenze scientifiche le quali suggeriscono che il dolore tipico della sindrome del Piriforme, potrebbe essere causato non solo dalla compressione del nervo sciatico da parte del muscolo con il conseguente scatenarsi della sintomatologia dolorosa, ma anche dalla contrazione dei molti muscoli adiacenti ad esso che andrebbero in prima persona a schiacciare il nervo provocando la sintomatologia dolorosa.
Si profila quindi secondo questa teoria una nuova sindrome più generica che prende il nome di sindrome glutea profonda, la quale potrebbe essere implicata nella manifestazione della sintomatologia dolorifica che verrebbe quindi scambiata per una problematica adducibile esclusivamente al muscolo Piriforme.
È opportuno specificare che le manifestazioni dolorose in questa zona più facilmente potrebbero essere riconducibili a problematiche che non riguardano solo la contrazione del muscolo Piriforme, ma anzi potrebbero anche essere causate ad esempio da ernie discali o da offese meccaniche di diversa natura.
Conclusioni
È importante considerare dunque che la sindrome del Piriforme può essere la causa di molti eventi algici che vanno ad interessare il gluteo e la porzione posteriore degli arti inferiori, ma non è l’unico responsabile di tali dolori. Spesso potrebbe capitare che si identifichi come responsabile di questi eventi dolorosi esclusivamente il Piriforme, ma questo muscolo potrebbe non essere effettivamente il responsabile di tali manifestazioni.
È pertanto importante rivolgersi ad una figura specializzata per la diagnosi di tali problematica e che possa darci consigli utili per il loro trattamento e la loro risoluzione.
Fonti bibliografiche
- T.R. Baechle – Il Manuale del Personal Trainer – – Calzetti Mariucci – 2010 – p.313
- B.G. Katzung – Farmacologia generale e clinica – IX Ed. – Piccin – 2014 – p.713 p.783