Tiziano Ferro sobrio da 7 anni. Su Instagram: “Semplicemente grato”

Tiziano Ferro celebra su Instagram la sua sobrietà: "Sette dall’ultimo bicchiere". Il passato doloroso e la dipendenza

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Tiziano Ferro è sempre stato uno degli artisti più stimati, non solo per la sua musica, ma anche per il coraggio di raccontarsi e di dire la verità. Non ha avuto un percorso facile, non è stato tutto rose e fiori nella sua vita, e di difficoltà ne ha dovute superare. Ecco perché il suo post su Instagram, dove celebra la sobrietà, è importante, perché offre uno spaccato concreto: dagli incubi, dai mostri, dalle dipendenze, si può fuggire.

Tiziano Ferro sobrio da 7 anni: il post su Instagram

La vita è bella. Ed è un dato di fatto, pur con gli ostacoli da superare, le difficoltà che toccano a ciascuno di noi, nessuno escluso. Non è la fama a rendere la vita migliore, bensì i successi personali, come non toccare l’alcool per 7 anni. Questo è il caso di Tiziano Ferro, che non ha mai nascosto la sua dipendenza e che l’ha raccontata più volte, fino a celebrare questo momento importante. A dir poco.

Sette dall’ultimo bicchiere e dal primo giorno con la serenità di accettare le cose che non posso cambiare. Semplicemente e onestamente, solo grato”. Un traguardo per Ferro, che al momento sta attraversando un periodo di incertezze, dovute alla separazione dal compagno Victor Allen. Si trova in California, nella sua casa, che però non può lasciare fino a quando i dettagli della separazione non saranno ben definiti. Al suo fianco, in questa tempesta, i figli Margherita e Andres, adottati con Allen.

Il doloroso passato di Tiziano Ferro: “Quando ero un alcolista”

Nel documentario disponibile su Amazon Prime Video, Tiziano Ferro ha voluto mostrare la persona, al di là del personaggio, dell’artista. Nel 2020, ha avuto il coraggio di affidare una lettera ai suoi fan, raccontando il suo passato doloroso e la dipendenza da alcool. “Ero un alcolista e volevo morire”, ha confessato, senza nascondersi dietro a una brillante armatura, ma togliendosela di dosso.

“Una sera la band mi convinse a bere. E da lì non mi sono fermato più. Bevevo quasi sempre da solo, l’alcol mi dava la forza di non pensare al dolore e alla tristezza, ma mi portava a voler morire sempre più spesso. Ho perso occasioni e amici. Io ero un alcolista. L’alcolismo ti guarda appassire in solitudine, mentre sorridi di fronte a tutti”. Non è stato facile, per lui, riuscire a vincere, a combattere la dipendenza.

La musica era l’unica cosa che avevo, un canale per esprimermi in un mondo nel quale non mi riconoscevo”. Il suo desiderio è stato quello di consegnare alle persone le sue cicatrici, per dimostrare che si può vincere la dipendenza. Che ogni storia piena di dolore può essere di ispirazione per gli altri. Oggi, che non beve più da 7 anni, ha capito che la disperazione aveva un senso, uno solo. “Aiutare qualcun altro”. E si è avvicinato alla morte, alla fine: “Avevo le transaminasi alte. Iniziavo ad avere problemi di fegato. Non volevo morire per una cosa simile”. Quanta strada ha fatto per poter dire: “Sono sobrio”. Ce l’ha fatta. Ed è di grande ispirazione per tutti noi.