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Cause e sintomi
Il termine aerofagia significa letteralmente “mangiare aria”. Normalmente l’aria che si trova all’interno dello stomaco e dell’intestino viene eliminata o riassorbita senza provocare alcun tipo di disturbo. In caso di problemi digestivi, l’aria deglutita mentre si respira, si mangia o si beve può accumularsi all’interno dell’apparato gastrointestinale portando a una serie di disturbi. I sintomi tipici dell’aerofagia includono gonfiore e tensione addominale, eruttazione, meteorismo e flatulenza a volte accompagnati da un senso di pienezza, nausea e bruciori di stomaco.
Le cause dell’aerofagia sono dunque legate a difficoltà della digestione, spesso derivanti da abitudini o comportamenti scorretti a tavola, da intolleranze alimentari o da una flora batterica intestinale non equilibrata. L’intolleranza al glutine e al lattosio, ad esempio, possono portare a un eccesso di gas a livello gastrointestinale; allo stesso modo, nei soggetti predisposti, il consumo di alcuni alimenti può portare a fermentazioni che causano aerofagia. Mangiare velocemente, respirare male e fumare possono peggiorare i sintomi, che si aggravano anche se si ha uno stile di vita sedentario. durante i periodi di forte stress e in caso di ansia e agitazione. Con alcuni accorgimenti e grazie ai rimedi naturali giusti è comunque possibile risolvere il problema o comunque alleviare i sintomi dell’aerofagia.
Cosa fare
Per ridurre l’accumulo di aria all’interno dell’apparato gastrointestinale e alleviare i sintomi dell’aerofagia occorre innanzitutto escludere eventuali intolleranze alimentari e processi infiammatori intestinali che potrebbero essere alla base del problema. Curare l’alimentazione resta fondamentale anche in assenza di intolleranze e patologie poiché una dieta equilibrata consente di mantenere in salute la flora batterica intestinale e di contrastare quei fenomeni fermentativi che portano ad aerofagia, meteorismo e flatulenza. Inoltre, il consumo di bevande gassate può esacerbare il problema.
Contro l’aerofagia è importante porre attenzione a cosa si mangia e si beve ma anche a come si mangia e si beve. In particolare, per combattere l’aerofagia è importante mangiare da seduti e con la schiena dritta, senza distrazioni e fonti di stress ed evitando di parlare. Occorre poi consumare i pasti con calma, mangiando piccoli bocconi da masticare lentamente e a bocca chiusa. Sarebbe opportuno bere acqua naturale a temperatura ambiente da sorseggiare senza fretta durante la giornata ma lontano dai pasti, indicativamente circa 30 minuti o un’ora prima o dopo il pranzo, la cena e la colazione.
Anche l’attività fisica è molto importante, poiché il movimento facilita l’espulsione di gas. Inoltre, una passeggiata di almeno quindici minuti dopo pasti principali favorisce i processi digestivi e aiuta sicuramente a contrastare l’eccesso di aria all’interno di stomaco e di intestino. Se non è possibile camminare dopo pranzo o dopo cena, è comunque consigliabile evitare di sedersi o, peggio ancora, sdraiarsi: meglio dedicarsi al lavaggio dei piatti e alla sistemazione della cucina dopo i pasti, rimandando il momento del relax almeno trenta minuti dopo aver finito di mangiare.
Rimedi naturali
Contro l’aerofagia si utilizzano generalmente piante dall’azione digestiva e spasmolitica e in grado di migliorare la composizione della flora batterica intestinale.
Aneto
I frutti di Anethum graveolens contengono oli essenziali, flavonidi e derivati cumarinici che conferiscono a questo rimedio naturale diverse proprietà tra cui quelle eupeptiche, colagoghe, coleretiche e spasmolitiche. L’assunzione di aneto è dunque utile per favorire i processi digestivi, migliorando i sintomi legati all’aerofagia. I frutti di aneto, oltre a essere masticati interi, possono essere triturati e utilizzati per preparare infusi. L’aneto è disponibile anche sotto forma di tintura madre e olio essenziale.
Anice
I frutti di anice verde (Pimpinella anisum), ricchi di olio essenziale, flavonoidi, acidi organici e furanocumarine, svolgono un’azione spasmolitica utile ad alleviare sintomi legati alla cattiva digestione inclusi il gonfiore a livello dello stomaco e l’aerofagia.
Cumino
Anche i frutti di cumino sono ricchi di olio essenziale e flavonoidi dall’azione spasmolitica e stimolante delle secrezioni salivari, gastriche e biliari. Una tazza di infuso di cumino dopo i pasti principali favorisce la digestione e ha azione sedativa sulla motilità dello stomaco, contrastando il fenomeno dell’aerofagia.
Melissa
La tintura madre di melissa ha proprietà spasmolitiche, sedative, coleretiche e toniche per lo stomaco. L’assunzione di 40 gocce di tintura di melissa da una a tre volte al giorno contribuisce a migliorare la digestione e ad alleviare l’aerofagia.
Liquirizia
La radice di liquirizia trova impiego soprattutto come espettorante e come rimedio in caso di reflusso gastrico ma la sua somministrazione può aiutare anche in caso di aerofagia. A questo scopo si consiglia in genere l’assunzione del macerato o di un infuso preparato con 60 grammi di sommità fiorite di veronica (Veronica officinalis), 20 grammi di foglie di ribes e 20 grammi di radice di liquirizia.