Sono diverse le pellicole che hanno portato sul grande e sul piccolo schermo le storie di persone affette da Alzheimer e delle conseguenze che questa malattia ha avuto su di loro e sulle persone le circondano, così come lo sono i libri che affrontano questa delicata tematica. Tante di queste vicende sono basate soprattutto su storie reali, quelle in cui famiglie toccate e spiazzate hanno dovuto affrontare l'arrivo di questo tsunami. Famiglie che, nonostante tutto, sono rimaste unite e inseparabili, legate dall'amore. L'unico che dà un senso alla vita di tutti.
Come un amore infranto che in realtà non è mai tale, ma porta nella vita delle persone lo stesso dolore, quello di un sogno infranto, così è l'Alzheimer. Perché quelle persone che credevamo di conoscere bene a un certo punto partono per un viaggio lungo e solitario e si trasformano in creature spaesate, che vivono in un limbo di ricordi nei quali non c'è sempre spazio per noi.
E in un clima di incertezza e fragilità, l'unico punto di riferimento resta quello della malattia. Anche il tempo viene misurato attraverso essa perché i ricordi temporali sono suddivisi in due parti: prima e dopo il suo arrivo. Quello che ha cambiato la vita di tutti. Ma l'amore no, perché quello resta per sempre.
Dai film ai libri, passando per le storie vere, queste sono le testimonianze di quanto l'amore, quello vero, possa resistere a ogni tempesta, anche a quella più terribile che porta il nome di Alzheimer.
Paolo, tenuto in vita dall'amore per Michela
C'era una volta Paolo, un giovane moro, alto e bellissimo che faceva impazzire le donne. Tutte. Ma una sola è riuscito a conquistarlo e il suo nome è Michela Morutto, classe 1972. La loro storia d'amore è intensa, passionale e come tutte è fatta di alti e bassi. Ma il loro sentimento è così reale e autentico che i due decidono costruire insieme una famiglia.
Un lieto fine, il loro, che però viene interrotto dalla notizia che Paolo è affetto da Alzheimer precoce. Ne parla proprio Michela nel libro Un tempo piccolo, scritto con la sua amica, Serenella Antoniazzi. Come se si trattasse di un diario personale, la donna racconta gli sguardi fugaci, i baci rubati e quel grande amore dal quale sono nati Mattia e Andrea, fino a quel 2014, anno in cui la malattia è arrivata. La diagnosi, però, è stata ufficializzata quattro anni dopo e da quel momento nulla è stato più uguale a prima.
E in questa vita ingarbugliata e confusa resta un'unica certezza, quella dell'amore che tiene in vita Paolo. Sono i medici a dirgli che la sua presenza fa bene a suo marito, così lei ogni giorno gli parla e gli racconta di quell'amore che è sbocciato tanti anni fa e che non avrà mai fine.
Supernova, l'amore nonostante tutto
È approdato sul grande schermo un film intenso, commovente ed emozionante, quello che mette in scena la storia di due innamorati che si ritrovano ad affrontare la precoce demenza di uno dei due. Colin Firth e Stanley Tucci, che nella vita sono anche amici, in Supernova vestono i panni di una coppia gay, sposata e affiatata.
Vivono la loro vita nel migliore dei modi, vantando carriere di successo e un rapporto invidiabile, fino a quando a Tusker viene diagnosticato l'Alzheimer precoce. Entrambi si ritroveranno a modificare radicalmente le dinamiche del loro rapporto, mantenendo una profonda devozione reciproca nei confronti di quel sentimento che hanno costruito insieme.
Falling - Storia di un padre
C'è un altro film che affronta la malattia in maniera estremamente intensa e veritiera, quasi brutale. Stiamo parlando di Falling - Storia di un padre, la pellicola che vede l'esordio alla regia di Viggo Mortensen, che del film è anche attore. Al centro del dramma che si ritrova a vivere la famiglia quando il padre mostra i primi segni di Alzheimer, c'è anche il rapporto burrascoso con un genitore dispotico e anaffettivo nei confronti di un figlio omosessuale.
Tutto è raccontato in una maniera drammaticamente vera, perché per la creazione del film, il regista si è lasciato ispirare ai ricordi della sua vita. Anche se non è un film prettamente autobiografico, alcuni frammenti della pellicola sono ispirati proprio alla sua esperienza personale. Lo stesso Mortensen ha ammesso di aver aver avuto a che fare con la malattia quando alcuni membri della sua famiglia si sono ammalati di Alzheimer.
Giorgio e Chiara, l'amore che resiste
E' una grande storia d'amore quella di Giorgio e Chiara, una di quelle che potremmo prendere come esempio ogni qualvolta ci ritroviamo a dover spiegare a parole l'amore a qualcuno. Un sì, il loro, che li ha uniti nel giorno del matrimonio nella buona e nella cattiva sorte.
Chiara ha l'Alzheimer da quasi 20 anni e Giorgio le sta accanto, ogni giorno della sua vita, della loro vita. Lo racconta nel Nel libro Alois Alzheimer e Chiara. La nonna che non c'è, un testo che narra il travaglio personale dell'autore, Giorgio Soffiantini, a partire dal primo giorno di scoperta della malattia della moglie, passando per la sua disperata ricerca di una soluzione che non arriverà mai, fino alla rassegnazione.
Il coraggio sarà una costante di tutti i giorni trascorsi al fianco della moglie, per affrontare con lei e per lei tutte le difficoltà e i cambiamenti che la malattia comporta. Giorgio e la sua famiglia si ritrovano a rapportarsi con una persona diversa, affetta da crisi comportamentali, ansia e smarrimento. Perché Chiara è cambiata. Quello che però non cambierà mai è l'amore che li tiene legati.
L'infinito presente: una storia vera di amore, Alzheimer e felicità
Flavio Pagano la racconta così quell'esperienza che ha vissuto in prima persona quando l'Alzheimer si è preso prepotentemente i nomi, i ricordi e i giorni felici che appartenevano a sua madre, come una storia di vero amore.
Nel libro Infinito presente, con intensità, emozione e un pizzico di ironia l'autore racconta l'arrivo della malattia che colpisce la madre, una donna forte che nei limiti delle sue capacità cerca di trasmettere ai propri cari la saggezza che gli appartiene.
Un racconto autentico, di una famiglia reale, che si ritrova a stravolgere la sua vita e le sue abitudini, che si interroga sull'amore e sui suoi limiti, fino a scoprire che in realtà non esistono limiti quando si parla di amore vero, perché è lui l'unico a dare un senso a tutto.