L’acne è sicuramente uno dei disturbi della pelle più fastidiosi e talvolta difficili da curare o comunque tenere sotto controllo. Chi ne soffre è sempre alla ricerca di routine efficaci per ridurla sia alla radice che localmente, ovvero curando i singoli brufoli, soprattutto quelli più grandi e infiammati. Per farlo uno degli ingredienti più efficaci è l’ittiolo, un unguento dal colore nero che ha diverse proprietà utili allo scopo. La sua origine è naturale, ma molto diversa rispetto agli attivi che siamo abituati a utilizzare nella skincare, infatti, si ottiene dalla distillazione secca di alcune rocce sedimentarie, gli scisti bituminosi, che hanno la particolarità di contenere residui di fossili marini, da qui il nome, che deriva da ichthys, che in greco antico significa pesce.
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Quali sono le proprietà dell’ittiolo
Ciò che rende l’ittiolo così funzionale è il fatto che contiene un’alta percentuale di zolfo, che sappiamo essere un ingrediente particolarmente purificante e per questo indicato per le pelli con imperfezioni e impure. Di conseguenza ha un odore caratteristico piuttosto forte, ma le sue proprietà sono davvero tante e mirate, infatti, è antisettico, decongestionante, antinfiammatorio, cheratoplastico, quindi velocizza il processo di cicatrizzazione della pelle, e antiseborroico. Tutte queste caratteristiche sono fondamentali per combattere i brufoli ma non solo, infatti, è indicato anche da applicare sulla pelle sulle o ghiandole sudoripare infiammate, e su ascessi e infezioni superficiali. Non solo per l’acne dunque, ma anche in caso di rosacea, psoriasi ed eczemi l’ittiolo può essere funzionale per dare sollievo e coadiuvare terapie più ampie.
Quando non utilizzarlo
L’ittiolo ha la consistenza di un unguento ed è facile da reperire poiché non ha bisogno di prescrizione medica, ma va ben dosato e utilizzato in maniera localizzata. Infatti, per tutte le sue qualità compresa quelle astringente, potrebbe seccare o irritare la pelle, soprattutto se è particolarmente delicata e sensibile. Il consiglio è sempre quello di testarlo su una piccola porzione per valutare se è ben tollerato se abbiamo alle spalle una storia di reattività epidermica, consultando sempre il proprio medico. Non ci sono particolari controindicazioni, ma anche in caso di gravidanza e allattamento è consigliato chiedere un parere medico.
Come utilizzare l’ittiolo
In generale comunque il suo utilizzo corretto prevede di posizionarlo esclusivamente laddove ne abbiamo bisogno, per esempio un brufolo. L’ideale sarebbe non distribuirlo direttamente con le dita per evitare la contaminazione con batteri, che sappiamo possono peggiorare lo stato dell’acne e infettare eventuali ferita, ma utilizzare un cotton fioc o meglio ancora una spatolina per essere precisi, quindi posizionare una garza o un cerotto in corrispondenza dell’ittiolo per isolare la zona e farlo lavorare al meglio. Come sempre, non si tratta di prodotti miracolosi, quindi non bisogna aspettarsi un risultato immediato. L’efficacia dell’ittiolo è direttamente collegata alla costanza con la quale lo applichiamo, infatti, soprattutto su foruncoli particolarmente grandi e infiammati, è necessario utilizzarlo per più giorni consecutivi.
Perché è meno utilizzato di altri attivi
È sicuramente efficace e davvero in grado di agire attivamente contro le imperfezioni anche le più recidive, tant’è che è una valida soluzione anche agire contro i fastidiosissimi brufoli sottopelle, che spesso volentieri non maturano e restano infiammati senza mai maturare. Ma l’ittiolo non è sempre il primo attivo scelto in caso di acne e brufoli e i motivi sono principalmente due: il primo è il rischio di disidratazione della pelle, che soprattutto nelle persone più giovani tende a essere trascurata portando a rossori e desquamazioni se non bilanciata da creme idratanti.
Il secondo, invece, è l’odore pungente, intenso e inconfondibile dato dalla zolfo, che può dare fastidio. Per questo, si preferiscono altri attivi più gentili ma sicuramente più discreti. Per potere godere dei benefici dell’ittiolo un buon compromesso può essere inserirlo esclusivamente nella propria routine serale e ricorrere ad esso solo come trattamento d’urto in caso di acne particolarmente infiammata e in presenza di bruciore, oppure come azione preventiva quando percepiamo l’arrivo di brufoli o sfoghi, poiché prima inizieremo a usarlo e più breve sarà il ciclo di cura.