Michele Merlo, la tomba del cantante violata di nuovo: il dolore del padre

Di nuovo un oltraggio sulla tomba di Michele Merlo, il cantante scomparso a 28 anni a causa di una leucemia fulminante

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Tra i gesti più odiosi, insensati e gratuitamente crudeli che si possano immaginare, eppure è successo di nuovo. Ancora una volta, la tomba di Michele Merlo è stata vilipesa. A denunciare l’accaduto è il padre del giovane cantante scomparso a soli 28 anni, nel 2021. Stavolta, a essere stati presi di mira sono il libro che racconta la storia di Mike Bird e la sua autrice.

Vandalismi sulla tomba di Michele Merlo

Michele Merlo è sepolto nel cimitero di Rosà, suo paese natale in provincia di Vicenza. Sulla tomba di Mike Bird (questo il suo nome d’arte) fan e amici hanno raccolto fiori, peluche e messaggi di affetto. E, tra i ricordi e gli omaggi, c’era anche il libro Con il cuore tra le righe, scritto in sua memoria dalla giovane scrittrice trentina Alice Porta.

Qualche giorno fa, la copia del volume che si trovava al cimitero è scomparsa e, il giorno successivo, al suo posto è comparsa una scritta offensiva proprio nei confronti dell’autrice: “Alice Porta vergognati” si legge. Chissà perché una persona ha pensato che fosse la sepoltura di qualcuno che non c’è più a essere il posto adatto per esprimere il proprio disappunto verso la scrittrice.

Il dolore dei genitori

A denunciare l’accaduto è stata l’associazione Romantico Ribelle, creata dai genitori per tenere vivo il ricordo dell’artista idolo di X Factor e Amici. Sono dure le parole di Domenico Merlo, padre di Michele, che all’emittente locale TVa ha definito quanto accaduto “un gesto odioso e particolarmente grave. Non si può vilipendere in questo modo la tomba di un ragazzo così giovane morto in quel modo”.

Merlo chiede maggiori controlli: “Credo si tratti di persone malate che devono essere sorvegliate. Anche da parte dell’amministrazione comunale di Rosà servirebbe maggiore vigilanza sul cimitero perché episodi come questi, purtroppo non sono nuovi”. Già in passato, infatti, dalla tomba di Michele erano scomparsi diversi oggetti, tra cui peluche, fotografie e un anello lasciato dai tanti fan che ogni giorno passano a lasciare un ultimo saluto.

In quel caso si sarebbe anche potuto trattare di fan particolarmente appassionati e desiderosi di tenere in casa un oggetto appartenuto al proprio idolo. Non si spiega invece l’astio nei confronti del libro che racconta la vita del cantante prematuramente scomparso. Un volume, spiega il padre, che è stato voluto dalla stessa famiglia e il cui ricavato sarà devoluto ai progetti di Romantico Ribelle.

La madre Katia, stavolta ha mantenuto il silenzio, ma in occasione dei furti precedenti non aveva celato il proprio, comprensibile, sdegno: “Un gesto veramente ignobile! Devi solo vergognarti” era il messaggio lanciato dalla donna all’autore dei gesti vandalici. “Sono già arrabbiata con il mondo dove purtroppo devo e sto sopravvivendo, ma ancora di più con chi si permette di prendere i regali di Michele”.

L’inchiesta in corso sulla morte di Michele Merlo

Sulla morte del giovane cantante è in corso una spinosa battaglia legale. Dopo la morte, avvenuta il 3 giugno del 2021, la famiglia aveva presentato un esposto contro i medici che lo avevano visitato e in seguito dimesso, senza approfondire le cause del malessere del ragazzo. L’accusa si spostò dai medici dell’ospedale di Bologna, dove Merlo è morto, a quelli del pronto soccorso di Rosà, dove fu precedentemente visitato, fino al medico di famiglia che lo vide il giorno prima ancora.

Lo scorso settembre, i pm chiesero l’archiviazione dell’inchiesta, perché la leucemia fulminante – il male di cui Merlo è morto – è una patologia particolarmente insidiosa da diagnosticare. Adesso, starà al Gip decide se accogliere l’archiviazione o portare a processo il medico di base.